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Ci incamminammo verso il grande salone già gremito di gente.
Questo galà avveniva ogni anno, ancor prima che Seher entrasse nella vita di Yaman, ma per chi lo conosceva da vicino come me, nessuno avrebbe mai detto che lui avrebbe organizzato ma soprattutto voluto così tanta gente in casa sua.
Se a me piaceva la tranquillità e circondarmi di quelle poche persone di cui mi fidavo e che amavo, per Yaman valeva mille volte di più.Raggiungemmo il resto degli invitati proprio quando Yaman si diresse verso una delle ampie scalinate che portava al piano superiore.
In mano teneva una flute di champagne e senza richiamare nessuno, tutti si zittirono e si voltarono verso di lui.Anche se di meno rispetto ad una volta, in questo momento era teso ed in volto aveva l'espressione "Yaman Kırımlı"; era un miscuglio tra preoccupazione, carisma, potere e controllo.
Sotto sotto però c'era sempre un po' di paura e agitazione per suo nipote e per Seher, che solo chi lo conosceva bene poteva vedere.Circondai la vita della donna accanto a me, posandole una mano sul fianco e guardai dritto davanti a me, come se non mi fossi accorto di quel gesto che avevo appena compiuto.
Sanem voltò ed abbassò leggermente il capo verso la mia mano, ma dopo qualche attimo si raddrizzò e portò la sua attenzione verso Yaman.
"Come sapete non sono un uomo di molte parole. Ringrazio tutti voi per essere qui sta sera e ora..." Fece una pausa, spostando lo sguardo davanti a sé. Il suo viso cambiò completamente.
"Ora sono sicuro che lo raggiungeranno Seher e Yusuf." Mormorai, all'orecchio di Sanem, approfittandone per avvicinarmi ancora di più.
Si spostò leggermente verso di me per vedere meglio, quando Seher, tenendo per mano loro nipote, raggiunse l'uomo della sua vita.
"Ora lascio la parola al mio ateş parcası." Completò la frase, tirandolo su con un solo braccio, mentre Seher gli si avvicinava, guardando entrambi con occhi che brillavano.Brillavano allo stesso modo di quelli di Sanem.
"Buona sera a tutti. Grazie per essere qui e per tutti i bambini, potete venire a giocare con me in salotto!" Disse, facendo sorridere e mormorare un po' tutti, per poi ricevere degli applausi.
Anche Sanem sorrise e applaudì.Tutti ritornarono alle loro conversazioni mentre vidi che Yaman mi puntò con lo sguardo. Sarebbe venuto da me.
Sanem si staccò da me. Mi voltai immediatamente per chiederle cosa stesse facendo quando vidi Leyla, Burak e Banu, arrivare verso di noi.
Le ragazze si abbracciarono strette strette, come se non si vedessero da secoli, e Burak, tenendo mia nipote in braccio, si avvicinò a me.Entrambi non mi salutarono ma mi guardarono solo male, dall'alto verso il basso. Certo che la stava educando proprio bene eh!
Distolsi lo sguardo per qualche secondo. "Oh andiamo! Anche questa sera ce l'avete con me?" Domandai sottovoce, mentre le loro espressioni continuavano ad essere impassibili.
Banu si voltò per qualche attimo verso la mia accompagnatrice, che continuava a parlare sommessamente con Leyla.
Quando si rigirò verso di me, i suoi bellissimi occhi verdi erano chiusi a due minuscole fessure.
Burak si avvicinò di qualche passo, facendo sì che mia nipote fosse a un palmo dal mio viso. "Se quella bellissima principessa è quella a cui stai facendo male... le dico subito di lasciarti." Mi minacciò.A volte non sembrava avere cinque anni. A volte era ancora più uguale a Hulya.
Avrei voluto precisare che non stavamo insieme e che quindi non avrebbe potuto lasciarmi, ma stetti zitto... anche perché Yaman era arrivato accanto a noi e non volevo che scoprisse tutta questa faccenda.
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𝗦𝗔𝗕𝗕𝗜𝗘 𝗠𝗢𝗕𝗜𝗟𝗜 {𝙲𝚊𝚗𝚎𝚖}
Storie d'amoreCi si può salvare dalle sabbie mobili? Si può trovare la forza o qualcuno che ci aiuti a salvarci o si è destinati ad affondare lentamente, completamente soli? Lui deve vendicarsi e lei è la pedina per farlo. Tutti e due con un passato bugiardo e os...