Misteri a Roccavalle

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Rosy continuava a fissarlo, la felicità, provata sino a quel momento, era stata annientata in un attimo dalle sue parole. Victor la osservava in silenzio. Anche per lui non era stato facile dirle la cruda verità, ma sapeva di non avere altra scelta.

«Ho voluto chiarire le cose tra di noi, spiegandoti le mie motivazioni, ma vorrei che anche tu dicessi qualcosa»

«E che cosa dovrei dirti dopo il tuo bel discorsetto? Mi pare che tu abbia già detto tutto e non credo di avere altro da aggiungere»

Victor percepì subito il suo malumore.

«Non fare così Rosy. Credi che per me sia semplice tutto questo?»

«Solo adesso mi è chiaro il perché di questa serata. Non mi hai portata qui per confessarmi i tuoi sentimenti, ma per dirmi che nonostante tutto saremo sempre e solo nemici»

«Se siamo qui è perché volevo che tu sapessi il motivo che mi costringe a trattarti con indifferenza di fronte alla mia famiglia»

«E quale sarebbe? Il vostro codice del cazzo? Ma che razza di uomini siete voi mafiosi? Vi fate forti del vostro ruolo di comandanti, ma in realtà, non siete padroni nemmeno della vostra stessa vita!»

«Sei nata e cresciuta come me in una famiglia mafiosa e sai bene come funzionano le cose per noi»

«La scelta di non abolirlo è soltanto vostra! Ti rendi conto che è un assurdo codice d'onore tramandato da chissà quale generazione lontana?»

«Tu fai le cose troppo semplici perché sei...» Victor non proseguì la frase

«Volevi dire una donna? Solo perché la sono, non significa che le mie idee siano sbagliate»

Victor le accarezzò dolcemente il viso.

«Non era un'offesa la mia»

«Sai cosa ti dico? Che potevi anche risparmiarti i soldi spesi per questa serata»

«Non avrei mai potuto spenderli meglio. Stava diventando sempre più difficile nasconderti i miei sentimenti ed era arrivato il momento di dirti quello che provo»

Rosy avrebbe dovuto essere felice dopo le sue parole, ma in quel momento la delusione che stava provando era più forte del suo amore per lui.

«Avrei preferito continuare a vivere nel dubbio»

«Stai parlando sul serio?»

«Ti sembra che abbia voglia di scherzare? Sai Rosy, io provo un sentimento per te, ma prima o poi dovrò ammazzarti perché ho il mio codice d'onore che me lo impone»

Lui si alzò in piedi, prendendo le sue mani dolcemente e facendola alzare. La prese per i fianchi avvicinandola al suo corpo. Provò a baciarla, ma lei si scostò prima che potesse farlo.

«Non ho mai detto che ti ucciderò Rocca, se avessi voluto, lo avrei già fatto»

«Forse è soltanto perché c'è ancora l'alleanza tra le nostre famiglie»

Victor per un attimo rimase a guardarla in silenzio. La serata stava prendendo una piega decisamente diversa da come l'aveva immaginata e provò a recuperare la situazione. Prese delicatamente il viso di Rosy, avvicinandolo al suo.

«Perché invece che farmi la guerra, non mi dici quello che avresti voluto dirmi prima?»

«Mi hai fatto passare la voglia di dirti qualsiasi cosa»

Provò a baciarla di nuovo, ma lei ancora una volta lo respinse. A quel punto prese ancora il suo viso, costringendola a incontrare il suo sguardo.

«Perché non mi dici cosa provi per me?»

RIBELLI MAFIOSIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora