In your arms

957 34 299
                                    

[When your heart's on fire,
You must realize, smoke gets in your eyes]

[Angel]

<<Angel!>>

Sollevo la testa di scatto e poco lontano, tra la corsia che divide il prato dove mi trovo e le protezioni della pista, vedo un ragazzo a bordo di un motorino celeste chiaro, che mi chiama.

In quel momento una goccia d'acqua finisce proprio sulle pagine di Jane Eyre che stavo leggendo. O meglio, che avevo smesso di leggere un istante per scrivere un pensiero sul taccuino che mi ero portata dietro. Oggi mi sento molto ispirata.

<<Accidenti!>> esclamo, afferrando libro e taccuino e infilandoli nella borsa, mentre la pioggia inizia a farsi più copiosa.

Corro giù lungo il prato e raggiungo il ragazzo a bordo del motorino che altri non è che Joan.

<<Tieni, infilati questa.>> mi dice, porgendomi la giacca celeste chiaro che indossava fino a un istante fa.

<<No, non posso...>> cerco di rifiutare, fermandolo con un cenno della mano, ma lui non mi ascolta e continua a porgermi la giacca.

<<Smettila con queste paturnie e indossala, perché fa freddo, avanti.>>

Sbuffo e la indosso, strofinandola contro il corpo per infondermi calore. Mi siedo sul motorino dietro di lui che ne approfitta per tirarmi su il cappuccio di quella che è la sua giacca.

<<Ora va molto meglio.>> dice, in un sorriso.

<<Grazie, papà. Pazzeschi i miei padri, sono entrambi più piccoli di me.>>

Lo sento ridere, mentre riparte e mi tengo al sellino del motorino, anche se non è molto sicuro, data la continua sensazione di cadere.

<<E chi sarebbe l'altro padre? Alex?>>

<<Esatto.>>

<<Sei uno scricciolino. È normale avere il desiderio di proteggerti. E comunque, sei sicura di essere maggiorenne? A me non sembra!>>

<<Ma sentilo!>> replico, e faccio per tirargli un pugno sul fianco, ma lui è più lesto e mi prende la mano per portarsela sullo stomaco.

Resto sbigottita per un istante e non faccio in tempo ad aprir bocca che lui prende la parola.

<<Così starai più comoda, e anche più sicura. Pur di non toccarmi preferiresti cadere dal motorino, eh? Allora, forse, ti faccio un po' effetto?>>

Vedo comparire un sorriso sornione sul suo viso candido.

<<Certo, sono pazza di te.>> ribatto, e avvolgo anche l'altro braccio intorno ai suoi fianchi.

Tanto, ormai.

<<Questa era la conferma che aspettavo.>> continua, posando una mano sulla mia.

Dovrei tirargli un ceffone sulla nuca, ma invece mi fa ridere, ed è questo che mi colpisce.

Mi fa ridere.

<<Non puoi andare più veloce? Rischi di farti la doccia, e mi dispiace.>>

<<Tranquilla, siamo arrivati.>> risponde, e dopo qualche istante si ferma davanti all'hospitality della Leopard Racing.

A Fior di PelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora