ANNE
Era passata una settimana da quella notte. Da quella notte in cui eravamo stati insieme. Da quella notte in cui avevo lasciato che la mia debolezza, il mio amore e il mio desiderio carnale avessero il sopravvento.
Per lui era stata di sicuro una vittoria, forse persino un po' inaspettata dato tutto quello che avevo fatto per stargli lontana nelle ultime settimane.
Non potevo dire di pentirmene completamente; tornare a dormire tra le sue braccia possenti a proteggermi, con il suo corpo caldo a farmi da scudo... era inspiegabile.Sorseggiai il mio tè, cercando di scacciare via tutto questo. Piangere sul latte versato non serviva a nulla.
Quando posai il bicchiere, un conato di vomito mi fece quasi rimettere quel sorso di tè e il pranzo, sul computer.
Sentii tanto caldo tant'è che mi tolsi il cardigan di finta lana, rimanendo in maglietta.Da questa mattina dopo colazione avevo iniziato ad avvertire un po' di nausea e giramenti di testa, probabilmente dovuti al fatto che stavo cercando di abituarmi alla colazione turca, che aveva meno zuccheri di quelle a cui ero abituata io.
Mi girai una ciocca di capelli dietro l'orecchio e continuai ad analizzare i diversi valori di quelle sostanze, cercando di capire quali usare per il mio profumo.
Questa settimana Can aveva indetto una riunione all'insaputa di tutti, persino di Deren che era il capo della nostra area.
Aveva iniziato a dire che mi ero presentata da lui con l'idea per un profumo, che inizialmente era stato un po' scettico dato che comunque ero ancora "la nuova arrivata".
Aveva aggiunto la frase: "Perché non darle una possibilità?", con un tono e un'espressione che non erano per niente concernenti il lavoro.
Aveva detto che la mia idea gli era piaciuta e che quindi avremmo lavorato a questa nuova essenza, ed io mi sarei occupata di tutto, dalle riunioni, alle specifiche scelte, alla coordinazione dei vari settori e della pubblicità.Mi distrassi di nuovo, ma questa volta non pensando a Can, ma pensando alla mia vecchia vita.
Mi appoggiai allo schienale, morbido per il fatto che ci fosse il mio cardigan. Spostai i capelli sulle spalle, lasciando che i raggi caldi del sole mi accarezzassero la pelle.
Socchiusi gli occhi per un attimo, immaginando la mia Roma.Il sole doveva essere caldo come quello che mi stava abbracciando ora, forse un pelino di più.
Se fossi stata ancora lì, a quest'ora, visto i risultati che avevo ottenuto, stavo tornando dalla mia così tanto sudata e desiderata scuola. Tornavo con il sorriso in volto perché per tutto il giorno avevo fatto quello che era il mio sogno più grande.
O forse, più che tornare a casa, stavo passando dall'officina per salutare Artù ed aiutare Coop con la chiusura. Dopo mi sarei auto invitata da lui come facevo spesso, e avrei passato un'altra bellissima serata in compagnia di quell'uomo strampalato e sciroccato che mi era stato accanto come un padre.Nonostante i miei occhi fossero chiusi, sentii una lacrima scorrere sulla mia guancia calda.
Mi mancava tutto della mia vita, la mia vera vita.
In questi giorni non facevo altro che sentirmi come Istanbul: a metà tra l'Europa, la mia vecchia casa, la mia vecchia vita, i miei vecchi sogni, i miei vecchi dolori... dove c'era il mio tutto. E l'Asia, dove avevo una vita completamente diversa, dove ero cambiata molto, dove avevo provato nuovo dolore e dove mi ero, purtroppo, innamorata.
Mi tastai la caviglia, sentendo quella piccola protuberanza dovuta al localizzatore che ancora era trapiantato sotto la mia pelle.Tirai su dal naso e mi girai i capelli dietro le orecchie, riportando la mia attenzione sul portatile.
Aprii una nuova pagina e nella bara di ricerca scrissi "Roma".Mi si aprirono diecimila voci tra hotel, posti da visitare e curiosità, ma io cliccai sullo Street View; sapevo che la vista che avrei avuto non sarebbe stata quella di oggi ma di un po' di tempo fa, ma nulla mi importava. Volevo vedere la mia vita.
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𝗦𝗔𝗕𝗕𝗜𝗘 𝗠𝗢𝗕𝗜𝗟𝗜 {𝙲𝚊𝚗𝚎𝚖}
RomanceCi si può salvare dalle sabbie mobili? Si può trovare la forza o qualcuno che ci aiuti a salvarci o si è destinati ad affondare lentamente, completamente soli? Lui deve vendicarsi e lei è la pedina per farlo. Tutti e due con un passato bugiardo e os...