Il patto segreto

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Appena entrò nella stanza, vide che gli altri avevano già preso posto a sedere, compresa Adele. Antonio la rimproverò come al solito.

«Sono dieci minuti che ti stiamo aspettando»

«Scusatemi, ma sono andata a salutare la mamma»

«Non mi interessano le tue scuse Rosy, ci sono cose più importanti a cui pensare di queste minchiate».

Rosy si sedette senza battere ciglio, non voleva discutere ancora una volta con suo padre davanti ai Massei.

Antonio chiese subito notizie ai due giovani di come fossero andate le cose a Detroit.

«Tutto è andato secondo i piani don Antonio, i Martinez erano ricattatori improvvisati senza esperienza ed è stato facile ucciderli entrambi» disse Victor

«E per quanto riguarda la memoria della videocamera?»

«Rosy ha distrutto la scheda. Di quel filmato, non è rimasta nessuna traccia»

«Devo ammettere che siete stati bravi a portare a termine la missione così rapidamente e senza darvi addosso come al solito. Sono contento che finalmente tra voi due le cose vadano meglio»

Victor e Rosy alle sue parole, si scambiarono uno sguardo fugace facendo lo stesso pensiero, il loro bacio.

Proseguirono il loro incontro parlando di ciò che avrebbero fatto una volta tornati a Roccavalle. Il loro prossimo obbiettivo era quello di eliminare i Monteleone. Rosy non ascoltava neppure i discorsi del padre. Nella sua mente c'erano soltanto le parole dette dalla madre pochi istanti prima. Si chiedeva quale segreto dovesse rivelarle e soprattutto perché non potesse farne parola con Tony.

«Rosy, non hai ancora detto una parola da quando ti sei seduta» le disse all'improvviso suo padre, vedendola assorta nei suoi pensieri.

«Dici sempre che parlo troppo e adesso ti lamenti perché sto zitta?»

Il padre non gradì affatto la sua risposta.

«Per questa sera la nostra riunione termina qui. Discuteremo a Roccavalle i dettagli su come procedere con i Monteleone. Adesso, se non vi dispiace, vorrei rimanere a parlare da solo con mia figlia»

Dopo le sue parole tutti i presenti si alzarono per uscire dallo studio, tranne il fratello di Rosy, che rimase seduto al suo posto.

«Anche tu Tony devi uscire con loro. Voglio parlare soltanto con tua sorella»

Il figlio rispettò subito il volere del padre alzandosi subito e uscendo insieme agli altri.

Una volta nel corridoio, Tony lasciò soli i Massei raggiungendo la sua camera. Victor dopo la richiesta di Antonio capì subito le sue intenzioni. Era certo che volesse comunicare a Rosy il suo progetto di darla in moglie a Ferrante e si chiedeva come avrebbe reagito lei a quella notizia. Nico vedendolo pensieroso si avvicinò a lui.

«Che cosa c'è Victor? Qualcosa non va?»

Adele approfittò della domanda dell'amico per intervenire nella loro conversazione.

«Da quando è arrivato qui a Long Island, non è più lo stesso» disse la donna.

Victor tormentato dai suoi pensieri, non aveva nessuna voglia di giustificarsi con loro e si limitò ad allontanarsi, raggiungendo la terrazza che dava sul giardino. Adele fece per seguirlo, ma Nico la fermò afferrandola per un braccio.

«Lascialo andare. La convivenza forzata con i Rocca ultimamente lo ha reso più nervoso»

«Non è colpa di tutta la famiglia, ma di quella ragazzina che gli sta sempre attorno»

RIBELLI MAFIOSIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora