Capitolo XLVIII

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Saliamo le scale molto velocemente e ci chiudiamo nella mia stanza. Mi sembra passato un secolo dall'ultima volta che ho dormito in questo letto, anche se devo ammettere che non mi manca proprio per niente. Sentire il calore del corpo di Levi sulla mia pelle, il suo profumo, i suoi baci la mattina appena sveglio, sembrano cose così stupide, ma sono anche cose che mi fanno battere forte il cuore e innamorare ogni giorno di più di questa persona.
《Sei proprio innamorato è?》dice Armin sorridendo verso di me, mentre io lo guardo interrogativo, non capendo.
《La tua faccia. Da quando ti ha baciato era completamente rossa e per le scale mentre ti parlavo avevi la testa completamente su un altro pianeta》continua lui ridacchiando.
《Oh, scusa》dico, oddio non lo avevo proprio sentito, ma veramente Levi mi fa sto effetto?!.
《Non ti preoccupare, allora com'era Blois?》chiede il ragazzo, è incredibile quanto gli interessino questo genere di cose.
《Veramente stupenda, sai siamo andati a visitare anche il castello》dico sorridendo, so che a lui questo genere di cose piacciono molto quindi...
《Oddio, ho visto alcune foto su Internet ed era bellissimo, non oso immaginare come possa essere vederlo dal vivo》
《Era bellissimo, c'erano molti dipinti e alcune pavimentazioni che erano a dir poco stupende》dico dandogli ragione.
《Sembra bellissimo》
《Lo è》
Continuiamo a chiacchierare così per qualche altro minuto fino a quando non sentiamo bussare alla porta. Io subito rispondo con un veloce "avanti" la porta si apre rivelando Levi sulla soglia che come mi vede dice:
《Piccolo, io vado a lavoro, prima di andare volevo salutarti》dice, io subito mi alzo da terra e mi avvicino a lui abbassandomi leggermente per lasciargli un veloce bacio  a stampo sulle labbra. Avrei voluto assaporare le sue labbra più a lungo di così, ma c'è Armin nella stanza con noi e non mi sembra proprio il caso.
《Allora ci vediamo stasera》dico guardandolo negli occhi.
《Si, ciao amore》dice scompigliandomi i capelli per poi andarsene.
《Vorrei tanto anche io stare con qualcuno》dice il biondo sorridendo.
《Non c'è qualche ragazza che ti piace?》chiedo, ora che ci penso io ed Armin non abbiamo mai parlato di questo genere di cose.
《Mh, no》
《Ragazzo?》provo, tutto e possibile.
《No, mi piacciono le ragazze》dice sorridendo.
《Vedrai che prima o poi troverai quella giusta Arm》
《Già, hai ragione》

Rimaniamo per qualche secondo in silenzio, poi dico:
《Arm, ti va di andare a fare un giro?》non ho voglia di stare a casa e poi oggi è una bella giornata sarebbe un peccato rimanere qui dentro.
《Si certo》dice Armin annuendo.
《Però prima di uscire mi devi aiutare a fare i compiti di filosofia, che io proprio non la capisco》
《Mh, ok》
Ci alziamo da terra e prendo il libro con il quaderno, dopodichè ci mettiamo sul letto e Armin inizia a spiegarmi l'argomento passo per passo riuscendo a farmelo capire, più o meno.
Dopo all'incirca una mezz'oretta finiamo di studiare, mi giro verso Armin e dico:
《Che facciamo usciamo?》chiedo stiracchiandomi.
《Si dai, dove andiamo?》
《Non lo so, a prendere un gelato?》propongo.
《Si ci stà, tanto oggi fa pure abbastanza caldo》
Scendiamo al piano di sotto e andiamo in salotto dove sono mia madre e Hanji sedute sul divano, ci avviciniamo a loro e poi dico:
《Mamma, io e Armin usciamo per fare una passeggiata》
《Certo tesoro andate pure, ricordati di predere i soldi》
《Mh ok, grazie mamma》
Una volta esserci messi le scarpe usciamo di casa e iniziamo ad andare verso il nostro solito parco.

Camminiamo uno accanto all'altro ridendo e scherzando fra di noi fino a che non arriviamo alla gelateria vicino al parco. Entriamo nel piccolo negozio, dove all'interno ci sono un paio di peraone e aspettiamo il nostro turno di essere serviti. Una volta preso il nostro gelato, andiamo verso il parchetto li vicino dove ci sediamo su una delle panchine libere. Non c'è molta gente, se non per qualche bambino che gioca sullo scivolo o sull'altalena e qualche padre o madre intenti a controllare che suo figlio non si faccia male giocando.
《Armin, perchè a te e gli altri  piace tanto questo parco?》è da parecchi mesi ormai che conosco questi ragazzi e ancora non riesco a spiegarmi come mai amano tanto questo vecchio parco trasandato.
《In realtà non c'è proprio un vero motivo, sai, io e gli altri appena ci siamo conosciuti siamo andati subito d'accordo, alcuni di noi si conoscevano già prima del liceo come Connie e Sasha, quei due si conoscono fin da quando sono piccoli, sono come fratelli. Il gruppo si è formato quasi subito, un giorno abbiamo deciso di uscire e ci siamo imbattuti in questo parco e da quel giorno credo che questo sia diventato il nostro posto, anche perchè è qui che ci siamo raccontati e conosciuti veramente》Sapevo che questo parco all'apparenza così vecchio e trasandato nascondeva ricordi che io non potevo neanche immaginare. Ha ragione, anche io in questo posto ho imparato a conoscere questi ragazzi, ho perso amici e raccontato parti di me che non ho mai rivelato a nessuno, se non alle persone più vicine.
《Sai, è davvero una cosa bellissima》dico sorridendo al mio amico.
《Già hai ragione》dice sorridendo anche lui.
《Anche Mikasa ha sempre fatto parte di questo gruppo?》chiedo. Volevo veramente bene a quella ragazza, la considesvo una mia amica, ma da quando mi ha detto che non mi accetta perchè sto con un altro ragazzo non so veramente cosa pensare, mi è stata sempre accanto e come ha saputo che sono attratto sessualmente da un genere piuttosto che un altro, mi ha lasciato.
《Lei diciamo che l'abbiamo conosciuta un pò più tardi perchè prima di venire all'artistico, faceva il classico al piano di sotto, però una volta esserci conosciuti è entrata a far parte del nostro gruppo praticamente subito》
《Mi dispiace che per colpa mia non vi parliate più》dico, ed è vero, da quando abbiamo discusso quel giorno non li ho più visti con lei se non Sasha che qualche volta scambiava qualche parola con Mikasa.
《Non è colpa tua, è lei che non doveva fare quella scenata, sinceramente non me lo sarei mai aspettato da parte sua, però voglio credere che abbia reagito così per il fatto che aveva una cotta per te e non per via del tuo orientamento sessuale》dice il ragazzo serio.
《Io stavo pensando già da qualche tempo di perdonarla in realtà, ogni tanto la vedo che ci guarda mentre parliamo e sembra così triste, un pò mi dispiace per lei anche perchè io sono arrivato solo quest'anno e vi ho allontanato da lei senza chiedervi neanche scusa》la vedo ogni tanto Mikasa che ci guarda da lontano con quell'eapressione triste sul viso e mi sento in colpa, perchè per colpa mia si è allontanata dai suoi amici.
《Eren, ti ho già detto che tu non ne hai nessunissima colpa e poi se lei vuole ritornare può farlo quando vuole, ci sarà sempre posto per Mikasa, però deve rispettare tutti allo stesso modo》
《Grazie Arm, ti voglio bene》dico sorridendo verso di lui. Gli sono davvero grato, è un amico davvero fantastico, sono fortunato ad averlo.
《Anche io ti voglio bene》dice anche lui sorridendo entrambi sicuramente un pò rossi per l'imbarazzo.

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