La prima parola che ho detto da bambina è stata grazie.
Come si sa, o almeno per quello che mi è sempre stato raccontato, la prima parola che si dice e quella che diciamo più spesso nel corso della nostra vita. E nel mio caso è proprio così.Ed oggi questo grazie va ad Anne, che attraverso i suoi occhi, le sue parole, le sue decisioni, ha tirato fuori cose che con fatica sono riuscita a dire, a raccontare. Cose che praticamente nessuno sa e che usando Anne come musa, sono riuscita a dire, cose da cui sono riuscita a liberarmi.
Il mio grazie va a tutti i personaggi di questa assurda storia, che hanno tutti una parte di me.
Il mio grazie va a Can, uomo introverso ma capace di amare con un grande cuore. Spero un giorno di trovarti in qualcuno Can, che mi ami come tu ami Anne e che con la forza del suo amore, riesca a rimettere insieme alcuni pezzettini che io non riesco a far tornare al loro posto da sola.
Il mio grazie va a mio padre, mio fratello, ma soprattuto alla mia mamma. Lei mi è stata accanto in ogni passo e mai avrei pensato di condividere così tanto con lei questa storia, tanto da non essere sicura di quello che avevo scritto fino a che lei non lo leggeva.
Ed uno dei miei grazie più grandi va ovviamente a voi. Voi che avete reso Sabbie Mobili quello che è. Voi che avete reso la mia piccola storia, un successo per me enorme. Le vostre parole mi hanno sempre strappato un sorriso o una lacrima, oppure entrambe allo stesso momento. Non vi ringrazierò mai abbastanza per tutto il bene che mi avete donato.
Infinitamente GRAZIE ❤️
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𝗦𝗔𝗕𝗕𝗜𝗘 𝗠𝗢𝗕𝗜𝗟𝗜 {𝙲𝚊𝚗𝚎𝚖}
RomanceCi si può salvare dalle sabbie mobili? Si può trovare la forza o qualcuno che ci aiuti a salvarci o si è destinati ad affondare lentamente, completamente soli? Lui deve vendicarsi e lei è la pedina per farlo. Tutti e due con un passato bugiardo e os...