Mafia e amore

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I due fratelli continuarono insieme la visione del filmato. La crudeltà della violenza fisica sulla loro povera madre era un durissimo colpo al cuore per loro. Seduti l'uno accanto all'altro, osservavano in silenzio quelle immagini raccapriccianti, che per Rosy rappresentavano, ancora una volta, un dolore senza fine.

Roy si tirò su dal corpo di Filomena. La donna non riusciva a respirare, a causa del sangue ingerito che le scendeva lungo la gola.

«Toglietele la mordacchia dalla bocca, non voglio che il mio divertimento con lei finisca così presto»

I due uomini liberarono subito Filomena, ma il sangue ingerito era così tanto da non riuscire ancora a farla respirare.

«Infilatele due dita in gola così quella puttana vomiterà»

Così fecero. La misero seduta, con la testa rivolta verso il pavimento e appena uno di loro le infilò le dita in gola, lei si liberò. Tossì diverse volte prima di tornare a respirare in modo regolare. La donna era allo stremo delle forze, tanto che iniziò a tremare. Ruiz si avvicinò a lei dandole una pacca sulla spalla.

«Dovresti essere contenta, almeno ti sei fatta anche una scopata prima di morire. Chissà quando è stata l'ultima volta che ne hai fatta una con tuo marito, un pezzo di merda come lui che pensa solo ai suoi affari, non avrà neanche il tempo per queste cose»

La violenza inaudita di Roy aveva provocato a Filomena delle ferite interne, tanto da farle colare del sangue lungo l'interno coscia. Anche il suo viso ne era pieno, a causa dei colpi ricevuti e per via della mordacchia. La donna, malgrado fosse ridotta in quello stato, trovò comunque la forza di rispondere a Gonzalo.

«Perché non mi ammazzi figlio di puttana e la facciamo finita» gli disse con un filo di voce.

L'uomo le si avvicinò con aria minacciosa.

«Perché morirai quando cazzo lo decido io! Tua figlia deve vedere cosa sono capace di fare perché dopo toccherà anche a lei»

«Antonio ti ammazzerà prima che tu possa farlo»

«Io voglio Rosy, ma se tuo marito o tuo figlio si metteranno di mezzo, gli riserverò lo stesso trattamento. Sono una potenza che tu neanche immagini, ho occhi dappertutto e a me, nessuno può fottermi»

«Ti credi immortale, ma non lo sei Ruiz»

«Probabilmente no, ma almeno ho una certezza» Le rispose, avvicinandosi a pochi centimetri dal suo viso «vivrò più di te!»

Gonzalo subito dopo si voltò verso l'obbiettivo che lo stava inquadrando.

«Allora Rocca, ti piace il trattamento speciale che ho riservato a tua madre?»

«Figlio di puttana ti ammazzerò con le mie mani» Urlò lei.

Rosy in quel momento, dopo aver provato tanta sofferenza nel vedere le sevizie subite dalla madre, si rese conto di quanto quel mondo fatto di crudeltà, non le appartenesse più. Era giovane e poteva ancora dare una svolta alla sua vita, ma prima di lasciare per sempre la mafia aveva un'ultima missione da compiere. Vendicare sua madre. Una volta portato a termine il suo obbiettivo, sarebbe sparita per sempre, cambiando identità per non essere trovata neanche dalla sua famiglia.

Ruiz guardò l'orologio che aveva al polso.

«Avrei tanto voluto dedicarmi ancora a te Filomena, ma ho dei programmi più interessanti che mi aspettano», si rivolse ai suoi uomini, «Portate qui la gabbia con il topo e prendete quella tavola di legno appoggiata al muro»

«Che cosa ne dobbiamo fare di quella?» chiese Pablo

«Mettetela sul letto e sdraiatela lì sopra»

I due uomini fecero ciò che Ruiz aveva chiesto e dopo aver posizionato Filomena sulla tavola di legno, la legarono.

RIBELLI MAFIOSIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora