CAN
L'auto degli sposi si fermò proprio davanti alle scale che conducevano all'ingresso, dove c'era Yusuf ad attenderli insieme a Cenger, mentre noi andammo a parcheggiare nei suoi garage privati.
Spensi il motore e feci per voltarmi verso di lei, ma in una frazione di secondo era già scesa dalla macchina, sbattendo con forza lo sportello. Sbuffai e acconsentii col capo: si prospettava un lunga giornata.Scesi a mia volta e ci incontrammo davanti al cassone del mio SUV. Le porsi il braccio, che lei accettò con moltissima voglia dopo quelle che mi sembrarono ore. Ci avviammo, seguendo mio cognato e la sua famiglia; arrivammo alla scalinata, vedendo solo più lo strascico bianco del vestito di Seher.
Ci affrettammo ad entrare, mischiandoci al resto degli invitati. Una volta sulla porta, riuscimmo a vedere lo stupore e la felicità della sposa, ammirando tutte le decorazioni che il suo futuro marito aveva fatto preparare per lei. Sanem, si mise in punta di piedi, per vedere la sua amica e ammirare a sua volta gli adornamenti.
Si alzò ancora di più sulle punte, quando una signora in là con l'eta, senza farlo apposta, la urtò delicatamente. Quel poco però servì a farle perdere l'equilibrio.
Le cinsi immediatamente la vita, impedendole di cadere. Non fu una grande idea; il suo corpo era attaccato al mio e il suo viso pericolosamente vicino, quindi anche quella sua deliziosa bocca carnosa.Entrambi ci perdemmo per un attimo, ma lei fu la prima a ritornare alla realtà. Lo sguardo deluso si rimpossessò del suo sguardo scuro. Posò una mano sul mio petto, allontanandomi e facendomi capire di mollare la presa. Così feci e lei si allontanò di un passo, lisciandosi il vestito lilla pastello.
Quel contatto mi aveva fatto uscire di testa; nonostante ci fosse un briciolo di corrente nella casa, avvertivo quella stanza immensamente calda.Gli sposi si fecero largo nel salone, invitando così gli ospiti a seguirli. Non appena vi ci mettemmo piede, il catering chiamato per la cerimonia iniziò a passare tra la gente, con vassoi ripieni di prelibatezze.
Leyla si portò via Sanem e in un attimo non le vidi più. Quasi di conseguenza, Burak raggiunse me tenendo la sua piccola principessa per mano.Si appoggiò al tavolo e mi guardò, come se mi stesse studiando. Lo guardai a mia volta con un sopracciglio alzato, non capendo quell'espressione. Feci per chiedergli quali problemi avesse, ma lui mi precedette. "Che cosa sta succedendo?" Mi domandò, senza distogliere quell'occhiata idiota.
Aggrottai la fronte e lo guardai interrogativo. "A che diavolo ti riferisci?" Gli domandai a mia volta, facendo roteare gli occhi anche a lui. Tutti sembravano detestare il mio rispondere a delle domande con altre domande.
Buttò un'occhiata alle sue spalle e si avvicinò un po'. "Io e Leyla ci siamo confrontati e tutti e due siamo abbastanza sicuri che ci sia qualcosa che non va in questo momento, tra te e Anne." Spiegò, un po' più a bassa voce.
Una risata nervosa abbandonò la mia bocca e abbassai per un attimo il capo. Ma che razza di reazione Can? Chiunque avrebbe capito che c'era sotto qualcosa.
"Burak caro. Sì siamo in un momento un po' così, dovuto a tutto quello che è successo. Ma non è nulla di cui preoccuparsi. Anche tu avrai avuto dei momenti no con mia sorella o con Leyla, o sbaglio?" Cercai di portare la conversazione da un'altra parte, ma non funzionò. Al contrario, ricevetti solo un'occhiataccia.Sospirò ed annuì. "Nessuno può dire il contrario su questo. Ma ricorda che, 'L'amore è mettere il bene di qualcun altro prima del tuo'... e non il contrario." Il suo tono sembrava quello di un ammonimento.
Alzai un sopracciglio. "E questa da dove l'hai presa?" Gli chiesi, cercando di girare intorno a quello che aveva detto. Odiavo le sue congetture che sembravano sempre essere così giuste.Sbuffò. "Dal pupazzo di neve più amato al mondo... sai, dovresti iniziare a guardare un po' di cartoni animati, hanno delle belle morali a cui uno zuccone come te non riuscirebbe mai ad arrivare." Mi sgridò di nuovo, ammutolendosi su questo discorso quando tutta la famiglia Kırımlı si avvicinò a noi.
Yaman teneva saldamente la mano della sua amata, quasi non volesse lasciar andare mai più. Yusuf si spostò davanti ai suoi zii, osservando con un bellissimo sorriso innocente tipico di un bambino, mia nipote.
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𝗦𝗔𝗕𝗕𝗜𝗘 𝗠𝗢𝗕𝗜𝗟𝗜 {𝙲𝚊𝚗𝚎𝚖}
Storie d'amoreCi si può salvare dalle sabbie mobili? Si può trovare la forza o qualcuno che ci aiuti a salvarci o si è destinati ad affondare lentamente, completamente soli? Lui deve vendicarsi e lei è la pedina per farlo. Tutti e due con un passato bugiardo e os...