[Roma nun fa' la stupida stasera
damme 'na mano a faje di' de si'
sceji tutte le stelle piu' brillarelle che pòi
e un friccico de luna tutta pe' noi
faje senti' ch'e' quasi primavera
manna li mejo grilli pe' fa' cri cri
prestame er ponentino
piu' malandrino che c'hai
Roma reggeme er moccolo stasera][Alex]
<<Alex dai, ti vuoi muovere? Guarda, quei due tizi sono arrivati prima di noi, altri che entreranno prima di me, incredibile, hai le gambe il doppio più lunghe delle mie e hai la velocità di un bradipo sotto effetto di acidi, quando ti scoccia di fare una cosa.>>Non posso fare a meno di sorridere sotto i baffi, nonostante il suo tono parecchio stizzito. L'importante è che non mi abbia visto, perché niente la fermerebbe dal tirarmi dietro una scarpa.
Angel sbuffa rumorosamente scuotendo la testa e inizia a correre, mentre io continuo a guardarmi intorno. Alzo lo sguardo verso l'alto palazzo che domina la piazza, da cui svetta un'alta torre. È davvero bellissimo questo posto, ogni strada, ogni angolo, parla di arte e bellezza, e non ho mai visto gli occhi di Angel brillare come oggi.
Ci siamo svegliati molto presto, perché avendo solo un giorno a disposizione, dato che domani andremo a Roma, volevamo avere la possibilità di vedere quanti più luoghi possibile di Firenze.
O meglio, Angel vuole avere questa possibilità, perché nonostante questi capolavori siano da togliere il fiato, niente per me potrà mai essere bello quanto lei.Anche Marc si è svegliato molto presto, per tornare a casa con gli altri. Lui e Angel si sono persino abbracciati stamattina quando si sono salutati, lasciandomi abbastanza sorpreso. Non si sono parlati per tutto il weekend, quindi non riesco a capire quando abbiano fatto pace.
L'ho visto felice per il fatto di essersi chiarito con Angel, ma anche un po' triste, come se non volesse tornarsene a casa da solo.
Io e Angel avevamo deciso di restare per qualche giorno venerdì sera, prima di andare a dormire. Angel aveva espresso il desiderio di approfittare del fatto che eravamo a due passi da un luogo che aveva sempre sognato di visitare, e che non sarebbe stato male trascorrere due giorni da soli, lontani da tutti.
Non ci avevo pensato un secondo di più ad accettare. Non che io ed Angel a Cervera faticassimo a restare soli, ma era tutta un'altra cosa esserlo in un altro paese, nel suo paese, esserlo per due giorni interi...mi faceva sentire qualcosa di strano al centro del petto, come se quello fosse un ulteriore passo avanti nella nostra storia.
Come se quella fosse la conferma che la nostra storia stesse diventando sempre più importante.
Le ho detto di amarla a Jerez, un mese fa praticamente, e nonostante lei non me lo abbia ancora detto, va bene così.
Non riesco ancora a credere al fatto che io e lei stiamo insieme, ogni giorno con lei è come un regalo. È come vivere in un sogno ad occhi aperti, un sogno a cui avevo aspirato per mesi e che credevo fosse destinato a restare tale.Pensavo che sarebbe stato più difficile, perché Angel mi aveva chiesto di provarci, di voler provare a sciogliere il suo cuore con me, invece era stato tutto così semplice e naturale.
L'Angel versione "fidanzata" era fantastica, tenera e dolce, sexy e affettuosa. Quello che era sempre stato anche come amica, solo che ora era diverso. Potevo baciarla, dormire con lei, dirle quanto l'amavo; era tutta un'altra cosa.
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A Fior di Pelle
FanfictionAngel e Marc sono due creature estremamente diverse. Angel è fiera, orgogliosa, chiusa in se stessa e nelle sue convinzioni, fredda e glaciale, ma con un vulcano in eruzione nascosto nel profondo del suo cuore. Marc è pura passione, fuoco che bruci...