Fiamme

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"Pericoloso e tenero
Il volto dell'amore"
[Jacques Prévert]

[Marc]


<<Sono sempre stata tua, Marc. Lo sono sempre stata e lo sarò sempre.>>

Come fare a starle lontano dopo quelle parole?
Come fare a sopportare ulteriormente la vista di lei con mio fratello?
Come fare a resistere alla tentazione di stringerla tra le braccia, di non lasciarla andare mai più, di fondermi con lei per diventare una cosa sola?

Non riuscivo a pensare ad altro se non a quelle parole che Angel mi aveva sussurrato, a due millimetri dalle mie labbra, perché certe cose, per una persona come Angel, si ammettono soltanto così, con un soffio di voce, al buio, in una dimensione dove solo io e lei esistiamo.

Come potevo restare lì, sotto il getto dell'acqua calda, nel bagno di casa mia, mentre sapevo che ora lei era con mio fratello?
E sapevo bene quello che stavano facendo, lo sapevo, lo sapevo.
E avrei voluto precipitarmi a casa di Angel, fare un casino, fare una piazzata, sì, anche rendermi ridicolo, perché lei non poteva più stare con lui, non poteva più vivere quella bugia.
Doveva stare con me, perché lei era parte di me, lo era sempre stata.

Era stata fatta per me.

Non per Alex.

Non ragionavo più.
Angel mi aveva letteralmente fottuto il cervello e stentavo ancora a crederci.
Sapevo solo che la volevo, la volevo, la volevo da impazzire, in tutti i modi possibili in cui si può volere una persona.

Chiudo il getto dell'acqua calda ed esco dalla doccia. Afferro l'asciugamano e lo cingo intorno ai fianchi, dopo essermelo passato con poca grazia sui capelli bagnati. Mi appoggio contro il lavandino, e poso la fronte umida di doccia contro il vetro appannato dello specchio.

Ho un disperato bisogno di lei.
Disperato.

Sollevo le palpebre, e osservo il mio riflesso. Mi sfugge una risatina.
Sono penoso. Questo non posso essere io. Non posso essere diventato così. Io, quello abituato a spezzare i cuori, si ritrova a sua volta con il cuore spezzato.

Angel me lo ha augurato così tante volte nel corso degli anni, e ironia della sorte, è proprio lei ad avermi strappato il cuore dal petto.

Non ricordo neanche più chi ero prima che entrasse nella mia vita. Mi ha fatto appassionare al suo mondo, perché lei, al contrario di me, è piena di hobby e passioni.
Io ho solo la moto, lei, un universo intero.

Prima che lei entrasse nella mia vita, ero convinto che non avrei mai passato una serata intera a vedere un documentario sugli antichi egizi solo perché una mia amica ne era innamorata; avrei girato i tacchi all'istante e sarei fuggito via.
Continuavo a domandarmi che cosa mi avesse fatto Angel, perché era diventata così indispensabile per me, perché mi mancava ogni volta che non eravamo insieme, perché fosse così dannatamente unica e speciale, una sirena incantatrice in grado di ammaliare chiunque la conoscesse.

Recupero il telefono ed entro su instagram; come se l'avessi chiamata, un nuovo post di Angel mi appare davanti agli occhi.
Resto letteralmente abbagliato, nel fissare quella foto.
Angel è accanto alla finestra, inondata di luce, un raggio di sole che le finisce proprio sulla metà del viso che la tenda bianca non nasconde, il colore dei suoi occhi messo in risalto dal riverbero della luce, i capelli che le ricadono in morbide onde sulle spalle.
L'intensità del suo sguardo mi colpisce come se fosse qui, in carne ed ossa davanti a me, e la frase che accompagna il post mi attira come una falena alla luce.

"You're a dragon. Be a dragon."

Noto solo in quel momento che stringe tra le dita un ciondolo a forma di drago.
Non sapevo ne avesse uno.
Sicuramente sarà stato Alex a scattarle quella foto, lui che può toccarla, accarezzarla, stringerla a sé...scuoto la testa per cercare di rimuovere quel pensiero che attraversa la mia mente per la millesima volta.

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