Passione a Detroit

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Mentre Ruiz pianificava la sua vendetta nei confronti di Rosy, lei in quel momento, aveva appena iniziato il suo viaggio con Victor. Le ore che avrebbe dovuto passare in compagnia del ragazzo erano ancora tante e lei osservava pensierosa fuori dal finestrino, chiedendosi come sarebbe riuscita a contrastare i suoi sentimenti per tutto quel tempo. Temeva che l'amore nei suoi confronti potesse in qualche modo compromettere il suo operato.

Ogni tanto con la coda dell'occhio osservava il ragazzo. Anche lui sembrava assorto nei suoi pensieri, ma a differenza di Rosy appariva piuttosto tranquillo. Lei invece, non faceva altro che ripensare a quel bacio mancato tra di loro. Si chiedeva cosa sarebbe accaduto se non lo avesse rifiutato gettandolo a terra. E se invece che per umiliarla come aveva pensato in un primo momento, lo avesse fatto perché attratto da lei? Lo guardò di sfuggita. Non poteva avere i suoi stessi pensieri e non dava neppure l'idea di essere tormentato come lei. In quel momento le venne in mente che si era appena fatto una scopata con Adele e che il suo sfogo sessuale probabilmente lo avesse rilassato. Appena fece quel pensiero sentì di nuovo quel fastidio provato quando erano saliti in camera da letto. Era gelosa di lui e anche questo era un sentimento che le riusciva difficile nascondere.

Guardò l'orologio che aveva al polso e si rese conto che erano in viaggio da soli venti minuti. Il silenzio tra loro pesava come un macigno e Rosy sperava che fosse Victor a dire qualcosa per rompere il ghiaccio. Per alleviare la tensione e distogliere i suoi pensieri da lui, accese la radio, pensando che ascoltare della musica potesse essere un buon metodo per rilassarsi.

Anche Victor, malgrado fosse più bravo di lei a nascondere il suo stato d'animo, era turbato dalla sua presenza. Era così teso al pensiero del loro viaggio insieme che non era riuscito neppure a scopare con Adele. Infatti, una volta arrivati in camera da letto, l'aveva rifiutata in malo modo. La donna, ferita dal suo atteggiamento, era andata a sfogare la sua delusione con Maria, mentre lui, rimasto solo nella stanza, aveva realizzato che per colpa di Rosy stesse perdendo la sua razionalità. Non poteva permettere che accadesse ancora e doveva opporsi in ogni modo a quello che gli stava succedendo. Per non mostrarle il suo disagio interiore, decise di punzecchiarla come era solito fare.

«Sei silenziosa Rocca. Stare da sola con me ti crea dei problemi?»

Finalmente le aveva rivolto la parola dopo quasi due ore di viaggio. Rosy proprio come lui cercò di avere lo stesso atteggiamento di sempre.

«No, sino a che tieni la bocca chiusa»

«Perché non ti rilassi Rocca? Sei sempre sulla difensiva. Dovresti fare come me e accettare la nostra alleanza senza fare tante storie»

«E perché dovrei? Sappiamo entrambi che è destinata a finire. Le nostre famiglie si stanno usando a vicenda per raggiungere ognuna i loro scopi e io, non sono un ipocrita come loro»

«Sono giochi di potere che tu non potrai mai capire»

«Fammi indovinare, perché sono una femmina?»

«Soprattutto per quello»

«Non sapete dire altro voi mafiosi. Non sopporto più i vostri discorsi del cazzo sulle donne»

Rosy innervosita dalle sue parole, alzò il volume della musica come per farlo tacere, ma lui con un gesto della mano spense la radio.

«Sarà meglio parlare di quello che dovremmo fare una volta arrivati a Detroit, piuttosto che discutere a vanvera»

La ragazza pensò che la sua, fosse un'ottima soluzione per evitare altri battibecchi con lui. Iniziarono così una lunga conversazione, programmando ogni singolo dettaglio. Tutto sembrò andare liscio, sino a quando Victor non parlò del Sex Exchange.

RIBELLI MAFIOSIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora