Il Mio Moccioso

Capitolo LIII

Levi's pov

《Eren cazzo!! Alza immediatamente quel magnifico culo che ti ritrovi dal letto! È fottutamente tardi!》dico lanciando addosso al castano i vestiti della sera prima sparsi alla rinfusa per la stanza.
《Mhh, Altri cinque minutii》dice mettendo la testa sotto al cuscino infastidito dalla luce che entra dalla finestra che ho appena spalancato.
《Non c'è tempo Eren, alzati!》continuo io togliendogli la coperta di dosso per farlo alzare, rivelando il suo corpo ancora completamente nudo dalla sera prima.
《Sapevo che non avrei dovuto ascoltarti ieri》dico tirandolo per un braccio per farlo alzare ma fallendo miseramente.
《È colpa tua, mi hai sfondato il culo e poi non mi sembravi tanto contrariato ieri sera》dice  mettendosi finalmente seduto sul letto coprendo con il lenzuolo il suo membro. Si passa una mano fra i capelli, sbadigliando.
《Come potevo essere contrariato se il mio ragazzo mi si è messo a cavalcioni sul bacino e ha iniziato a stusciare il suo culo sul mio inguine! Cazzo Eren, non sono di pietra...》dico guardandolo dritto negli occhi, facendolo arrossire.

Dopo qualche secondo si alza dal letto avvolgendo il suo corpo nelle lenzuola per evitare di farsi vedere ancora nudo. Una volta essersi messo la roba che portava la notte scorsa esce velocemente dalla mia camera per potersi cambiare nella sua.

Mi avvicino all'armadio prendendo velocemente un cambio di vestiti, per poi metterli subito dopo.
Rifaccio il letto completamente sfatto, dopodichè esco dalla mia camera, scendendo al piano di sotto trovando stranamente Eren già pronto.
《Buongiorno》dico entrando in cucina vedendo le due donne e il mio ragazzo seduti a tavola a fare colazione.
Loro ricambiano sorridendo il mio saluto, dopodichè prima di sedermi anche io a tavola di fronte a Eren, mi avvicino a lui stampandogli un piccolo bacio sulla guancia vedendolo sorridere.

Guardando l'ora e noto che si è fatto abbastanza tardi, così guardando Eren dico:
《Piccolo, dobbiamo andare che è tardi. Finisci di fare colazione in macchina ok?》dico vedendolo annuire. Ci alziamo dalla sedia e prima di uscire della stanza il castano dice:
《Ci vediamo dopo》saluta Eren entrambe le donne con un gesto della mano per poi correre entrambi verso l'uscita.

Saliamo in macchina, nel mentre Eren continua a mangiare il suo toast rimanendo in silenzio.
Una volta arrivati, mi giro verso di lui e dico:
《Ti amo, passa una buona giornata piccolo》dico baciandolo a stampo sulle labbra.
《Anche io, passa una buona giornata Levii》dice uscendo dalla macchina quasi inciampando per poi vederlo correre verso l'entrata ormai deserta.

Eren's pov

Merda, sono fottutamente in ritardo, spero solo che mi facciano entrare in classe a quest'ora...
Devo ammettere però che ieri sera sono stato io a provocare Levi, lui mi ha solo assecondato, certo, non che mi sia pentito di aver fatto l'amore con il corvino in quel modo così rude e passionale, però se solo avessi saputo che la mattina seguente non sarei riuscito ad alzarmi dal letto, forse non lo avrei pregato di andare sempre più forte...

Busso alla porta della mia aula con il fiato corto per la corsa appena fatta, sentendo dire un "avanti" in risposta.
Entro nella stanza portando poi il mio sguardo alla professoressa per avere il permesso di entrare e sedermi al mio posto.
《Jeager, sono le 8:25, un ritardo di venticinque minuti incredibile》dice la donna arrabbiata guardandomi negli occhi.
《Mi scusi, ho avuto un problema》dico fingendomi dispiaciuto. Chissà se mi avrebbe sbattuto fuori dalla classe se gli avessi detto che la scorsa notte il mio ragazzo mi ha scopato così forte da non farmi svegliare presto questa mattina...
《Va bene Jeager, ora siediti che devo interrogare in fisica. Tu hai già il voto orale?》chiede lei continuando a guardarmi mentre vado verso il mio banco sedendomi vicino ad Armin, il quale mi guarda cercando di capire se ho studiato o meno.
《No》dico semplicemente.
《Per oggi sei pronto?》come se avessi scelta. Se ora dicessi un "no" mi metterebbe immediatamente un due, tanto vale andare alla lavagna e cercare di inventarmi qualcosa.
Alla sua domanda annuisco solamente per poi sentirle dire:
《Bene, allora vieni che ti interrogo》dice lei sorridente, oggi sembra di buon umore...
《Inizia con un argomento a piacere》Dio grazie, forse riuscirò a prendere la sufficienza.
《Il moto dei proiettili?》chiedo pregando tutti i sati che gli vada bene come argomento, vedendola annuire inizio a parlare.