Teenage dream

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[Let's go all the way tonight
No regrets, just love
We can dance until we die
You and I, will be young forever
You make me
Feel like I'm livin' a teenage dream
The way you turn me on, I can't sleep
Let's run away and don't ever look back, don't ever look back
My heart stops
When you look at me, just one touch
Now baby I believe this is real
So take a chance and don't ever look back]

[Angel]

[Estate 2014]

<<Angel, vieni a ballare, avanti!>>

Alzo la testa dal libro che come al solito ho portato con me, ben sapendo a che genere di festa Marc mi avrebbe portato, e poso gli occhi su Javier, teso verso di me. Sono seduta sulle scale che portano al piano di sopra, nella casa di gente che non conosco, e per fortuna, le scale sono nascoste agli occhi degli altri da una parete, contro cui una mano di Javier è posata.
L'altra è tesa verso di me.
Tiro su un angolo delle labbra, in una sorta di smorfia che avrebbe dovuto assomigliare il più possibile ad un sorriso.

<<Non mi va, Javier. Preferisco di gran lunga restare qui a leggere e a sorseggiare aranciata.>>

Javier sbuffa.

<<Sei l'unica creatura al mondo, penso, che riesce a leggere con una simile confusione.>>

<<Anche con le cannonate potrei leggere, hai ragione.>>

<<Ma per favore, vieni a ballare con me.>> Javier allunga una mano e sfiora accidentalmente la mia, e sollevo nuovamente gli occhi verso di lui, giusto in tempo per notare un lampo nel suo sguardo dorato.

<<Oh avanti, Javier, ci saranno decine di ragazze di là pronte a ballare con te! Non perdere tempo con me, la regina dei ghiacci e della noia, come mi ha etichettato una tipa. Ho sempre sostenuto di essere molto lontana da molti degli amici di Marc, e infatti è vero.>>

<<Non mi interessa delle altre, io vorrei ballare con te.>> Javier va a sedersi sulle scale, e mi rivolge un sorriso sornione.

<<E perché, di grazia?>>

<<Perché mi piac ->> si interrompe, socchiudendo gli occhi, <<mi piace parlare con te, e trascorrere del tempo con te. Sei una ragazza così interessante e particolare, mi piacerebbe...passarne di più, con te, ma...il tuo tempo libero lo passi quasi solo esclusivamente con Marc e...e Alex.>>

Chiudo il libro e fisso Javier per qualche istante, confusa e sorpresa. È un ragazzo molto diverso da me, così simile a Marc per il suo passare da una ragazza all'altra, solo che, a differenza di Marc, Javier non ha quel sorriso luminoso come un raggio di sole, non ha quel viso infantile e squisitamente dolce come quello di Marc.
Sono cugini, ma completamente diversi.
Javier ha lo sguardo dorato di un felino che mi colpisce ogni volta che lo guardo, proprio per il grande amore che provo per quelle creature, una testa di ricci che apprezzo particolarmente, avendo un debole per questo tipo di capelli, e un viso dai tratti virili e una leggera ombra di barba sulle guance.
Non mi meraviglio che piaccia molto alle ragazze.
Sia lui che Marc ne sono circondati, perché dovrei anche solo minimamente suscitare interesse in uno dei due?

Le mie labbra si increspano per il disappunto, ma cerco di nasconderlo dietro un sorriso tirato.

<<Smettila di scherzare, Javier, avanti.>>

<<Ma io ->>

<<Ragazzi, che state facendo? Javier, è inutile, Angel non verrà a ballare.>> Alex appare direttamente dal nulla, e interrompe Javier, che gli lancia un'occhiataccia.

A Fior di PelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora