Capitolo XXIV

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Eren's pov

Gli do un piccolo bacio sulla guancia per non destare sospetti per poi scendere assieme a Levi al piano inferiore.

Scendiamo le scale e come mi aspettavo, troviamo le due donne sedute sul divano a conversare animatamente, ci avviciniamo a loro e quando mia mamma mi vede, dice:
《Eren, come mai sei sceso così tardi?》chiede alzando un sopracciglio e incrociando le braccia con uno sguardo indagatore.
《Io, ecco, mi sono addormentato》dico distogliendo lo sguardo.
《Mh, ok》dice semplicemente mia madre, cambiando la sua espressione in una un pò più dolce.

Rimaniamo qualche secondo tutti in silenzio senza dire nemmeno una parola, anche qui sento tutti gli sguardi puntati addosso, non so perchè, forse è solo la mia fantasia, oppure la dura e triste realtà.
Poi Levi spezzando quel silenzio dice: 
《Moccioso, che ne dici di aiutarmi a cucinare qualcosa?》dice Levi guardandomi negli occhi, menomale che mi ha salvato da questa situazione lui, altrimenti non so se sarei riuscito a restare in questa stanza con gli occhi di Hanji e mia madre puntati addosso.
《Mhm, ok》dico affiancando immediatamente Levi, ringraziandolo mentalmente.
《Levi, se vuoi ti aiuto pure io a cucinare》dice mia madre guardando Levi con un bel sorriso sul volto.
《Non ti preoccupare Carla, ci penseremo io ed Eren》dice Levi scuotendo la testa e facendo un piccolissimo sorriso come per ringraziarla.
《Ok ragazzi》dice semplicemente ritornando a chiacchierare con Hanji.

Entriamo in cucina chiudendoci la porta alle spalle, io inizio immediatamente ad apparecchiare la tavola, mentre Levi prende qualche pentola dalla credenza per poter iniziare a preparare qualcosa da mangiare.

Una volta finito di apparecchiare mi avvicino a Levi che sta cucinando, mi metto dietro di lui e lo abbraccio facendo aderire perfettamente il mio petto alla sua schiena per poi lasciargli un piccolo bacio sul collo.
Levi si gira verso di me, i nostri volti ormai sono a pochi millimetri di distanza, chiudo gli occhi e lui in risposta mi lascia un piccolo e dolce bacio sulle labbra che poi io approfondisco facendolo diventare un bacio decisamente poco casto.

Rimaniamo in questa posizione per un pò a baciarci, fino a quando Levi non dice:
《Piccolo, mi potresti fare un piccolo favore》lo guardo interrogativo e gli faccio segno di continuare.
《È finito il sale, potresti prenderne dell'altro nello scaffale li in alto》dice indicando lo scaffale poco distante da noi, inizialmente non capisco il perchè di questa richiesta, ma dopo averci riflettuto qualche secondo, mi rendo conto che Levi anche volendo non ci sarebbe arrivato, se non utilizzando una sedia o qualcosa del genere.
In questo momento non posso far altro se non sorridere a tale pensiero, poi rispondo a Levi dicendo:
《Certo nanetto》dico ridacchiando, in risposta mi lancia un occhiataccia e dice:
《Ripetilo se hai le palle》dice sibilando.
《Nanetto!》dico più forte, so gia che non finirà bene ma è una cosa più forte di me, quando qualcuno mi sfida non posso tirarmi in dietro, anche se so che è una battaglia persa già in principio.

Si avvicina a me lentamente, ora mette quasi paura, mesà che ho fatto una cazzata.
《L..levi》dico balbettando.
Continua ad avvicinarsi con occhi freddi e le sopracciglia aggrottate, mi sto seriamente pentendo.
《L...levi, p..perchè ti s..stai av...avvicinando così t..tanto?》chiedo con una risatina nervosa, notando che ormai è a pochi passi da me.
《Corri》 dice a denti stretti, quasi non riesco a sentire per quanto lo ha detto piano.
《C...cosa?》chiedo per essere sicuro.
《CORRI!!》dice più forte, inizio a correre intorno al tavolo con Levi che mi rincorre, questa volta sento che morirò.

Continuo a correre Levi è basso, ma corre molto velocemente, credevo che fosse molto più lento di così e invece mi ritrovo a far fatica a seminarlo.
Continuo a correre fino a quando non mi distraggo per guardare in dietro e inciampo sulla gamba di una sedia, cado a terra e Levi non perde tempo saltandomi a dosso, mettendosi seduto su di me, bloccandomi le braccia sopra la testa e iniziando a farmi il solletico.
《L..levi, n..hahabhaha no t..ti pr...hahahhahaha pre...go hhahahah》cerco di dire fallendo miseramente, però almeno sono stato fortunato, non mi ha ucciso, per ora.
《Chiedi scusa》dice ghignando.
《O..ok hahaha s..scusa》dico arrendendomi immediatamente, di solito non mi arrendo molto facilmente ma con il solletico non resisto per più di due secondi.
《Non basta moccioso, convincimi》che stronzo.
《T..ti pr..ego hahahah s..scusami hahaha non t..ti c..chiamerò hahaha m..mai più na...netto》smette di farmi il solletico, ma poi dice:
《Ok mi hai convinto a smettere di farti il solletico, ma ora ne pagherai le conseguenze per avermi chiamato in quel modo》dice avvicinando il suo viso al mio sempre di più, cosa avrà in mente questa volta?

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