A Fior di Pelle

Girl on fire

[Looks like a girl, but she's a flame
So bright, she can burn your eyes
Better look the other way
You can try but you'll never forget her name]

[Angel]

Amore.

Amore.

Aveva osato usare quella parola per l'ennesima volta, dopo la notte che avevamo passato insieme.
Ricordo ancora il modo in cui mi ero sentita, quando quella parola aveva accarezzato le sue labbra.
Era tutta un'altra cosa sentirla pronunciare da lui.
I sentimenti non mi erano mai interessati, poi qualcosa aveva iniziato a sbocciare dentro di me, per lui.
Quella parola, che in me non aveva mai scatenato nulla, aveva invece procurato un tuffo al mio cuore quando aveva sfiorato la sua lingua.
Sentirmi chiamare in quel modo da lui, era stato come affondare in un caldo e dolce sciroppo.

Ma era una bugia.

Marc non aveva idea di cosa volesse dire veramente quella parola.
Non sapeva cosa volesse dire "amare".

Per lui era sempre esistita solo una cosa: il divertimento.

Come poteva anche solamente pensare di sapere cosa significava amare qualcuno?

Aveva detto che tra noi due era stato amore.
Forse lo era stato da parte mia.
Per lui era stato solo sesso.
Niente di diverso dal solito.
Solo che questa volta non si trattava di una ragazza qualunque, di una sconosciuta che non avrebbe rivisto mai più.

Si trattava di me.

Ed io non ero come le altre.
Non lo ero mai stata, e non lo sarei mai stata.

Mi sentivo presa in giro, presa in giro da colui che avevo considerato per anni il mio migliore amico.
Il primo e unico di cui mi fossi mai fidata.

E anche questa volta ero stata ferita.

Nella penombra della mia stanza, l'unico suono che si ode è quello delle note di Purple Rain di Prince.
Ascoltare questa canzone ora fa quasi male.
Marc sta partendo per il Qatar, e per la prima volta da quando ci conosciamo, io non sono andata a casa sua per salutarlo e augurargli buona fortuna.

Non abbiamo più un rapporto, non vedo perché sarei dovuta andare, in più ho la scusa dell'ultima flebo, anche se la seduta è finita un'ora fa.

Alex è in Qatar già da diversi giorni per gli ultimi test della Moto2, quindi io e Marc non abbiamo dovuto fingere negli ultimi giorni di avere ancora un rapporto.

Mi alzo dal letto, e osservo il mio riflesso nello specchio.
Quanto è stato bello vedere il suo sguardo scioccato e sgomento quando è venuto da me per chiarire.
Mi sono sentita forte, potente, in grado di fare qualunque cosa.

Ma sento che non mi basta.

Voglio vedere quello sguardo nei suoi occhi ancora e ancora.

Voglio ferirlo ancora, voglio fargli ancora più male.
Voglio farlo soffrire esattamente come sto soffrendo io, vorrei potergli spezzare il cuore, se solo ce lo avesse un cuore.

Fisso insistentemente il mio riflesso nello specchio.
Mi sento così diversa, come se una nuova me fosse nata dalle ceneri della fiamma che Marc aveva acceso nel mio cuore.

Una nuova me che sente il fuoco bruciarle nelle vene.

Gli farò pentire di avermi trattata così, di aver giocato con me.
Gli farò rimpiangere il momento in cui ha deciso di prendermi in giro, gli farò rimpiangere di avermi potuto avere solo per una notte.