Capitolo XXXV

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Levi's pov

Mi sveglio, sentendo un forte rumore, così mi metto seduto, sul letto a gambe incrociate ancora mezzo addormentato, cercando di capire da dove provenisse. Tempo due seconti che mi ritrovo la quattrocchi appiccicata che sta saltellando sul letto, svegliando così anche Eren.
《Ragazzi, ragazzi svegliaaa》dice urlando fastidiosamente. Io la guardo male, lasciandogli delle occhiatacce, mentre il mio moccioso ha deciso di ignorarla completamente, mettendo la testa sotto al cuscino, cercando di riaddormentarsi.
《Che vuoi quattrocchi, stavamo dormendo》dico sbadigliando appena, facendole notare la situazione.
《Beh, in realtà non credevo che steste dormendo, sono quasi le sei. Ma poi tu, non eri quello che non riusciva a chiudere occhio nemmeno la notte?!. Che avete fatto per essere così stanchi a quest'ora del pomeriggio? Mhh》dice incrociando le braccia al petto un pò sorpresa ma dicendo l'ultima frase ghignando maliziosa.
《Fatti i cazzi tuoi quattrocchi》dico guardandola male, non posso credere che voglia parlare di questo proprio ora. Non solo ci ha svegliati e non proprio delicatamente, ma ora vuole sapere anche i cazzi nostri, non che di solito non li voglia sapere....
《Ok, comunque sono venuta solo per dirvi che sono già le 17:53, e che se per caso vi andrebbe di andare a fare la spesa visto che non c'è praticamente più nulla da mangiare》effettivamente, prima quando stavo cucinando con Eren mi sono accorto che c'era solo qualche pacchetto di pasta e altre cose inutilizzabili da sole.
《D'accordo quattrocchi, ora lasciaci preparare così anfiamo》non ho molta voglia di uscire,
ma so che se andasse lei a fare la spesa comprerebbe solo schifezze.

Una volta che Hanji è uscita dalla camera, mi avvicino al mio moccioso che ha ancora la faccia seppellita sotto al cuscino e gli lascio qualche bacio per poi scuoterlo delicatamente.
《Mhh, Levi sono stancoo》dice con la voce impastata dal sonno.
《Amore, devo andare a fare la spesa, mi accompagni?》chiedo, già non ho voglia di uscire, poi se devo andare anche da solo...
《Mh, ok》dice strofinandosi gli occhi, per poi alzarsi quasi subito dal letto.

Mi stampa un bacio sulle labbra e poi, prima di uscire dalla stanza dice:
《Mi vado a preparare, ci vediamo giù》dice per poi uscire dalla stanza sbadigliando.

Mi avvicino all'armadio e prendo un paio di jeans neri e una felpa di qualche taglia più grande bianca. Mi vesto velocemente, poi vado davanti allo specchio e inizio a  sistemare i capelli, un pò scompigliati dato che mi sono appena svegliato.

Scendo al piano di sotto, non trovando ancora Eren, vado un attimo in cucina e prendo un bicchiere d'acqua.
Dopo un paio di minuti anche Eren scende. Si avvicina a me, abbracciandomi da dietro, poggiando il suo mento sopra la mia testa, sottolineando così ancor di più la mia bassezza, anche se devo ammettere che in questo momento, non mi dispiace affatto essere stretto tra le braccia di questo moccioso.
《Allora, andiamo?》chiede lasciandomi un bacio tra i capelli, facendomi sorridere istintivamente.
《Si, però prima volevo sentire se ad Hanji serviva qualcosa in particolare》dico girandomi verso di lui vedendolo annuire.

Andiamo verso la camera di Hanji e senza bussare entro.
La trovo seduta sulla scrivania con il computer sulle gambe, intenta a digitare qualcosa.
Lei si accorge quasi immediatamente di noi e dice:
《Ragazzi, che ci fate qui?》dice scendendo dalla scrivania e poggiando il portatile sul letto.
《Volevamo sapere se ti servisse qualcosa in particolare dal supermercato》dice Eren in risposta sorridendole gentile.
《Mh, no niente in particolare, però mi raccomando Eren, prendete anche qualcosa di dolce, l'ultima volta che Levi è andato a fare la spesa è tornato a casa con delle buste piene di verdure e cose salutari》dice facendo una faccia schifata.
《D'accordo》dice Eren ridacchiando.
《Tzk, mocciosi》dico in disaplunto, squotendo la testa.

Usciamo di casa e tempo qualche minuto che arriviamo al supermercato più vicino, il quale dista solo qualche chilometro da casa nosta.

Parcheggio la macchina in uno dei tanti posti auto liberi, scendiamo e prendiamo un carrello, per poi entrare finalmente nel supermercato.

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