In trappola

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Dopo circa mezz'ora, Rosy giunse finalmente a destinazione. Nel percorrere la strada che costeggiava il lungomare, osservava tutto ciò che le stava intorno, come se lo vedesse per la prima volta. In quel momento sentì dentro di lei quel senso di libertà che tanto le mancava. Era consapevole del fatto che non avrebbe mai potuto avere una vita come le altre ragazze della sua età, ma in alcuni momenti le piaceva pensare che non fosse così.

Appena raggiunse il luogo indicato da Lola, Rosy posteggiò la moto. Dopo aver tolto il casco, lo ripose all'interno del bauletto insieme alla rivoltella che aveva con sé.

«Oggi voglio divertirmi come una ragazza qualunque e la pistola non mi serve, perché mi ricorda ogni giorno chi sono veramente e quello che faccio. Stasera voglio essere semplicemente Rosy» Pensò dentro di lei mentre lo richiudeva.

Raggiunse la scaletta che portava alla spiaggia e appena si ritrovò sulla sabbia si tolse le scarpe. Lola, vedendo l'amica in lontananza le corse incontro, gettandosi addosso a lei con una tale irruenza da farla cadere a terra.

«Rosy!» le disse, «sono davvero felice che tu sia qui. Sentivo tantissimo la tua mancanza da quando sei partita e non avrei mai immaginato di rivederti così presto»

«Avrei preferito che mi dimostrassi la tua felicità senza gettarmi sulla sabbia» scherzò Rosy, «anche tu mi sei mancata, ma sono tornata solo per un breve periodo. Stasera avevo una gran voglia di divertirmi e ho pensato di venire dalle mie vecchie amiche qui a Long Beach»

Lola si tirò su dal suo corpo. Fissò per un istante Rosy con i suoi grandi occhi color nocciola, prima di tenderle la mano per aiutarla ad alzarsi.

«E sei decisamente nel posto giusto! Vieni a salutare gli altri, ci sono anche Charlotte, Claire e Nora»

Le tre ragazze, proprio come Lola, avevano frequentato lo stesso college di Rosy.

«Ci sono anche loro? Che bello! Non vedo l'ora di riabbracciarle»

Le due ragazze raggiunsero il gruppo di amici e l'arrivo di Rosy venne accolto con grande gioia dalle altre. Ricordarono i vecchi tempi e parlarono di quello che avevano combinato insieme.

«E a me? Neanche un saluto?» disse un giovane arrivando alle spalle di Rosy.

Quando la ragazza si voltò, vide che era Liam, il fratello più grande di Nora. Quasi alla soglia dei quaranta, il giovane portava bene i suoi anni.

«Liam! Ci sei anche tu!» gli rispose, stringendolo a sé subito dopo.

Dopo il loro abbraccio, lui la guardò attentamente.

«Sei diventata ancora più bella di quanto ricordassi»

Rosy arrossì. Era la prima volta che Liam si lasciava andare con lei ad un complimento del genere. Aveva sempre tenuto un atteggiamento fraterno nei suoi confronti, mentre Rosy, non era mai riuscita a nascondere il suo amore per lui negli anni in cui aveva frequentato la casa di Nora. Rivederlo le aveva fatto piacere, ma il suo interesse verso il giovane, non era più quello di un tempo. Liam al contrario, era rimasto folgorato dalla sua bellezza e nel ritrovarla così donna, aveva subito ripensato a quando lei gli faceva la corte.

«Guardandoti adesso, provo un certo rimorso ad averti rifiutata in passato»

Rosy sorrise alle sue parole.

«Caro fratellino» disse Nora dandogli una pacca sulla spalla, «adesso non ti rimane che mangiarti le mani per quella bella occasione che ti sei lasciato scappare»

Rosy sorrise ancora dopo le parole dell'amica.

«Adesso basta con questi vecchi discorsi!» disse Claire, «Rosy è qui per divertirsi! Raggiungiamo gli altri e pensiamo a farla divertire»

RIBELLI MAFIOSIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora