[you've always been here in my heart, but I only realized it now]
[Marc]
Sono uscito dalla stanza di Angel verso le sei e trenta del mattino.L'ho guardata, mentre dormiva, per minuti che mi sono parsi infiniti.
Non avevamo mai dormito insieme, prima.
Non l'avevo mai vista così indifesa come l'ho vista questa notte.
Perché dormire accanto a qualcuno non è così semplice come si potrebbe pensare.
Quando dormiamo siamo realmente, totalmente indifesi e esposti al pericolo, e per quanto so che Angel si fidi di me, questa notte me ne ha dato l'ennesima dimostrazione.
Per non parlare di quanto mi è parsa piccola e fragile quando si è svegliata in seguito all'incubo che ha fatto.
Voglio proteggerla e starle accanto per l'eternità, o almeno, fino a quando lei vorrà.
Come ogni migliore amico che si rispetti, ovviamente.
Controllo che non ci sia nessuno in corridoio, ed entro velocemente nel bagno.
Mi chiudo la porta alle spalle, tirando un profondo respiro.
Ero stato così maledettamente bene con Angel.
Averla così vicina, come stanotte, essere completamente avvolto dal suo tipico profumo di cocco e papaya era stato meraviglioso, e nonostante mi sia appena allontanato da lei, sento già un intenso quanto doloroso bisogno di lei.
Quando ieri sera sono andato da lei, avevo già in mente l'obiettivo di chiarire, perchè non sopportavo l'idea di starle lontano, ma in fondo, ero ancora ferito e arrabbiato.
Eppure, non appena ha aperto la porta, ogni cosa, ogni sentimento di dolore, è svanito come neve al sole.
Lì, con quella maglietta lunga fino a metà cosce, scalza, i lunghi capelli ad incornirciarle quello splendido viso d'angelo, il mio cuore ha mancato un battito.
Un profondo senso di tenerezza e dolcezza mi ha invaso completamente, da capo a piedi.
Ed è stato difficile, più che difficile, nascondere ciò che stavo provando dietro un viso imperscrutabile.Ho usato la scusa della pizza per andare da lei, avevo bisogno di un motivo, dopo quello che era successo.
In realtà, ancora non riesco a capire che cosa abbia fatto infuriare Angel a tal punto da dirmi quelle cose, ma so bene che lei non me lo dirà mai.
Ma avevo bisogno di vederla, di parlarle, e quando siamo passati davanti a quella pizzeria al taglio, ho capito che era la scusa perfetta, soprattutto perchè Angel non aveva cenato e sapevo che non avrebbe mai resistito ad una pizza.
E poi quando l'ho sentita sfiorarmi appena la schiena con la punta delle dita, per poi posarsi contro di me, e chiedermi scusa, non mi pareva vero.
Era la prima volta che accadeva, perchè non avevamo mai discusso in quel modo prima, anche se in realtà, io non avevo fatto assolutamente niente, aveva fatto tutto lei, io mi ero limitato ad ascoltarla.Angel faceva sempre fatica a chiedere scusa a qualcuno, non tanto per il suo orgoglio, ma perchè temeva il confronto, di essere rifiutata.
Ho passato una serata bellissima con lei, anche se mi ha battuto a carte non so quante volte, e devo ancora darle i soldi che ha vinto.
Parlare, ridere, ballare, scherzare con lei, poche cose possono essere paragonate ai momenti che trascorriamo insieme.Solamente l'andare in moto.
Scuoto la testa, mentre mi spoglio per entrare nella doccia.
Dio, ho quasi paura delle travolgenti emozioni che Angel mi fa provare.
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A Fior di Pelle
FanfictionAngel e Marc sono due creature estremamente diverse. Angel è fiera, orgogliosa, chiusa in se stessa e nelle sue convinzioni, fredda e glaciale, ma con un vulcano in eruzione nascosto nel profondo del suo cuore. Marc è pura passione, fuoco che bruci...