Capitolo VIII

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Levi's pov

Il viaggo verso casa è stato molto silenzioso e più corto del previsto dato che non c'era per niente traffico e il moccioso si è addormentato dopo neanche dieci minuti dalla partenza.

Una volta arrivati a casa, parcheggio la macchina nel garage dopodichè provo a svegliare il moccioso ancora addormentato. Lo scuoto leggermente, ottenendo in risposta solo un mugolio, che palle, è la seconda volta in una giornata che devo svegliare questo moccioso, e ancora una volta non ci riesco.
《Eren, svegliati che siamo arrivati a casa》dico con voce un po' più alta e dura, visto che con lui, per svegliarlo, la calma non funziona.

Dopo qualche minuto riesco finalmente a svegliarlo e così entriamo in casa.
Una volta rientrati, il moccioso saluta le due donne e poi sale le scale andandosene poi in camera sua, mentre io, vado in cucina a prepararmi una tazza di tè nero.
Mi giro e vedo la quattrocchi dietro di me con un espressione strana sul viso, non ho per niente voglia di subirmi le sue frecciatine adesso e poi chissà a che cosa starà pensando...

Subito si avvicina a me, poi dice:
《Eren ti piace non è vero?》chiede facendo una faccia da pazza, un' espressione che poche volte in vita mia gli ho mai visto fare, cazzo, quasi mi spaventa.
《No, non mi piace quel moccioso e smettila di fare quella faccia, metti i brividi》dico con il tono più apatico e freddo che riesco a fare, non so se quel che ho appena detto è del tutto vero, però no, non può piacermi Eren è solo un moccioso ed è troppo piccolo, avrà si e no la metà dei miei anni.
《Non è vero. So che ti piace, ti si legge in faccia, tu non daresti mai così tanta importanza ad una persona che conosci da così poco tempo e poi sbaglio o è da qualche giorno a questa parte che siete sempre appiccicati voi due, mhh?》dice lei maliziosa, Cristo, vorrei staccargli la lingua quando fa così.
《Quattrocchi, è solo un moccioso e se non te ne fossi resa conto è piccolo per me, credo anche che sia etero e cominque quel giorno gli sono stato accanto perchè stava male e aveva bisogno di aiuto》dico cercando di essere il più convincente possibile, in modo da farla smettere di parlare.
《Mh, se lo dici tu. Comunque, credo che tu a lui piaccia e non poco》sentendo tutto questo, mi giro abbastanza velocemente e la guardo dritta negli occhi, poi dico:
《Quattrocchi, è una cosa impossibile, nessuno si innamorerebbe mai di uno come me, tanto meno lui》
《Mh, non è vero che nessuno si innamorerebbe mai di te, non dire così e comunque poi si vedrà in futuro》 dice lei, chiudendo fortunatamente il discorso.

Finito di parlare con Hanji, decido di andare un po' in camera per potermi rilassarmi un po' anch'io. Prendo il telefono, attacco le cuffie e faccio partire una playlist a caso, così giusto per ascoltare qualcosa e non rimanere nel mio solito silenzio, dopodichè pochi minuti dopo mi addormento con in testa due fantastici occhi color verde smeraldo.

Eren's pov

È già da un po' orami che sono in camera sdraiato sul letto a guardare il soffitto bianco, non riesco a smettere di pensare al tono di voce utilizzato da Hanji. Non so perchè ci stia ancora pensando, non è una cosa poi così importante, però ultimamente mi stà venendo qualche dubbio. Quando sto vicino a Levi sento il cuore a mille e poi inizio ad arrossire come un pomodoro e a balbettare come uno stupido con un solo suo sguardo, Dio mio, mi sento così stupido.
Sinceramente non avevo mai pensato alla possibilità di poter essere attratto dagli uomini, mi sono sempre ritenuto etero però devo ammettere che non ho mai prestato molta attenzione verso il genere femminile, quindi forse non sono nemmeno mai stato etero, anche se questa potrebbe essere solo una fase di passaggio.

Ma poi anche se domani capissi di essere gay a chi mai potrebbe importare, cioè, se un giorno capissi di essere attratto dagli uomini invece che dalle donne me ne farò una ragione, infondo rimango lo stesso ragazzo di sempre indipendentemente dal mio orientamento sessuale. Comunque sia ora come ora è i utile stare qui ad arrovellarsi il cervello con queste cose, si vedrà con il tempo.

Mi alzo dal letto e mi siedo alla scrivania, non sapendo che fare inizio a tamburellare le dita contro la superficie in legno, ma dopo qualche secondo apro un cassetto di essa e prendo il mio skechbook lasciato inutilizzato da molto tempo ormai.
Inizio a tracciare qualche linea in modo da creare un bozzetto. Decido di raffigurare il boschetto in cui sono stato oggi con Levi, ricordo quasi ogni singolo particolare di questo, una volta aver finito inizio a disegnare i vari particolari così che dopo all'incirca un'oretta il disegno a matita è finalmente concluso.

Finito di fare una parte del disegno decido di scendere un po' al piano di sotto, trovando mia madre seduta sul divano con un libro in mano. Come mi vede posa il libro sul tavolinetto e batte la mano accanto a lei sul divano invitandomi a sedermi vicino a lei.
《Eren, ti devo dire una cosa》dice con tono dolce, così faccio come dice e mi siedo accanto a lei, dopodichè gli faccio segno con la testa per dirgli di continuare e così fà.
《Vedi Eren, ho trovato lavoro come commessa in un negozio di abbigliamento, quindi appena racimolerò abbastanza soldi da poter affittare una casa ci trasferiremo》dice sorridendomi appena.
《Oh, ok mamma, sono molto felice per te》dico abbracciandola per poi sorridergli.

Dopo aver parlato per un altro po' di tempo, ci alziamo e andiamo in cucina dato che è quasi ora di cena. Mamma e Levi iniziano a cucinare, mentre io ed Hanji iniziamo ad apparecchiare la tavola per poi sederci su una sedia per parlare un pò:

《Eren tesoro, vedi, io e tua madre abbiamo pensato che da lunedì potresti rincominciare ad andare a scuola》dice Hanji sorridendomi, che palle, stavo tanto bene a casa senza far niente.
《Visto che la tua vecchia scuola è lontana da qui, tua madre ha deciso di iscriverti in un liceo artistico/classico, tu ovviamente andrai nel primo》cavolo, non ci avevo pensato che eravamo lontani dalla mia vecchia scuola, non che mi interessi poi molto, nella vecchia scuola non avevo legato praticamente con nessuno e sinceramente mi stavano anche tutti abbastanza sul cazzo.
《Mhh, ok, va bene》 dico senza alcuna preoccupazione, chissà, magari in quest'altra scuola riuscirò a farmi degli amici.
《Non preoccuparti, conosco il preside di quella scuola, parlerò con lui uno di questi giorni vedrai che ti troverai benissimo》dice Hanji per rassicurarmi, anche se non a dir la verità sono abbastanza tranquillo.

La cena finisce molto velocemente, dopo di essa decido di andare in bagno per farmi una doccia, entro in bagno e inizio a spogliarmi.
Una volta finito, mi metto sotto il getto dell'acqua ed inizio a rilassarmi sentendo il rumore che provoca l'acqua scontrandosi con il pavimento. Mi insapono tutto il corpo per poi togliermi tutta la schiuma di dosso, dopodichè passo ai capelli.

Una volta finito, esco dalla doccia e mi lego un asciugamano in vita, per poi andare velocemente nella mia camera per potermi cambiare.
Entro in camera, mi avvicino all'armadio e dopo aver scelto qualcosa inizio a vestirmi velocemente. Decido di mettere un paio di boxer neri e una maglia abbastanza lunga che mi arriva fino metà coscia molto comoda.

Finito di vestirmi vado sul letto, e pochi minuti dopo mi addormento, pensando a due occhi color ghiaccio.

Spazio autrice:

Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto in tutti i casi

scusate gli eventuali errori :)

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