Capitolo IV

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Eren's pov.

《Bene, allora convincerò tua madre》 dice Hanji con tono convinto.

Dopo questa frase vedo mia madre entrare nel bar, mi fa un cenno con la testa come per chiedermi se abbiamo finito e se può avvicinarsi, le faccio cenno di si e lei si avvicina.
《Ciao tesoro, tu ed Hanji avete finito?》chiede sorridendo.
《Si mamma, però aspetta, prima di andare Hanji ti vuole parlare》dico senza spiegargli nulla.
《Ciao Signora Jeager, Eren mi ha raccontato la vostra situazione e le volevo proporrre di venire a vivere a casa mia per un pò di tempo》dice facendole un sorriso come per convincerla, incredibile sembra una bambina.
《Scusa Hanji, ma non posso proprio accettare, non saprei veramente come ripagarti》dice mia mamma ricambiando il sorriso.
《Non ti preoccupare, non mi devi ripagare di niente, lo faccio solo per potervi aiutare e poi ho delle stanze che non utilizzo, quindi c'è anche molto spazio in casa》
《Non saprei, saremo solo un disturbo per te》
《Signora Jeager, ne ho già parlato con Eren, non c'è nessun problema e poi se non vi volessi in casa mia non ve lo avrei chiesto》dice Hanji, facendole un sorriso dolce.
《Ok, ma appena troverò un lavoro ti ripagherò di tutto》dice mia mamma determinata come sempre.
《Ok》 dice Hanji giusto per accontentarla.

Usciamo dal bar e saliamo nella macchina di Hanji, dopo aver caricato le valigie nel portabagagli. È una macchina bianca, parecchio spaziosa e molto bella.

Dopo non so quanti minuti, trascorsi a guardare il paesaggio fuori dal finestrino della macchina fi Hanji, arriviamo davanti ad una casa che già da fuori sembra abbastanza grande. Ci avviciniamo alla porta e lei prova a cercare le chiavi di casa nella borsa. Dopo qualche secondo si gira verso di noi e dice:
《Ho dimenticato le chiavi a casa》dice senza alcuna preoccupazione.
《Quindi come entriamo?》 Chiedo per farle notare il problema a cui lei sembra non aver fatto minimamente caso.
《Bussiamo ovvio》 dice semplicemente con un alzata di spalle, bussando poi alla porta.
《Ma..》 inizio a dire, ma la porta si apre, rivelando un uomo sulla ventina, con corti capelli corvini modellati in un taglio militare e con alcune ciocche più lunghe che gli ricadono delicate sulla fronte, un viso con tratti duri e privo di espressione, le  labbra fini e rosate, il naso alla francese e due occhi argentei che racchiudono in essi due tempeste che scrutano me e mia madre incessantemente.

Io e mia madre ci giriamo verso Hanji, come per dire "chi è questo" avendo subito dopo la risposta alla nostra domanda:
《Signora Jeager, Eren, lui è Levi, il mio coinquilino. Levi, loro sono Eren e la Signora Jeager, verranno a vivere per un pò qui da noi》 dice Hanji tranquillamente, poi mia madre dice:
《Scusaci se siamo venuti qui senza preavviso, ma Hanji non ci aveva detto che c'era anche un altra persona che abbitava con lei》 dice mia madre con tono canzonatorio, girandosi poi verso di Hanji lanciandole un'occhiataccia.
《Non ve l'ho detto perchè sennò non sareste mai venuti》 dice con fare ovvio.
《Si, ma lo potevi prima avvisare per chiedergli almeno se era daccordo》dice mia madre con fare ovvio.
《Lui è d'accordissimo, vero Levi?》
《Si, certo》dice il ragazzo di fronte a noi. Ha una voce così roca e quegli occhi, mi fanno sentire in un modo stano, ma non so come.
《Bene, allora entrate!!》 dice Hanji urlando.

Entriamo in casa, ma appena entrati Hanji ci blocca facendoci togliere le scarpe all'entrata per poi sussurrarmi all'orecchio:
《Vedi, il nanetto è un maniaco della pulizia e dice che se non togliamo le scarpe all'ingresso la casa si riempirà di germi e batteri》 dice lei ridacchiando piano per non farsi sentire da Levi.

Una volta finito di toglierci le scarpe Hanji urla un:
《Allora com'è andata oggi nanetto??》Mi scappa un sorriso alla sua domanda. Effettivamente ora che lo guardo meglio è parecchio basso, credo addirittura di dieci centimetri meno di me, se non di più.
《Quante volte ti devo dire di non urlare quattrocchi? Comunque è andata meglio del solito e tu moccioso non ridere》dice il ragazzo con voce bassa,  facendomi sentire un brivido lungo la spina dorsale.
《Non sono un moccioso》dico mettendo un finto broncio.

《Ragazzi, vi faccio vedere la casa ok?》 Dice Hanji sprizzando gioia da tutti i pori.
《Va bene》diciamo in coro io e mia madre.

Iniziamo a visitare la casa, prima il piano inferiore dove c'era il soggiorno, la cucina e la stanza di Hanji, per poi passare al piano superiore dove ci indica il bagno, la camera di Levi e infine le nostre stanze, poi notando una porta in fondo al corridoio dico::
《Quella porta infondo al corridoio cos'è?》chiedo con curiosità.
《Oh giusto, che stupida, quello è lo sgabuzzino, dentro ci sono dei prodotti per le pulizie》

Una volta finito di fare il giro della casa, Hanji ci lascia nelle nostre camere in modo da poterci riposare un pò e sistemare le nostr cose.
Entro nella mia camera, devo dire che è molto bella e abbastanza spaziosa, ci sono delle pareti verdi chiare, un letto da una piazza e mezza e accanto ad esso un comodino con sopra un abatjour. Davanti al letto c'è un armadio abbastanza grande ed infine una scrivania all'angolo della stanza con accando una porta finestra che porta ad un balconcino che si affaccia sulla città.

Decido di sdraiarmi un pò sul letto fissando il mio sguardo sul soffitto bianco, dopo qualche minuto guardo l'ora, sono già le 19:20, il tempo è passato davvero in fretta così dopo una altro paio di minuti decido di uscire dalla mia camera per andare a bussare a quella di mia madre.

Busso alla porta ma non avendo risposta la apro, non trovandola, decido di scendere al piano di sotto, dove trovo Hanji e mia madre che parlano e ridono. Mi avvicino a loro sentendole discutere su cosa preparare per la cena. Poi si sente la voce di Levi, che dice:
《Signora Jeager, cucino io non si preoccupi, oh e per nessun motivo al mondo faccia avvicinare la quattrocchi ai fornelli se non vuole assistere ad una esplosione》dice Levi facendo mettere ad Hanji un finto broncio e ridacchiare mia madre.
《Non è vero!》 Dice lei facendo la finta offesa.
Levi poi si avvicina ad uno sportello tirando fuori una pentola completamente distrutta per poi dire:
《Ora come la metti??》dice ghignando, Dio è stupendo. Ma che cazzo sto pensando, è tutto il giorno che sto in giro sarò sicuramente stanco per pensare a una cosa del genere.
《Mi avevi detto che la avevi buttata!》
《No, io ho detto che l'avrei buttata non che l'ho buttata》 dice lui con un alzata di spalle.
《Levi, per favore, come ho già detto anche ad Hanji, chiamami semplicemente Carla.
Però almeno fatti dare una mano》 dice lei gentilmente.
《Si, certo Carla》dice il ragazzo annuendo.
《Bene, allora andiamo?》 Chiede lei sorridendo.
《Ok》 dice lui, cercando di ricambiare il sorriso, ma sul suo volto sembrava più una smorfia.

La cena prosegue abbastanza tranquillamente, con Hanji che parlava per tutto il tempo, quando eravamo solo io e mia madre non parlavamo mai così tanto durante i pasti, ma mi piace vederla così felice dopo tempo.

Presto si fa ora di andare a dormire, così salgo le scale andando al piano di sopra, entrando poi nella mia camera. Mi sdraio sul letto e chiudo gli occhi cercando di prendere sonno, dopo non so quanto tempo, finalmente, riesco ad addormentarmi.

Spazio autrice:

Scusate i capitoli sono veramente corti e non sono proprio sicura di come stia venendo. In tutti i casi spero che questo capitolo vi sia piaciuto.

scusate gli eventuali errori :)

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