Il rifugio segreto

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Victor rimase sconvolto dalle parole di Nico. Inizialmente non ebbe alcuna reazione, ma dopo preso dalla rabbia si scaraventò contro di lui gettandolo a terra. Lo afferrò per la maglietta avvicinandosi al suo volto con aria minacciosa.

<<Sei un figlio di puttana! Perché ti stai inventando questa storia? Dove cazzo vuoi arrivare?>>

Nico lo guardò seriamente.

<<Pensi davvero che potrei inventarmi una cosa simile?>> gli urlò <<siamo come fratelli, che motivo avrei di mentirti su una cosa del genere?>>

<<Io non so più cosa pensare di te! A volte mi domando chi tu sia veramente>>

<<Sono l'amico di sempre che vuole salvarti dalla follia di tua madre>>

Victor lo lasciò andare. Si tirò su in piedi mentre Nico si trovava ancora a terra.

<<Non mi fido di te, non più>>

Gli voltò le spalle per andarsene, ma Nico si alzò di scatto afferrandolo per un braccio.

<<Fermati! Ti sto dicendo la verità>>

Victor dubitava delle sue parole, tuttavia, decise di capire quanto ci fosse di vero in ciò che gli stesse dicendo. Era andato all'incontro con Nico sapendo di correre un rischio, aspettandosi di trovare anche sua madre all'appuntamento e lo aveva fatto per dimostrare soprattutto a lei, di non temere la sua ira e di essere pronto ad affrontarla per difendere sé stesso e Rosy. Si voltò verso di lui.

<<Stai dicendo che mio padre e mio nonno sono morti. Che cosa ne sai di questa storia? Hai aiutato anche tu mia madre a toglierli di mezzo?>>

<<Anch'io gli volevo bene e non lo avrei mai fatto! Credimi ne so quanto basta per dirti che sei in serio pericolo e devi lasciare subito la città insieme a Rosy>>

<<Hai sempre ostacolato il nostro sentimento e adesso vuoi addirittura salvarci?>>

Nico lo afferrò per le spalle.

<<Tua madre è fuori controllo e mentre tu sprechi fiato con me stai perdendo del tempo prezioso per scappare con lei>>

Victor si soffermò per qualche istante a guardarlo negli occhi.

<<Se vuoi che mi fidi di te devi darmi delle prove>>

<<Non hai alcun bisogno di averne da lui, posso benissimo confermartelo io>>

Una voce alle sue spalle lo fece voltare di scatto. Era sua madre, insieme agli uomini di Ferrante. Maria lo teneva sotto tiro puntandogli una pistola contro.

<<Rimani fermo dove sei>> Gli intimò, dopo che lui aveva fatto un passo per avvicinarsi a lei.

Victor la guardò con aria di sfida e senza alcun timore continuò ad avanzare verso la madre sino a toccare con il corpo la canna della pistola proprio all'altezza del cuore.

<<Perché non premi quel grilletto se hai tanta voglia di farlo mamma>>

Lei in quel momento lo guardò come se fosse il suo peggior nemico.

<<Il tuo tradimento non può essere punito con un semplice colpo di pistola>>

<<Non hai abbastanza coglioni per farlo?>>

<<Ho ammazzato tuo padre e tuo nonno con questa stessa pistola e ho dimostrato di averne più di loro due messi insieme. Ammazzerò prima te e poi quella puttana della Rocca, ma non prima di averla fatta soffrire nel vederti morire davanti ai suoi occhi>>

RIBELLI MAFIOSIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora