A un passo da te

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"E non importa quanto oggi ti sono lontano.
Tu mi sei sempre a un millimetro di cuore."
[Massimo Bisotti]

[Angel]

Che cosa ho fatto?

Che diavolo ho combinato?

Non posso credere di averlo fatto davvero.

Mi sono spinta troppo in là, mi sono fatta prendere dalla rabbia e dall'ardente desiderio di ferire Marc e ho superato il limite, non ho fatto in tempo a frenare la lingua, le ho permesso di dire cose che non pensavo e non avevo mai pensato.

Mi sono comportata in modo meschino, perché per ferirlo, ho usato ciò di cui si sente più insicuro.

Ed è una cosa che ho sempre trovato deplorevole e vergognosa, e la cosa peggiore è che io so benissimo ciò che si prova quando qualcuno usa le tue debolezze per ferirti.

E io ho fatto lo stesso.

Ho usato le insicurezze di Marc per ferirlo, e mi sento uno schifo.

Le parti si sono scambiate nel giro di un istante.
Ora sono io che dovrei cercarlo, per chiedergli scusa, ma da grande orgogliosa quale sono, nonostante sappia di aver sbagliato, non riesco a farlo.

Mi vergogno troppo e non riesco a chinare il capo.

Ho osato parlare delle sue mani, io che le considero la cosa più sexy del mondo!

Ma ciononostante, mi sono permessa di usare le sue insicurezze per ferirlo, e me ne vergogno tantissimo.

Giustamente, Marc ha smesso di cercarmi, di scrivermi e di telefonarmi.

È venuto da me per chiedermi scusa, e io, in tutta risposta, l'ho ferito.
Ma quanto posso essere stronza?

Sono sorpresa da me stessa, e da come posso diventare quando sono furiosa, quando tutto ciò che provo verso qualcuno è rabbia allo stato puro.

Mi manca la vecchia me.
Quella gelida, fredda, che non aveva neanche idea di cosa volesse dire essere impulsivi.

E mi manca Marc.

Mi è sempre mancato, anche se non l'ho mai ammesso negli ultimi mesi.

L'orgoglio mi divora, e so che è sbagliato, ma è l'unica cosa che ho.

Ho anche cercato di giustificare il mio comportamento nei suoi confronti.
In fondo lui sta con quella Linda, che è tutto, tutto, il contrario di me. Più bella, più formosa, più slanciata, più tutto.

Non è come sbattermi in faccia che lei è migliore di me?
Anche perché, in fondo, è la realtà.
Lei è meglio di me, in tutti i sensi.

Lei, per quanto non faccia praticamente nulla dalla mattina alla sera, finisce sui giornali, è conosciuta, soprattutto grazie alla madre.
Lei è una modella, io una banalissima barista.

Non posso reggere il confronto.

Poi però ho dovuto ammettere che non è la stessa cosa.

Marc non è venuto da me a dirmi che sono un tappo di un metro e mezzo troppo minuta e dal seno piccolo, anche perché se me lo avesse detto, non sarebbe più stato su questa terra.

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