La rabbia di Ruiz

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Ruiz fece subito ritorno a casa. Al suo arrivo si precipitò nello studio, dove Juan lo stava aspettando. Gonzalo si sedette alla scrivania e Juan di fronte a lui. L'uomo tirò fuori dalla tasca l'orologio, mettendolo sul tavolo proprio davanti agli occhi di Ruiz. Il giovane gli mostrò il microfono trovato al suo interno. Gonzalo ancora incredulo lo prese tra le mani.

«Rosy ascoltava le vostre conversazioni ed era a conoscenza di tutti i vostri piani. Aveva pianificato ogni cosa già dal momento in cui è arrivata alla festa per il compleanno di Perez»

«Non posso crederci, non può essere come dici tu, ci deve essere un'altra spiegazione»

«E quale sarebbe secondo te? Apri gli occhi Gonzalo! Ti sei fatto fottere anche tu dalla sua bellezza proprio come Sean, solo che lui ci ha rimesso la vita»

«E se fosse stata la sua famiglia ad agire a sua insaputa?»

«Ma che cazzo stai dicendo? Ti sei bevuto il cervello? Gli ha fatto mettere l'orologio al polso sin dal primo momento in cui lo ha incontrato, certa del fatto che lo avrebbe sempre indossato perché un suo regalo. Con questo stratagemma, i Rocca sono riusciti a sapere dove si trovasse il carico e sono andati a colpo sicuro»

«Ma non abbiamo trovato un cazzo! non ci sono prove a sostenere la tua tesi a parte questo orologio. Chiunque avrebbe potuto mettere un microfono al suo interno»

«Ti dirò qualcosa che forse ti farà ragionare. Ricordi quando Rosy venne da voi mentre stavate disputando una partita di golf?»

«Certo che lo ricordo, ma non vedo il nesso con tutto questo»

Juan prese dalla tasca un piccolo oggetto di metallo gettandolo sulla scrivania.

«Guarda tu stesso» gli disse lui «Sai che cos'è questo? un rilevatore gps»

Ruiz sgranò gli occhi.

«Quel giorno è venuta da voi perché sapeva esattamente dove si trovasse Sean in ogni momento della sua giornata»

«Lei conosceva le sue abitudini, è solo una coincidenza»

«Ne sei davvero convinto? ho preso informazioni sui Rocca e sai che cosa ho scoperto? Che uno tra i migliori hacker sulla piazza lavora per loro da anni. Non abbiamo trovato un cazzo in quei filmati perché è stato lui a cancellare ogni traccia»

«Ma come potevano sapere che...» Gonzalo non terminò la frase. In quel momento gli venne in mente la conversazione avuta con Rosy in clinica, «Ora ricordo! Ho detto proprio a lei la mia intenzione di analizzare quei filmati per scoprire i colpevoli»

«Jump, il loro hacker, non è stato scelto a caso dai Rocca. Le sue competenze informatiche sono oramai note e per lui sarà stato un gioco da ragazzi violare i sistemi di videosorveglianza. E c'è un'altra cosa da tenere in considerazione. Rosy ha gestito diversi affari con Perez e sapeva come muoversi all'interno del porto. Sono sicuro che ha partecipato anche lei al furto quella sera. Non ci sono dubbi Gonzalo, è stata la sua famiglia a fottere la merce e a rubarti il denaro»

«Mi stai dicendo che sono stati i Rocca ad ammazzare Perez? E se invece fossero stati i Massei? Sono alleati, ma potrebbero aver escogitato tutto loro per fotterli e farla franca»

«In un primo momento ho pensato anche a questa ipotesi. Ma poi ho visto questo» disse a Gonzalo, porgendogli un foglio che teneva dentro la sua cartellina.

Ruiz lo prese tra le mani.

«Che diavolo è questo?»

«Sono i tabulati telefonici di Perez. Guarda a chi appartiene l'ultimo numero in fondo alla pagina»

RIBELLI MAFIOSIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora