Il Mio Moccioso

Capitolo VI

Eren's pov

《N-NO, T...TI PRE..GO LAS.. SCIAMI !!》
《NON T...TOCCARMI!!》
《BASTA, TI PR...PREGO, NON..CE LA FA..CIO PIU!!》
Mi sveglio di colpo e mi rannicchio in un àngolo del letto. Le mie guance sono completamente bagnate dalle lacrine, non riesco a smettere di singhiozzare, così cerco di trattenerli coprendomi la bocca con il dorso della mia mano. Il respiro è irregolare ed affannato, ancora una volta sento su di me le mani di quel mostro che mi toccano, ormai, quasi ogni notte faccio sempre lo stesso incubo che mi riporta alla mente, cose che avrei tanto voluto dimenticare tanto tempo fa.

Il mio corpo è pervaso da brividi e non riesco proprio a smettere di piangere. All' improvviso sento la porta della mia camera spalancarsi, sbattendo così sul muro facendo un gran rumore. Non ho nemmeno la forza di alzare la testa per girarmi e vedere chi è.

Dopo qualche secondo di silenzio, sento una voce profonda, la voce di Levi che mi chiama, poi in un lampo me lo ritrovo accanto a me.
《EREN!!. Eren, calmati》dice con un tono così calmo e gentile che quasi mi stupisco a vederlo in questo modo, cerca di farmi tranquillizzare ma senza alcun successo.
Inizia ad avvicinarsi credo per potermi abbracciare, ma io lo respingo, non voglio che mi tocchi, non voglio rivivere il passato.
《NON MI TOCCARE!!》Dico spingendolo via, spostandolo solo di qualche centimetro.
《Eren, mi dici cosa è successo?》dice con un tono calmo e paziente, forse per non farmi agitare ancor di più.
《LUI M..I VUO...LE FARE D..DEL MALE!》Dico continuando a piangere e a tremare sempre più forte.
《Ascoltami Eren, qui nessuno ti farà mai del male》con questo tono così dolce quasi vorrei credergli, però non voglio che mi tocchi, non ora.
Avvicina la sua mano alla mia e con molta cautela prova a prendere la mia per stringerla con la sua. La sua pelle diafana è calda e morbida al tatto, questo contatto mi piace, mi trasmette forse anche un pò di forza, ma sopratutto non mi fa sentire solo.

Ancora con un pò di timore e titubanza glielo lascio fare. Piano, piano, dopo svariati minuti mi calmo e le lacrime cessano di scendere.
Levi mi sta ancora stringendo la mano, tenendo le nostre dita intrecciate, fino a quando non sentiamo bussare alla porta.
Non mi esce nemmeno un filo di voce, quindi faccio un gesto a Levi, facendogli capire di rispondere al posto mio.
《Avanti》dice Levi, con tono fermo e deciso.
La porta si apre rivelando le due donne sulla soglia della porta con un'espressione abbastanza preoccupata.
Mia madre fa passare lo sguardo da me a Levi, poi dopo qualche secondo dice:
《Cos'è successo?》 Dice mia madre con tono preoccupato, dirigendosi verso di me e Levi.
《Ha fatto un incubo》risponde lui.
《Ha preso la pilolla?》chiede mia madre triste, non vuole che prenda quella roba, ma serve.
《No Carla, Eren non mi ha parlato di nessuna pillola》dice Levi, girandosi a guardarmi.
《Vuoi dire che si è calmato senza prendere nessuna pillola?!》 Dice la donna stupita. Non sono mai riuscito a tranquillizzarmi senza, però questa volta con Levi...
《Si》 dice annuendo lentamente, mentre io appoggio istintivamente la testa sul petto di Levi.
《È la p..prima volta che succede》 dice lei incredula guardandomi e sorridendo leggermente.

Levi's pov.

《Come hai fatto Levi?》chiede Carla, ha un piccolo sorriso sul volto, anche se si vede che è triste per il figlio.
《Ho semplicemente provato a stargli vicino e a stringere la sua mano, poi ha iniziato a calmarsi》dico con un alzata di spalle, sono felice di essere stato d'aiuto a questo moccioso.

Solo ora mi rendo conto che le nostre mani sono ancora intrecciate assieme e che lui è ancora appoggiato al mio petto. Vedendo il moccioso così accoccolato al mio petto, quasi mi viene da sorridere, sopo qualche secondo sposto lo sguardo da lui alle due donne davanti a noi, le sorprendo a guardarci, Carla sta sorridendo in modo dolce, mentre Hanji ha un espressione perversa.

Anche il moccioso dopo un po' se ne accorge, infatti sposta la testa liberando così il mio petto.
Gira la testa di lato per non farmi vedere il rossore sul suo volto, che però noto quasi subito.
Le nostre mani però sono ancora intrecciate, infatti Hanji se ne accorge subito lanciandomi un'occhiata maliziosa per poi uscire dalla stanza seguita subito dopo da Carla, lasciandoci soli.