Capitolo V

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Eren's pov

Mi sveglio all'improvviso con il cuore a mille, ormai non faccio altro che svegliarmi in questo modo, continuo a ripetere a me stesso che era solamente uno stupidissimo sogno e che non c'è nulla di reale, fino a quando dopo qualche minuto finalmente riesco a calmarmi almeno un pò.

Mi alzo dal letto e guardo l'ora segnata sulla sveglia, sono le 7:30, così decido di scendere per andare a fare colazione, arrivato al piano di sotto, vedo mia madre intenta a preparare qualcosa, mentre Hanji è vicino a lei e le fa compagnia, mi avvicino alle due donne e  le saluto  con un semplice buongiorno, dopodichè mi avvicino un po' di più a mia madre e le stampo un delicato bacio sulla guancia.
《Buongiorno》 dicono Hanji e mia madre in coro, facendomi entrambe un sorriso dolce che io ricambio subito.

Mi siedo a tavola aspettando la colazione e dopo qualche minuto arriva mia madre con una tazza di latte caldo in una mano e un piattino di biscotti al cioccolato nell'altra, nonostante faccia ancora abbastanza caldo, mi è sempre piaciuto fare colazione in questo modo.

Inizio a mangiarli con gusto, immergendo qualche biscotto nel latte, stando attento a non farli spappolare all'interno del bicchiere.
Poi sento una voce roca provenire dalle mie spalle dire un rauco "buongiorno", mi giro e vedo Levi che va verso i fornelli a prepararsi in assoluto silenzio una tazza di tè nero.

Qualche minuto dopo si siede a tavola, con una tazza di tè fumante in mano.
Si mette accanto a me, lasciandomi di tanto in tanto qualche occhiata, poi di punto in bianco dice:
《Tsk, moccoso》dice portandosi alle labbra la tazza piena di quel liquido caldo, senza metterci nemmeno mezzo cucchiaino di zucchero.
Io in risposta incrocio le braccia al petto con fare imbronciato e dico:
《Non sono un moccioso, ho 17 anni》ribatto io.
《Si, si, vai a giocare con le bambole moccioso》dice con fare provocatorio, per poi sentire delle risatine soffocate da parte delle due donne di fronte a me.
《Neanche mi difendete?!》 Dico protestando, rimango in silensio per qualche secondo, poi ricordando il soprannome che gli aveva affibiato Hanji dico:
《Nanetto》dico a bassa voce cercando di non farmi sentire, anche se dallo sguardo che mi sta rivolgendo in questo momento credo proprio che mi abbia sentito.
《Cos'hai detto?》chiede lui, facendo finta di non aver sentito bene, scrutandomi con quegli occhi, così grigi e profondi da ricordare un temporale.
《Niente, niente》dico cercando di essere il più credibile possibile, dopodichè mi alzo molto velocemente dalla sedia, cercando di scappare il più lontano possibile da Levi e da ciò che potrebbe farmi.

Entro in camera, notando la valigia buttata ancora in un lato della stanza decido che è arrivato il momento di sistemare i vestiti nell'armadio.
Prendo la valigia, e inizio a buttare tutti i vestiti e gli altri oggetti sul letto. Inizio a piegare ordinatamente i vari indumenti, per poi metterli apposto all'interno del grande armadio nella camera, dopo aver finito con i vestiti passo anche al resto degli oggetti mettendo molte cose aulla scrivania tra cui tutto il mio materiale da disegno.

Una volta finito, decido di andarmi a fare una doccia, così giusto per rilassarmi un pò. Busso alla porta del bagno per vedere se c'è qualcuno all'interno, non sentendo nessuna risposta, entro molto velocemente, per poi chiudermi la porta alle spalle. Attivo il getto dell' acqua e inizio a spogliarmi entrando poi nella doccia.

Inizio ad insaponare il mio corpo massaggiandolo molto lentamente e facendo dei movimenti circolari, una volta aver insaponaro bene tutto il mio corpo mi metto sotto il getto dell'acqua calda e inizio a togliere il sapone. Prendo lo shampoo per lavare i capelli, una volta applicato mi soffermo un pò per godermi l'odore così dolce della vaniglia che tanto adoro.

Una volta finito esco definitivamente dalla doccia, prendo l'asciugamano che avevo preparato precedentemente e me lo metto in vita.

Esco dal bagno senza guardarmi attorno con lo sguardo puntato a terra totalmente disconcentrato da ciò che mi succede attorno, cerco di richiure la porta velocemente, girandomi subito dopo per andare verso la mia camera ma 
sbatto contro qualcosa, o meglio qualcuno. C'è Levi che scruta ogni parte del mio corpo, giro la testa di lato per nascondere l'imbarazzo sul mio viso. Balbetto qualche scusa molto velocemente e senza aspettare risposta, corro verso la porta della mia camera.

Entro nella stanza sbattendomi la porta alle spalle, una volta essermi calmato mi tolgo l'asciugamano dalla vita e vado verso l'armadio per prendere qualche vestito, dopodichè mi sdraio sul letto e decido di riposarmi per un po.

Levi's pov

Sento qualcuno venirmi addosso, mi giro di scatto e mi ritrovo il moccioso quasi completamente nudo, se non per un inutilissimo asciugamano legato alla vita che lascia ben poco all'immaginazione.
Devo ammettere però, che per essere un moccioso ha un fisico davvero niente male: corporatura slanciata, spalle larghe, addomidali appena accennati e poi è alto, davvero molto alto per essere un moccioso. Balbetta qualcosa di completamente incomprensibile, ha il viso completamente rosso per l'imbarazzo è così cari- no aspetta un attimo, che cazzo sto pensando è solo un moccioso.

Mi allontano lentamente da lui ed entro nella mia camera. Decidendo di farmi un bagno per schiarirmi un pò le idee.

Entro nel bagno della mia camera, questa è l'unica ad avercelo e ovviamente l'ho presa io.
Inizio a togliermi la maglietta per poi passare ai pantaloni ed infine i boxer. Apro l'acqua e aspetto vhe la vasca si riempia. Dopo qualche minuto è finalmente pronta così entro immergendomi completamente nell'acqua calda.

Dopo non so quanti minuti esco, legandomi un asciugamano in vita. Subito dopo esco dal bagno e vado vicino l'armadio per potermi vestire. Metto dei boxer rigorosamente neri, una maglia con scollo a "V" anchessa nera e dei jeans ovviamente neri.

Esco dalla mia camera, scendo le scale e vado verso l'ingresso, metto le scarpe e prima di uscire dico:
《Sto andando a lavoro quattrocchi, ci vediamo stasera!!》dico alzando leggermente il tono di voce per farmi sentire dalla Quattrocchi.
《OK!!》dice lei ovviamente urlando.

Salgo in macchina e la metto in moto avviandomi così verso il bar in cui lavoro come cameriere.

Una volta arrivato, parcheggio la macchina ed entro nel bar. Questa settimana avendo la macchiana rotta, sono stato costretto a cambiare i miei turni in modo da poter prendere la macchina di Hanji. Vado nel retro del locale per mettermi la divisa, una volta finito di prepararmi vado verso il bancone e inizio così a servire le poche persone che ci sono e a prendere le ordinazioni ai tavoli.

Dopo aver passato gran parte della giornata a servire ai tavoli e preparare caffè, finalmente torno a casa per potermi rilassare un pò.

Apro la porta di casa con le chiavi ed entro, saluto molto velocemente per poi dirigermi verso la mia camera e sdraiarmi qualche minuto sul mio letto.

Prendo il telefono in mano per controllare l'ora, è già ora di cena, così scendo e vado in cucina, ma prima che possa fare qualsiasi cosa sento Carla dire:
《Levi, non ti preoccupare sarai stanco, hai lavorato tutto il giorno,
ti meriti un pò di riposo, ci penso io in cucina》 dice la donna, con il suo solito tono dolce e quel bellissimo sorriso.
《Va bene, grazie Carla》 dico cercando di essere il piu gentile e dolce possibile, anche se credo non mi sia riuscito un granché.

Vado verso il divano per riposarmi un pò come mi aveva suggerito Carla qualche minuto fa, trovando con mia solpresa il moccioso a guardare distrattamente la tv.

Mi avvicino e mi siedo accanto a lui, si gira osservando i miei movimenti per poi spostare lo sguardo ai miei occhi, ci guardiamo per qualche secondo facendo mischiare il colore delle nostre iridi.
Una vota ricambiato il suo sguardo tempo qualche secondo che gigira la testa per nascondere il suo rossore che ovviamente ho notato alla perfezione, chissà a che starà pensando questo moccioso.

Ad interrompere quel silenzio è Hanji, che entra nella stanza come un uragano urlando:
《È pronta la cena, a tavolaaa!!》
《Ok, ma non urlare, non siamo sordi quattrocchi》

Mangiamo molto silenziosamente e solo dopo aver finito salgo in camera e mi preparo per dormire. Mi sdraio sul letto, chiudo gli occhi e dopo pochi minuti mi addormento con ancora in testa due occhi color smeraldo.

Spazio autrice:

Mi scuso per questo capitolo che fa ancora più schifo di quelli precedenti, spero che vi sia piaciuto ugualmente.

Scusate gli eventuali errori :)

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