Eren's pov
Mi sveglio, con l'assordante trillo della sveglia che mi spacca i timpani, come ormai non succedeva da un pò.
Levi è qui, vicino a me che mi sta guardando dritto negli occhi, facendo mischiare così il colore delle nostre iridi, creando una sfumatura bellissima, mai vista prima. Mi avvicino un pò di più a lui, che subito mi scompiglia i capelli e mi lascia un piccolo bacio all'angolo della bocca, facendomi sorridere subito dopo.
Restiamo li, sdraiati su quel letto per attimi che sembrano infiniti, a bearci l'uno del calore dell'altro, fino a quando non siamo costretti ad alzarci.Questo pomeriggio devo andare a scuola dal preside per poter parlare dell'accaduto. A dire il vero sono un pò nervoso, non so bene per quale motivo, ma è così, forse ho semplicemente paura che qualcosa possa andare storto.
Dopo qualche ultimo bacio, mi alzo dal letto e vado nella mia stanza. Mi avvicino all'armadio ed inizio a scegliere cosa indossare. Dopo pochi minuti sono finalmente pronto, mi avvicino allo specchio appeso in camera mia e cerco di sistemarmi nel miglior modo portibile i capelli che come ogni mattina sono un completo disastro.
Esco dalla mia stanza, scendo velocemente le scale stando attento a non inciampare ed entro in cucina, dove trovo già Hanji e mia madre sedute a tavola a fare colazione tranquillamente.
Le saluto entrambe con un bacio sulla guancia e mi siedo a tavola. Pochi minuti dopo scende anche Levi, che subito si avvicina a me e mi stampa un bacio sulle labbra non curandosi della presenza delle due donne nella stanza.
Io mi sento subito avvampare, ancora non sono abbituato all'idea di poter baciare Levi liberamente in giro per casa senza la paura che qualcuno possa scoprirci, ma sono felice, felice di essere libero con la persona che amo, felice di essere me stesso davanti alla mia famiglia.
Dopo avermi baciato si siede vicino a me prendendo qualche sorso di tè dalla tazza davanti a lui e ogni tanto ci scambiamo qualche occhiatina rimanendo però in silenzio.Una volta finito di fare colazione Levi mi guarda e dice:
《Piccolo, io ora devo andare a lavoro, ci vediamo oggi ok?》io annuisco e poi mi bacia, bacio che ovviamente ricambio, poi se ne va uscendo di casa.Vado in camera mia e inizio a girare per la stanza senza sapere bene cosa fare. Mi sto annoiando da morire, non so che fare, in questo momento vorrei solo stare sdraiato sul letto con Levi mentre mi lascia qualche bacio e mi sussurra dolci parole all'orecchio.
Mi butto a peso morto sul letto, di schiena e mi passo una mano tra i capelli completamente disastrati, ormai ci ho perso completamente le speranze, è una cosa letteralmente impossibile far stare per più di cinque minuti in ordine i miei capelli.
Rimango in silenzio a guardare il soffitto, pensando a cosa stia facendo Levi in questo momento, fino a quando il mio sguardo non cade su un piccolo libricino sulla mia scrivania che ormai è parecchio tempo che non apro più.
Mi alzo immediatamente dal letto con un balzo per poi sedermi sulla sedia e prendere in mano il mio amatissimo e fidatissimo skechbook che mi ha accompagnato durante gli anni.Immediatamente lo apro e inizio a scorrere le pagine ricordando con piacere le svariate emozioni che ho provato mentre disegnavo, fino ad arrivare all'ultima pagina dove avevo raffigurato il boschetto. Ripenso a quel giorno e a come la relazione tra me e Levi sia cambiata in così poco tempo. Istintivamente sorrido, e penso che quel posto rimarrà sempre nel mio cuore, mi piacerebbe ritornarci un giorno, ho amato quel posto dal primo momento in cui l'ho visto. Così diverso dalla città, senza nessun tipo di palazzo, niente auto che inquinano, senza alcun tipo di rumore tranne che per il vento che accarezza incessante le foglie degli alberi. Quel giorno eravamo solo io e Levi in mezzo alla natura.
Giro pagina, intento a voler disegnare un altro ricordo da poter imprimere nella mia mente per sempre. Prendo una matita e una gomma dal mio astuccio e inizio a disegnare, in questo momento non voglio pensare a niente, voglio solo ricordare i bei momenti passati.
Dopo circa una ventina di minuti il disegno a matita è ormai terminato ed è arrivato il momento di passare alla colorazione.
Solo ora mi rendo conto di aver appena raffigurato il volto di Levi e per la seconda volta in pochi minuti sorrido di nuovo pensando a lui.
Prendo una scatola di acquerelli da un cassetto della scrivania ed inizio a colorare iniziando dalla sua pelle nivea, per poi passare agli occhi di quel grigio così chiaro da farti battere il cuore all'impazzata, ma così belli come il sole dopo un temporale.
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Il Mio Moccioso
Fanfic🚫BoyXBoy🚫 Ereri/Riren Se non vi piace il genere siete pregati di non leggere. Eren Jeager è un ragazzo davvero molto dolce e sensibile. Un ragazzo che fin da quando era piccolo ha dovuto affrontare davvero tante situazioni difficili, ma fortuna...