Spietata

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La mattina seguente Rosy si alzò molto presto. Il grande giorno era arrivato e Ruiz aveva le ore contate. Era stato tutto pianificato sino all'ultimo dettaglio e la squadra organizzata da Ferrante, era pronta ad agire ai suoi comandi. Rosy era carica di adrenalina e non vedeva l'ora di consumare la sua vendetta.

Si avvicinò all'armadio e lo aprì per prendere i vestiti. Aveva appena infilato i Jeans e indossato l'intimo, quando qualcuno entrò all'improvviso nella sua stanza. Colta di sorpresa, afferrò velocemente una maglietta coprendosi come meglio poteva. Era Ferrante. L'uomo rimase per qualche istante ad osservarla prima di richiudere la porta alle sue spalle.

<<Mia cara>> Le disse, <<non occorre che tu ti copra. Tra non molto diventerai mia moglie e vedrò tutto ciò che hai di bello sotto ai tuoi vestiti>>

<<Sino a che non sarai ufficialmente mio marito, gradirei che tu bussassi prima di entrare>> rispose lei infastidita dal suo arrivo.

Ferrante si avvicinò lentamente alla ragazza e una volta giunto di fronte a lei, afferrò la maglietta che aveva usato per coprirsi gettandola a terra. Rosy cercò di mantenere la calma. Non poteva respingerlo perché aveva ancora bisogno di lui. Rimase immobile, sperando dentro di lei che non la sfiorasse.

Calogero iniziò ad osservare il suo seno sodo e perfetto, reso ben visibile dal suo intimo di pizzo bianco.

<<Sei così giovane e bella>> le disse accarezzandole il viso.

Lei sperò che si fermasse a quel gesto.

<<Non vedo l'ora di averti tutta per me in camera da letto>> continuò lui, mentre con la mano iniziò a scendere verso il basso arrivando a sfiorarle il capezzolo.

Rosy provò subito ribrezzo nel sentire le sue dita che la toccavano, ma non aveva altra scelta se non quella di lasciarlo fare in quel momento.

Calogero l'afferrò per i fianchi, avvicinandola a lui con prepotenza. Il contatto così ravvicinato tra i loro corpi riuscì persino a far sentire a Rosy quanto fosse eccitato. Spinto dal forte desiderio nei confronti della ragazza, Ferrante la baciò sulla bocca. Rosy in quel momento chiuse gli occhi, cercando di immaginare nella sua mente il volto di Victor per riuscire a sopportare meglio quel bacio. Sentiva la lingua vogliosa di lui avvolgere la sua e quei pochi attimi in cui rimase incollato alle sue labbra le sembrarono un'eternità.

<<Adesso finisci di prepararti>> le disse dopo averla baciata <<i miei uomini ti stanno già aspettando nell'atrio>>

Uscì subito dopo aver pronunciato quella frase e appena Ferrante chiuse la porta della sua stanza, Rosy corse subito in bagno. Il suo bacio le aveva provocato così tanto disgusto da farle venire il rigetto. Non riusciva a smettere di vomitare. In tutta la sua vita, non aveva mai provato così tanto ribrezzo nel baciare un uomo. Appena finì si avvicinò al lavandino per sciacquarsi il volto, sfregando del sapone sulle labbra, come se con quel gesto potesse riuscire a cancellare il cattivo sapore che lui le aveva lasciato in bocca. Dopo essersi asciugata il viso con un panno pulito, fissò la sua immagine riflessa nello specchio.

<<Mamma, non permetterò mai più a nessuno di toccarmi. Oggi Ruiz pagherà per quello che ti ha fatto e dopo mi occuperò di tutti gli altri, compreso quel maiale di Ferrante>>.

Finì di vestirsi e scese giù nell'atrio dove tutti la stavano già aspettando. Il suo sguardo adesso, era crudele e spietato. Calogero appena la vide arrivare si avvicinò a lei.

<<Mi piace quello sguardo spietato che vedo nei tuoi occhi Rosy. Sono certo che porterai a termine la tua missione e questa sera per festeggiare ti porterò a cena fuori in uno dei migliori ristoranti della provincia di Palermo>>

RIBELLI MAFIOSIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora