EPILOGO

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CAN

UN BEL PO' DI TEMPO DOPO

Sedevo alla scrivania del mio studio, cercando di completare la presentazione per l'acquirente che avremmo incontrato tra qualche giorno. Sarebbe stato presente anche Isaeva, il quale era stato lui a portarmi questo nuovo ed importante compratore.

Eppure ero qui da circa un'ora a scorrere le slide, ma se qualcuno mi avesse chiesto di che cosa parlavano o cosa avessi portato avanti, non avrei saputo cosa rispondergli.
Sospirai, allontanando la sedia, appoggiandomi comodamente allo schienale, cullato dalla sinfonia che arrivava flebilmente fino a me.

Oggi era il mio trentaquattresimo compleanno e tra qualche ora sarebbero arrivati i nostri amici, per festeggiare tutti insieme.
Ora che ero solo, nella mia mente non fece altro che correre un decalogo degli ultimi sei anni della mia vita.
Avevo una vita completamente diversa, ma enormemente più soddisfacente e ricca di emozioni. Ero un uomo onesto, ero a capo di un'azienda che stava diventando sempre più importante nella scena mondiale... e quella parte oscura di me mi aveva abbandonato per sempre, insieme ai lavori che mio padre mi aveva lasciato in eredità.

E poi soprattutto, avevo la moglie più bella che si potesse desiderare accanto. Erano passati circa cinque anni da quando l'avevo portata in questa casa per la prima volta, eppure ogni giorno diventava più bella, il tempo che era passato sembrava non averla toccata minimamente. Aveva ventotto anni, ma il suo viso non era cambiato e i suoi occhi continuavano a brillare come quella di una bambina... beh, dipendeva dalle situazioni.
Sorrisi, portando lo sguardo sulla fede e giocherellandoci. Tra circa un mese, a metà giugno, avremmo fatto due anni di matrimonio... finalmente eravamo riusciti a spostare gli anelli all'anulare sinistro.
Stavo per proseguire con le tappe meravigliose di questi ultimi anni, quando vidi un'ombra veloce sgattaiolare davanti alla mia porta, scomparendo in un batter d'occhio.

Aggrottai la fronte, sogghignando, alzandomi dalla sedia, dirigendomi con fare lento verso l'uscita... quando una vista alquanto afrodisiaca, mi fece fermare sui miei passi. Ghignai, guardandola dalla testa ai piedi, senza nascondermi.
La figura di mia moglie, stagliava davanti a me, in un completino di intimo rosso, con tanto di vestaglia. Teneva un braccio appoggiato lungo lo stipite della porta, messa in posa in punta di piedi come una vera modella. Mi guardava con la bocca socchiusa e occhi da gatta.

Mi avvicinai con occhi famelici, portando le mani avanti, quindi posandole sui suoi morbidi fianchi non appena la raggiunsi.

"Ho sentito dire che oggi è il compleanno di qualcuno... ed io sono qui per festeggiarlo." Mormorò, portando le mani sul mio petto, leccandosi le labbra.

Cercai di mantenere il controllo, dato che non eravamo soli in casa. "Non ho idea di chi compia gli anni oggi... però io adoro le feste, soprattutto se così belle." Replicai sulla sua bocca, prima di baciarla, lentamente. Lei ricambiò immediatamente, accedendomi come una miccia solo con la sua lingua che incontrò la mia. Stavamo insieme da una vita, ma ogni volta delle miliardi di volte che facevo all'amore con lei, sembrava la prima... niente era noioso con lei, e il sesso meno che mai.

Ci lasciammo travolgere dalla passione che cresceva sempre più, quindi l'afferrai per quel meraviglioso culo sodo, prendendola in braccio. Avvinghiò immediatamente le gambe attorno alla mia vita, continuando a baciarmi avidamente. Non ne avevamo mai abbastanza.
Mi accomodai sulla poltrona, stringendo possessivamente il suo sedere, quando sentimmo un rumore dal registratore.

"No..." Sussurrò sulla mia bocca, dando voce ai miei pensieri. Pochi secondi dopo sentimmo Emma piangere. Ci staccammo rimanendo fronte contro fronte. "Sono venuta via dieci minuti fa..." Mormorò stanca, allontanandosi di poco e lasciandomi un ultimo bacio, prima di alzarsi. Se ne andò sculettando verso camera nostra ed io sospirai, trascinandomi una mano sulla faccia.
Mi alzai a mia volta, sentendo il mio amico pulsare nei pantaloni. Dobbiamo aspettare sta sera... forse.

𝗦𝗔𝗕𝗕𝗜𝗘 𝗠𝗢𝗕𝗜𝗟𝗜 {𝙲𝚊𝚗𝚎𝚖}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora