Aragon, baby (II)

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[And I go away, I go away
because it's the only way to live for me
The asphalt runs under me
and victory is all I want]

[Angel]

L'ansia che provo prima delle gare è sempre difficile da spiegare.
La nausea, il batticuore, lo stomaco chiuso, non mi passano fino a quando anche l'ultima gara non è conclusa.

Oggi poi, per la prima volta, le vedrò dal vivo, direttamente dai box dei ragazzi.

<<Alex?>> arrivo nel suo box mezz'ora prima dell'inizio della gara.
Il team è in fermento per terminare le ultime cose in vista della partenza.

Alex, che ha già il casco in testa, si volta verso di me e tende una mano guantata nella mia direzione.

<<Angel, oggi spero di regalarti una vittoria!>> gli lascio una carezza sul casco.

<<Mi va bene anche il podio, Alexito!>> in quel momento si alza e mi fa sedere alla sua postazione.

<<Con te qui mi sento più forte!>> mormora, per poi salire in moto e dirigersi verso la griglia di partenza.

Resto con gli occhi fissi sullo schermo per quasi un'ora, fino a quando Alex non taglia il traguardo, conquistando la seconda posizione.

Salto in piedi, felice, e mi unisco all'abbraccio generale del resto del team.

<<Vieni anche tu!>> mi dice Guille, posandomi una mano sul braccio.

<<No, io...non lo so...>>

<<Alex vorrebbe vederti al parco chiuso!>>

<<E va bene, allora vengo!>>

Dopo qualche minuto, Alex raggiunge il parco chiuso e si unisce al nostro abbraccio.

<<Angel, vieni qui!>> sento dire da Alex, subito dopo essersi tolto il casco e aver abbracciato Julià.

<<Sono già qui, Alexito!>> rispondo, avanzando tra la folla.

Alex mi getta le braccia al collo, e io ricambio stringendolo forte.

<<Ero sicuro che mi avresti portato fortuna, e ora eccomi qui al parco chiuso, dopo aver conquistato il mio primo podio dopo due anni.
Oggi però avevo il mio talismano qui con me.>> mi stampa un lungo bacio sulla guancia, per poi concentrare le sue attenzioni sul fratello, apparso dal nulla.

Si abbracciano, gli occhi di entrambi brillano per la felicità.
Poi Marc mi posa una mano sul fianco per avvicinarmi a sé.

<<Andiamo, ti accompagno al motorhome, così potrai cambiarti.>>

<<Ma io non ho bisogno di cambiarmi: sono già pronta, Marquez.>>

<<Non devi cambiarti le scarpe?>>

<<Dimenticavo...ma tu non hai da fare?>>

<<Ho ancora cinque minuti se ci sbrighiamo.>> salgo sul motorino dietro di lui, ma prima di partire mi prende una mano e mi fa avvolgere un braccio intorno ai suoi fianchi.

<<Stavo giusto per farlo Marquez.>> lo informo, mentre partiamo.

Non riesco a resistere all'istinto che mi porta a poggiare il mento sulla sua spalla, e ad osservare il profilo del suo viso.

Lui mi posa una mano sul polso, mentre stringo più forte il braccio intorno alla sua vita.

Arriviamo al motorhome e corro a cambiarmi le scarpe, mentre Marc mi aspetta fuori.

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