[your gestures, your moves
everything you do draws my eyes like a moth to the light]
[Angel]
<<Oh, ma guarda chi si vede!>> esclamo, a gran voce, non appena vedo Marc e Alex varcare la soglia del bar.
<<Che accoglienza! Oggi sei di buon umore? È strano che le campane non abbiano ancora suonato!>> esordisce Marc, con aria ironica, non appena si avvicina al bancone. Lo fulmino con lo sguardo.
<<Se hai voglia di rompermi le scatole, quella è la porta.>> lo avverto subito, mentre mia madre poco distante da me sospira, scuotendo la testa.
<<Marc piantala, per una volta che Angel ha quel bel sorriso stampato sul viso...>> interviene Alex e io strabuzzo gli occhi.
<<Scusate, siete venuti per bere qualcosa o solamente per ricordarmi che sono una musona?>>
<<Siamo venuti per bere due caffè macchiati, grazie!>> ribatte Marc, posando le braccia sul bancone e intrecciando le dita delle mani.
<<Finalmente!>> sospiro, voltandomi verso la macchina del caffè,
<<siete appena arrivati dalla palestra?>> domando, dopo qualche minuto, servendo loro ciò che mi hanno chiesto.
Alex annuisce, mentre beve il suo caffè.<<Sto per sciogliermi per il caldo e la fatica, non vedo l'ora di farmi una bella doccia rinfrescante!>> dice, tirando fuori la lingua e facendomi ridere.
Getto un'occhiata agli altri clienti seduti ai tavolini del bar, intenti a fare ognuno i fatti propri: c'è chi legge i giornali, chi sta al cellulare e chi chiacchiera animatamente.
Torno a guardare i ragazzi, e incontro lo sguardo di Marc fisso su di me.
Non appena se ne accorge abbassa la testa e si passa una mano tra i capelli. Odio quando fa quel gesto, perchè sento inspiegabilmente il sangue nelle mie vene scorrere più velocemente.E io odio provare emozioni.
<<Angel...ti sta benissimo la cravatta.>> la voce di Alex mi riporta con i piedi per terra. Scuoto appena la testa, e lo guardo.
<<Dici? Grazie, Alex! Lo sai, io ho un debole per le cravatte! Ma secondo mamma ero troppo elegante...>> dico, alzando un po' la voce in modo che riesca a sentirmi. Mia madre finisce di pulire i tavoli e mi guarda di traverso, mentre viene verso di me, con un vassoio colmo di bicchieri, bicchierini e cucchiaini sporchi.
<<E continui ad esserlo, Angel. So che se potessi metteresti le cravatte anche per dormire, ma non so, ti vedo troppo...di classe, per il nostro bar.>> sospiro, non appena sento quelle parole per l'ennesima volta.
<<E va bene, come vuoi, mamma.>> soffio, sconfitta, togliendomi la cravatta, <<vorrà dire che la indosserò stasera, a prescindere da dove andremo, Marc>> concludo, infilandomela in tasca, mentre gli lancio un'occhiata.
Lo vedo spalancare gli occhi, mentre sul viso di Alex, accanto a lui, si disegna un'espressione confusa.<<In che senso..."stasera"? In che senso "dove andremo"?>> domanda, voltandosi prima verso di me, poi verso Marc.
<<Oh, be'...stasera io e Marc usciamo.>> dico, candidamente, guardando entrambi tra il confuso e lo spaventato.
Perchè Marc non glielo ha detto? Pensava fosse un segreto, forse?
Cosa temeva?
Che Alex si auto invitasse?
Be', se la cosa deve ferirlo, allora sarò io a invitarlo a venire con noi. Anche se una parte di me sente il bisogno quasi fisico di stare con Marc, solo io e lui.<<Oh...perchè non me lo hai detto, Marc? Non c'è niente di male, in fondo...no?>> domanda Alex, ridacchiando nervosamente.
<<Infatti Alex, non mi pareva una cosa importante a tal punto da riferirtela con così largo anticipo. Te lo avrei detto non appena tornati a casa, ma ci ha pensato Angel, dunque...>> risponde Marc, ostentando tranquillità.
<<Be', Alex, comunque, se ti va potresti anche...>> incontro lo sguardo di Marc, che pare volermi fulminare in un solo istante.
<<No, Angel, assolutamente no. Però...devi promettermi che una di queste sere uscirai con me!>> un grande sorriso si disegna sulle labbra di Alex, e io scoppio a ridere, annuendo.
<<E va bene, se proprio ci tieni!>>
<<Eccome se ci tengo!>> continua Alex, sporgendosi di poco verso di me. Con la coda dell'occhio noto che Marc ci sta fissando con sguardo serio e mi prende il desiderio improvviso di sapere a cosa sta pensando.
<<Va bene ragazzi, allora, io ho da fare, se volete restare sedetevi pure ad un tavolino, altrimenti aria, che mi distraete!>> dico, tornando seria, e inarcando un sopracciglio.
<<Stavo iniziando a chiedermi dove fosse finita l'Angel di sempre!>> afferma Marc, inclinando la testa di lato e posando la lingua tra le labbra.
Distolgo subito lo sguardo da lui, perché questo è un altro dei suoi gesti che mi fa ribollire inspiegabilmente il sangue nelle vene. Penso di avere una lista dei gesti che lui fa in grado di provocarmi queste assurde e inspiegabili sensazioni, ovviamente una lista mentale.
<<Sono sempre io, fenomeno, non hai neanche idea di quante Angel ci siano dentro di me.>> gli dico, più seria che mai. Marc mi osserva per qualche secondo come se volesse leggermi dentro, poi annuisce, accennando un sorriso.
<<Lo so bene, Angel. A stasera. E non dimenticare la cravatta!>> mi ricorda, allontanandosi dal bancone.
Alex lo segue, non prima di avermi lasciato un piccolo bacio sulla guancia.
Alex è sempre stato molto dolce e affettuoso con me, penso che ci siano pochi ragazzi teneri e gentili come lui. Li saluto con un cenno della mano, poi torno a concentrarmi su ciò che devo fare.Spazio Autrice
Buongiorno donne, come state?
Approfitto del fatto che il mio pilota oggi mi ha regalato una gioia (grazie Lewis) e ho deciso di pubblicare un nuovo capitolo 🥰
Lo so, è un capitolo di passaggio piuttosto corto e noioso, ma serve per prepararvi al prossimo che sarà decisamente lungo (sono ancora indecisa se dividerlo o meno in due parti, non esitate a darmi il vostro parere in proposito)
So, fatemi sapere che ne pensate di questo capitolo, se la storia vi sta piacendo e cose simili ❤
Non parlo della GIF a inizio capitolo che è meglio 🙈❤Un bacione, alla prossima 💋
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A Fior di Pelle
FanfictionAngel e Marc sono due creature estremamente diverse. Angel è fiera, orgogliosa, chiusa in se stessa e nelle sue convinzioni, fredda e glaciale, ma con un vulcano in eruzione nascosto nel profondo del suo cuore. Marc è pura passione, fuoco che bruci...