Capiitolo III

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Eren's pov.

Mi sveglio di soprassalto con una leggera tachicardia e con il respiro un pò affannato.
《Devo aver fatto un incubo》dico tra me e me, portandomi una mano sul petto sentendo il mio cuore battere fortissimo. 

Sposto lo sguardo sul mio comodino per vedere l'ora sulla sveglia, segna le 8:45, dopo un paio di minuti mi alzo dal letto sentendo dei rumori provenire dalla cucina. Esco dalla camera e trovo mia mamma intenta a preparare la colazione, mi avvicino a lei e dico:
《Buongiorno》la saluto facendole un piccolo sorriso.
《Buongiorno anche a te tesoro》dice girandosi verso di me. Ha gli occhi un pò rossi, segno che ha pianto e il suo sorriso non è quello di sempre sembra finto, tirato in qualche modo.

Finito di preparare la colazione, mangiamo e nel mentre chiedo:
《A che ora dobbiamo lasciare la casa oggi?》chiedo per regolarmi con il tempo dato che devo sistemare ancora qualcosa.
《Verso le 12:15》dice abbassando lo sguardo un pò triste.
《Daccordo, sarò pronto per quell'ora》dico annuendo, facendole un sorriso per confortarla.

Dopo aver finito di mangiare vado in bagno per farmi una doccia, entro nell'abitacolo e aziono il getto dell'acqua. Inizio a spogliarmi lentamente fino a rimanere completamente nudo, dopodichè entro nella doccia, buttandomi subito sotto l'acqua calda. Inizio ad insaponarmi con il bagnoschiuma e una volta finito con il corpo tolgo il sapone da esso ed infine prendo il mio amatissimo shampoo alla vaniglia ed inizio ad insaponare i capelli.

Dopo aver finito esco dalla doccia, mi lego un asciugamano in vita per poi andare verso la mia camera per vestirmi.

Entro in camera e riapro la valigia cercando di non fare troppo casino, prendo dei boxer neri, una maglia grigia ed infine dei jeans chiari strappati sulle ginocchia.

Guardo l'ora e noto che si sono fatte le 10:30, tra sole due ore dovremmo andare via da qui. Mi metto a sistemare le ultime cose rimasti per poi sdraiarmi per l'ultima volta sul letto con il telefono in mano.

Presto arriva l'ora di scendere, esco dalla mia camera con la valigia tra le mani, vado in camera di mia madre per vedere se ha finito di preparare le sue cose. Busso alla porta della sua camera e subito le sento dire in risposta un veloce "avanti", entro e vedo che sta chiudendo la valigia, una volta che ha finito, la porto all'entrata di casa mettendola vicino alla mia.

Io e mia madre alle 12:00 in pinto sentiamo bussare alla porta, sapendo che è il proprietario dell'appartamento venuto a riprendersi le chiavi, la apro. Mi ritrovo davanti un uomo sulla cinquantina, abbastanza robusto, pelato e vestito con un bel completo blu notte.

Senza dire niente lo faccio entrare, va di fronte a mia madre che inizia a parlare subito con l'uomo.
《Ecco le chiavi》 dice lei all'uomo.
《Grazie signora, mi dispiace che lei se ne debba andare da questa casa》dice l'uomo con un tono dispiaciuto palesemente finto.
《Gia, anche a me》 dice mia madre dandogli le chiavi con un sorriso tirato altrettanto finto.
L'uomo prende le chiavi dalle mani di mia madre ed esce di casa con noi dietro di lui.

Decidiamo di farci una passeggiata, infondo non abbiamo un posto dove andare, quindi non abbiamo poi così tanta scelta.
Ci fermiamo su una panchina li vicino, ci sediamo e mia madre mi chiede:
《Eren, oggi che giorno è?》
《Sabato, perchè?》chiedo dubbioso, non mi sembra che oggi avessimo degli impegni.
《Oggi hai l'appuntamento con la psicologa》ah, giusto forse un impegno ce l'avevo.
《Mamma, non ci andrò piu dalla psicologa, abbiamo bisogno di soldi》dico guardandola negli ochi per farle capire che non ne ho bisogno, anche se non è proprio del tutto vero.
《Eren, tu ci andrai, ne hai bisogno dopo quello che hai passato》dice lei seria.
《Mh, va bene》 dico velocemente, è del tutto inutile andare contro di lei.

Sono le 16:45, io e mia madre ci alziamo dalla panchina, andiamo verso il bar dove mi devo incontrare con la mia psicologa, Hanji e una volta arrivati davanti alla porta del bar saluto mia mamma che mi dice che andrà a fare un giro li attorno e che ritornerà più tardi.

Entro nel bar trovando Hanji seduta in uno dei tanti tavoli, mi avvicino, lei ancora non si è accorta di me, una volta arrivato davanti al suo tavolo mi siedo e dico:
《Ciao Hanji》dico poggiandogli una mano sulla spalla per farla spaventare giusto un pochino.
《AHH.... sei tu, cavolo non me lo aspettavo, mi hai fatto prendere un infarto》 dice mentre si porta una mano sul petto.
《Scusa》dico facendole un piccolo sorriso, di solito le uniche persone con cui parlo sono mia madre ed Hanji solo che quest'ultima diciamo che non sa nulla a proposito del mio passato.

Iniziamo a parlare del più e del meno, le racconto di quello che abbiamo dovuto passare oggi e del fatto che non avevamo più nemmeno un posto in cui andare.
《Oh, quanto mi dispiace tesoro》dice seriamente dispiaciuta e preoccupata.
《Non ti preoccupare Hanji, troveremo un modo》 dico per rassicurarla facendole un piccolo sorriso.
《Sapete dove andare?》chiese sperando in una risposta affermativa.
《No, penso che per ora staremo in strada, non abbiamo piu niente Hanji》 Rimane in silenzio per un pò pensando al da farsi, poi si alza puntandomi un dito contro e dice:
《Ho trovato!! Verrete a casa mia!!》dice alzandosi dalla sedia e gridando convinta, facendo girare così alcune persone nel bar verso di noi, lei non sembra farci molto caso e si risiede normalmente come se nulla fosse.
《No, non possiamo accettare Hanji, non abbiamo più neanche un soldo e non potremmo ripagarti subito》dico cercando di farle cambiare idea, anche se so che quando Hanji si mette qualcosa in testa, nessuno la fermerà mai.
《Non mi dovete nulla Eren, è solo un favore che un'amica fa ad un amico niente di più》 dice sorridendomi gentilmente.
《Mhh, non lo so dovresti parlarne con mia madre dopo》dico scaricando la decisione a lei.
《Bene, allora convincerò tua madre》dice lei con tono convinto.

Spazio autrice:

Scusate per il capitolo un pò corto, però gli altri giuro che saranno più lunghi.

In tutti i casi spero che questo capitolo vi sia piaciuto.

Scusate gli eventuali errori :)

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