Se tu sei con me

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[I sogni sono la porta della realtà]

[Angel]


Spengo il phon, con un sospiro, risistemandolo accanto allo specchio, nella sua postazione. Guardo il mio riflesso, il mosso selvaggio dei miei capelli.
Non ho proprio voglia di sistemarli, ci penserò domattina.

Getto un'occhiata al mio telefono, da cui partono le note di "Starlight" dei Muse.
Mi piace avere la musica in sottofondo quando mi faccio la doccia.
In realtà mi piacerebbe avere la musica in sottofondo in ogni momento della giornata.

Sospiro nuovamente, mentre ripenso alla canonica telefonata che ho avuto poco fa con mia madre.

Si è accorta subito che c'era qualcosa che non andava e le ho detto tutto.

Della mia discussione con Marc e di come mi sono sentita uno schifo subito dopo avergli detto quelle bruttissime parole, per non dire di peggio.

E ora ho paura.

Paura di aver rovinato le nostre vacanze, o ancor di più, il nostro rapporto.

Non è la prima volta che discutiamo ovviamente, ma questa volta è diverso.

Questa volta il motivo non era il suo aver fatto tardi per andare da qualche parte, o il suo avermi toccato la guancia, il braccio o la mano con i guanti sporchi di fango o le mie giornate no.

Questa volta il motivo è sconosciuto anche a me.

Questa volta è qualcosa di più grande, di più serio, che mi spaventa.

Mi avvicino alla finestra, scostando di poco le tende per poter vedere la luna da favola che brilla solitaria nel cielo tinto di nero.

Non ho idea di cosa mi sia preso questa mattina.

L'unica cosa che so è che sentire Marc dire a chiare lettere che aveva fatto sesso con qualcuna era stato orribile.

E non avevo idea del perchè, dato che era un qualcosa che sapevo benissimo.
Sapevo che Marc, quando ne aveva l'occasione, "si divertiva" come tante altre persone, non c'era nulla di strano, era assolutamente normale.

Io però non avevo nessun diritto di reagire così, e in realtà, non ho ancora idea del perchè io abbia reagito in quel modo.

E forse potrei spiegarlo con il fatto che io, al contrario di qualunque persona normale, non ho neanche mai avuto un primo bacio, ma so che non sarebbe quello il motivo.

In realtà, il fatto di non aver ancora mai dato un bacio a qualcuno non mi arreca così tanto disagio.
Certo, a meno che non se ne parli con gli altri, in quel caso sì che mi ci sentirei.

Ma non perchè mi sentirei sbagliata, perchè in realtà so che non c'è nulla di male.
Ognuno ha la sua vita, il suo percorso, i suoi tempi.

Ma perchè so che nessuno potrebbe capire.

Perchè mi guarderebbero per la milionesima volta come se fossi un'aliena, perchè proverebbero a farmi sentire sbagliata, quando io in realtà sono solo una creatura diversa.
E la diversità, si sa, spaventa, colpisce, deve essere allontanata perchè non può essere accettata.

Scuoto la testa, allontanandomi dalla finestra e gettandomi sul letto.

Fisso il soffitto color cipria, sentendo gli occhi pungermi per le lacrime.
Sono una stupida, una sciocca, una cretina.

Ho detto a Marc delle cose vergognose, soprattutto perchè dette da me.
Da me, che lo conosco da anni, che so com'è fatto, perchè lui è così, è sempre se stesso, limpido e trasparente.

A Fior di PelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora