ANNE
Il polso cominciava a farmi male ed in più ero stanchissima.
Era stata una giornata... indescrivibile, non sapevo quale altro aggettivo attribuirgli. Questa notte mi ero rigirata e rigirata nel letto, non riuscendo a credere che nella stanza affianco ci fosse quell'uomo che mi aveva rapito anima, cuore, mente e corpo. Non riuscivo a trovare un perché, a dare una spiegazione a quell'incontro impossibile... quando poi ero forse riuscita a trovare chi c'era dietro a tutto questo.
Coop. Mi ero imbestialita, dando un senso al perché volesse che partissi con così tanta fretta. Lui e il suo "andare oltre", una volta tornata a casa avrebbe visto dove gli avrei messo il suo atteggiamento da filosofo. Sempre se fossi riuscita a tornare a casa.
Buttai una rapida occhiata a quell'uomo a cui ora ero incatenata anche fisicamente. Aveva fermato un signore per chiedergli delle informazioni, anche se non so su cosa dato che gli parlava in russo.Oggi mi ero picchiata mentalmente non so quante volte, sopratutto durante la sua riunione con quel signore simpaticissimo. Mi ero colta in flagrante da sola, a volte, a guardarlo con occhi con cui non dovevo più guardarlo. Ma non potevo mentire; mi sentivo il cuore in gola da questa mattina e quando si trovava leggermente più vicino, percepivo un caldo assurdo.
E questo non andava bene. Lui non era più nulla per me ed io per lui."Spasibo." Lo sentii pronunciare, quindi il signore si allontanò. La sua voce era bella in qualsiasi lingua parlasse, non perdeva mai il suo carisma. Si passò la mano libera sul viso, probabilmente riflettendo. Dopo qualche secondo si voltò verso di me, portando quei stra maledetti occhi nei miei, ed ecco che ricominciai a sentirmi vulnerabile. Mi sembrava che il mio corpo reagisse come otto mesi fa, come se niente fosse cambiato. Era assurdo che non riuscissi a controllare me stessa.
Lo guardai interrogativa, alzando un sopracciglio.
Sospirò. "Ho chiesto a quel vecchietto se ci fosse un motivo per cui tutti i fabbri che abbiamo trovato fossero chiusi." Fece una piccola pausa, in cui lo incitai ad andare avanti. "Togliendo i negozi d'abbigliamento e quelli di prima necessità, tutti gli altri sono chiusi il venerdì e il weekend." Mi riportò ciò che gli era stato detto, mozzandomi il respiro. No, non avevo capito bene.
"E questo cosa dovrebbe significare?" Gli domandai, cercando di rimanere tranquilla.
Si morse il pizzetto. "Che a meno che non ci ingegniamo noi, rimarremo con queste fino a lunedì." Borbottò, scuotendo le braccia, sentendo probabilmente freddo.
No, no, no e no, non poteva essere. Ciò significava dover dormire con lui, dover andare in bagno con lui... mi sentivo svenire.Inclinò il capo e mi passò la mano davanti al viso. "Va tutto bene?" Mi domandò, guardandomi con la fronte corrugata.
"Ma, secondo te?" Replicai con un'altra domanda, portando lo sguardo sulla strada trafficata e sulle mille luci che la illuminavano. Sentii quella fitta al petto che non avevo avvertito per tutta la giornata; mi portai una mano all'altezza di quel ricordo di lui, di noi, che aveva nascosto nelle tasche di Coop il giorno del matrimonio di Seher e Yaman.
Socchiusi gli occhi e cercai di calmarmi. Non era facile; c'era una parte di me che non aveva fatto altro che ricorrere per tutto il giorno alla nostra vecchia vita, a come mi ero sempre sentita sicura ed esposta allo stesso tempo accanto a lui, a come mi sentivo incredibilmente bella quando erano i suoi occhi a guardarmi. Mi ero ricordata di tutte le belle parole, gli abbracci infinti, i baci stracolmi di amore eterno, le carezze che curavano le cicatrici. Ma poi subito dopo, cercavo di tornare in carreggiata, di tornare al presente: mi aveva mandata via per proteggermi a detta sua, ma secondo me fu perché era troppo spaventato dal dover prendere una decisione. Una decisione che se io fossi stata al suo posto, non avrei faticato a prendere; la mia scelta sarebbe stato lui, solo e sempre lui.
Un'altra parte ancora di me era sicura che in fondo, mi amasse ancora... ma oramai era passato troppo tempo.
STAI LEGGENDO
𝗦𝗔𝗕𝗕𝗜𝗘 𝗠𝗢𝗕𝗜𝗟𝗜 {𝙲𝚊𝚗𝚎𝚖}
RomanceCi si può salvare dalle sabbie mobili? Si può trovare la forza o qualcuno che ci aiuti a salvarci o si è destinati ad affondare lentamente, completamente soli? Lui deve vendicarsi e lei è la pedina per farlo. Tutti e due con un passato bugiardo e os...