Capitolo XXV

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Eren's pov

Mi sveglio di soprassalto, tremante nel letto, svegliando anche Levi per il troppo rumore.
Il mio volto è completamente bagnato di lacrime, ho fatto un incubo, era solo un incubo, era soltanto un altro fottutissimo incubo, mi ripeto nella mente.
Levi inizialmente sembra disorientato, è anche giusto dato che si è svegliato un secondo fa. Si mette a sedere sul letto per poi stringermi in un caldo abbraccio, dicendo:
《Piccolo, tranquillo era solo un incubo》dice tenendomi stretto al suo petto, sento ancora un pò di dolore su tutto il corpo, ma sicuramente meno di ieri.
Rimaniamo per qualche minuto in questa posizione, stretto tra le forti braccia di Levi, stando vicino a lui in poco tempo riesco a calmarmi e tranquillizzatmi. Ci stacchiamo dall'abbraccio risdraiandoci l'uno accanto all'altro, controllo l'ora sulla sveglia che segna le 04:37, direi che è ancora parecchio presto per alzarci, così decidiamo di provare a riaddormentarci.

Non riesco proprio a dormire, non solo per l'incubo appena fatto, ma anche perchè non riesco a pensare ad altro se non che tra poche ore mi dovrò svegliare per andare a scuola.
《Piccolo, vieni qui》dice Levi facendomi segno di avvicinarmi a lui e poggiare la testa sul suo petto, cosa che faccio immediatamente, inizzia ad accarezzarmi i capelli facendomi rilassare sotto al suo tocco, solo lui riesce a calmarmi in un momento come questo.

Tengo la testa poggiata sul suo petto, in questo momento mi sta abbracciando trasmettendomi così molto calore, è una sensazione così bella, tanto bella da farmi riaddormentare un istante dopo.

Levi's pov

Mi sveglio di soprassalto sentendo rumore accanto a me, inizialmente mi sento un po disorientato, non capisco immediatamente cosa sia successo, ma poi vedo il moccioso accanto a me che sta piangendo a dirotto. Mi avvicino a lui e lo abbraccio tenendolo stretto sul mio petto, guardo fuori dalla finestra, notando che è ancora buio e quindi ancora troppo presto per svegliarsi.
《Piccolo, tranquillo era solo un incubo》dico cercando di rassicurarlo tenendolo stretto ancora a me, dopo qualche minuto fortunatamente riesce a calmarsi. Ci stacchiamo dall'abbraccio mettendoci di nuovo sdraiati l'uno accanto all'altro.

Noto che è ancora parecchio agitato nonostante abbia smesso di piangere, infondo ha appena avuto un incubo, penso che sia del tutto normale che sia ancora un pò scosso.
《Piccolo, vieni qui》gli faccio segno di avvicinarsi verso di me e di poggiare la testa sul mio petto mentre io con un braccio gli cingo la vita facendolo rilassare sotto al mio tocco e addormentare subito dopo.

La sveglia suona, sono stato sveglio tutto il tempo accanto al mio moccioso.
Vedo Eren agitarsi accanto a me e girarsi dall'altro lato coprendosi la testa con il cuscino, cercando di attutire il suono della sveglia. Spengo la sveglia per poi avvicinarmi al moccioso accanto a me e togliergli il cuscino dalla faccia poi dico:
《Piccolo, è ora di svegliarsi》dico lasciandogli un piccolo bacio sotto l'orecchio.
《Mh Levi...》dice lamentandosi con la voce impastata dal sonno per poi venire vicino a me e abbracciarmi dolcemente, sembra proprio un cucciolo è troppo carino.
《Eren, farai di nuovo tardi a scuola se continui così》lo vedo mettersi a sedere per poi dire:
《Uffa che palle》si vede che non ha alcuna voglia di andare a scuola, ma deve, ha già fatto troppe assenze e stiamo solo a inizio novembre.

Dopo qualche minuto finalmente si alza dal letto, per poi andare in camera sua dopo avermi dato un dolce bacio a stampo sulle labbra.

Vado in bagno e mi faccio una doccia veloce, per poi andare verso l'armadio e prendere dei vestiti puliti tra cui: un paio di boxer color pece, una felpa nera e un paio di jeans anch'essi neri.

Mi vesto velocemente per poi scendere al piano di sotto e andare in cucina.

Eren's Pov

Ho un' ansia assurda al solo pensiero di andare a scuola, non mi era mai capitato niente del genere in vita mia, ero abituato a restare da solo senza essere calcolato da nessuno e invece ora ho un' intera scuola a prendermi per il culo apparte ovviamente i miei amici.

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