Capitolo XLIII

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Levi's pov

Sono già passati due giorni da quando ho chiamato mia madre e oggi dobbiamo andare a casa sua.

Ho già preparato tutte le mie cose, anche se sono fortemente convinto che sia la quattrocchi che il moccioso non abbiano fatto ancora nulla.

Tra un paio d'ore partiremo, il viaggio da qui a Blois sono all'incirca due ore e mezza di macchina, ma ne varrà la pena. Non vedo davvero l'ora di rivedere mia madre e quel pazzo di mio zio. Kenny è una persona davvero buona, può sembrare che sia un uomo completamente fuori di testa e con un controverso senso dell'umorismo, ma se si impara a conoscerlo davvero, si scopre essere un uomo che vuole molto bene a sua sorella e che le è sempre stato accanto. Io gli sono molto grato e gli voglio bene, mi ha trattato come se fossi suo figlio e non lo ringrazierò mai abbastanza per tutto quello che ha fatto.

Decido di andare da Eren per vedere a che punto sta con la preparazione della borsa.
Entro nella sua stanza senza bussare e ciò che mi ritrovo davanti è il caos più totale. A terra ci sono vestiti di ogni tipo sparsi per tutto il pavimento, il borsone sul letto quasi completamente vuoto e il moccioso stà vicino ad essa con in mano un maglioncino bordeaux.
《Eren, cos'è questo casino?》dico cercando di rimanere calmo. Non ho mai conosciuto nessuno in vita mia, in grado di fare tutto questo casino per fare una valigia, nemmeno Hanji, che ogni volta che deve preparare qualcosa fa sempre un gran casino.
《Stavo facendo la valigia》dice guardandosi attorno come se tutto ciò fosse normale.
《Mh, vuoi una mano?》chiedo vedendolo abbastanza perso e poi tra sole due ore dobbiamo partire e lui non ha fatto praticamente nulla.
《Si ti prego, non trovo più nulla》chissa perchè...
《Non mi stupirei troppo se fossi in te》dico facendogli notare il casino che ha fatto, cosa di cui non sembra essersene ancora reso conto.
《Amore, non so cosa portaree》
《Quei jeans neri là gií li devi assolutamente portare, ti fanno un culo a dir poco fantastico》dico lasciandogli una pacca sul sedere facendolo arrossire di colpo.

Dopo una dozzina di minuti, Eren, finisce di preparare il suo benedetto borsone e così iniziamo a sistemare la sua camera che è un vero e proprio disastro.

Il tempo passa e presto arriva il momento di uscire di casa. Dopo aver caricato il porta bagagli della macchina con i nostri bagagli, saliamo su di essa pronti per partire.

Eren's Pov

Il viaggio, nonostante fosse abbastanza lungo è passato molto velocemente. Mi è sempre piaciuto guardare il paesaggio fuori dal finestrino, è una cosa che mi rilassa, sembra che il tempo scorri più velocemente di quel che in realtà è e poi diciamo anche che con Hanji in macchina non ci si annoia mai.

Presto arriviamo davanti  ad una villetta con un bel giardino curato all'esterno. Una volta parcheggiato, ci avviciniamo alla porta di casa e suoniamo al campanello.
Subito ci apre una donna davvero bellissima, ha lunghi capelli corvini e gli occhi di ghiaccio proprio come quelli di Levi, la somiglianza con lui è molto evidente, sembrano quasi fratelli.
《Levi, finalmente siete arrivati!》dice la donna andando verso il figlio per stringerlo in un forte e bisognoso abbraccio. Levi sorride, sembra molto felice di poter riabbracciare finalmente la madre dopo tanto tempo.
Dopo qualche secondo, sciolgono l'abbraccio e la donna ci fa entarre in casa, dicendo subito:
《Entrate, vi preparo una tazza di tè》dice la donna sorridendo.

Andiamo in salotto e dopo qualche minuto rientra nella stanza la donna, con un piattino con all'interno dei biscotti, mentre accanto a lei c'è un uomo con in mano un vassoio con sopra delle tazze di tè.

Una volta tutti seduti, mia madre si presenta alla donna dai lunghi capelli corvini dicendo:
《Sono davvero molto felice di conoscerla, io sono Carla》dice mia madre sorridendo alla donna di fronte a lei.
《Piacere mio, io sono Kuchel, mentre lui è Kenny, mio fratello》dice anche lei sorridendo.
《Io mi chiamo Eren, Levi mi ha parlato molto di lei》dico. ricordo il sorriso che aveva sul volto quando mi parlava di lei, era così felice.
《Oh tesoro, dammi pure del tu e  anche io sono molto felice di conoscere gli amici di Levi》dice la donna sorridendo.
《A proposito, in realtà Eren non è un mio amico, è il mio ragazzo》dice Levi seduto accanto a me, accarezzandomi la coscia con la mano. Non mi aspettavo lo dicesse così, subito.
Rimaniamo in silenzio per qualche secondo poi Kuchel dice:
《Oh Levi, ma perchè non mi dici mai nulla!?》dice la donna incrociando le braccia al petto.
《Volevo presentartelo di persona》dice lui con un alzata di spalle.
《Sei sempre il solito, ma sono felice per voi》
《Già, finalmente hai trovato qualcuno dopo secoli nipote》dice invece suo zio ghignando.
《Tsk》

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