To make love

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"E poi fate l'amore.
Niente sesso, solo amore.
E con questo intendo
i baci lenti sulla bocca, sul collo, sulla pancia, sulla schiena, i morsi sulle labbra, le mani intrecciate,
e occhi dentro occhi.
Intendo abbracci talmente stretti
da diventare una cosa sola,
corpi incastrati e anime in collisione,
carezze sui graffi, vestiti tolti insieme alle paure, baci sulle debolezze,
sui segni di una vita che fino a quel momento era stata un po' sbiadita.
Intendo dita sui corpi, creare costellazioni, inalare profumi,
cuori che battono insieme,
respiri che viaggiano allo stesso ritmo.
E poi sorrisi, sinceri dopo un po'
che non lo erano più.
Ecco, fate l'amore e non vergognatevi, perché l'amore è arte,
e voi i capolavori."
[Alda Merini]


[Marc]


Le labbra di Angel si sono incollate alle mie del tutto improvvisamente, togliendomi il respiro per una frazione di secondo.
Un istante prima mi stava letteralmente uccidendo con lo sguardo, tanta era la sua voglia di colpirmi, poi, non ho idea di che cosa le sia preso, ma le sue labbra sono finite sulle mie.
Forse l'ho mandata letteralmente in corto circuito, forse le è andato in fumo il cervello, ma non posso fare altro che ringraziare qualunque cosa sia successa nella sua mente.

È finalmente tra le mie braccia, e ora che ci si è letteralmente lanciata, non la lascerò andare neanche a costo della vita.

Sono completamente schiacciato contro il sedile della mia auto, Angel che preme il suo corpo contro il mio con sempre maggiore intensità, le dita che mi tirano i capelli, una mano posata sulla mia guancia e che pare quasi pronta a graffiarmi in ogni più piccola parte del mio corpo.

Sto letteralmente andando a fuoco. È così forte il bisogno di lei che sento un dolore crescente alla bocca dello stomaco, che mi saetta poi verso il basso ventre. Sono sul punto di esplodere, prima ancora di fare qualunque cosa. E io voglio godermela, voglio godermela più che posso, ma il suo modo di toccarmi e di strusciarsi contro il mio corpo mi sta facendo perdere completamente il controllo. Non riesco a trattenere un gemito e Angel serra ancor più la presa intorno ai miei capelli e mi morde il labbro inferiore.

Stacco una mano dal suo fondoschiena e apro la portiera.
Non ce la faccio più. Non ho idea di come io faccia ad uscire dalla macchina, so solo che che ci riesco, il tutto senza staccare le labbra dalle sue. Ho paura che se mi allontanassi da lei anche solo per un istante, quel tempo le sarebbe sufficiente per rimettere in moto quella sua mente che non la lascia respirare neppure per un istante.

Solo che per arrivare al piano di sopra devo necessariamente staccarmi da lei.
Le mani di Angel mi accarezzano delicatamente alla base del collo e io stringo più forte la presa intorno alle sue cosce.
Allontano le labbra dalle sue giusto per accendere la luce delle scale che ci porteranno al salone, ed Angel posa la fronte contro la mia, gli occhi scuri, talmente cupi da farmi rabbrividire che si piantano nei miei, il suo respiro caldo e che si fa sempre più veloce, ad accarezzarmi le labbra, una mano che abbandona i miei capelli solo per andare ad infilarsi all'interno del colletto della mia camicia nera, ed iniziare ad accarezzarmi le spalle.

Forse questa volta la sua mente non distruggerà ogni cosa.

Mi avvento nuovamente sulle sue labbra e il modo in cui va ad accarezzarmi la nuca, come a volermi tenere più stretta a lei, mi fa esplodere il cuore nel petto.
Inizia a dondolarsi contro i miei fianchi e sento che non ce la farò ad arrivare in camera da letto.
La poso sul divano, senza staccarmi da lei, e tiro giù la zip della sua minigonna, mentre lei mi slaccia i bottoni della camicia, mentre continua a baciarmi. Le sfilo la gonna, poi, molto più lentamente, le autoreggenti.

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