Capitolo 6

2.4K 77 45
                                    

Draco

15 novembre 1997

Quando entrai in classe presi velocemente posto ma lei ancora non c'era.
Era sempre puntuale, precisa e organizzata, il fatto che lei ancora non fosse accanto a me mi fece sentire perso. Ed era strano, perché sentivo un'agitazione nel petto e lo stomaco in subbuglio. Poi la vidi entrare e mi rilassai notevolmente.
Corrugai la fronte quando sorpassò il nostro banco, sedendosi in fondo. Blaise prese posto accanto a lei e avrei voluto prenderlo a pugni.
Sapevo quale fosse il suo intento.
Doveva stare lontano da lei.
Mi alzai e mi diressi verso il banco in cui erano seduti. «Alzati, Zabini.» Parlai con voce seria.
Blaise mi guardò stupito mentre Selene alzava la testa dalla pergamena che stava leggendo.
«Hai capito quello che ho detto?» Lo incalzai.
«Cazzo, Draco.» Sbottò Blaise, alzandosi e sbattendo i pugni sul banco.
Mi avvicinai, mettendo le mani nelle tasche del completo, con totale disinvoltura. «Zabini, non rompermi il cazzo. Ti ho detto che devi sederti altrove.»
Blaise deglutì e guardò lei, ancora seduta con compostezza, ma con un volto designato dallo sconforto. Mi girai a guardarla, bella più che mai.
I suoi lineamenti erano delicati, la pelle chiara e limpida e i capelli legati con qualche ciocca fuori posto. Aveva una luce diversa, sembrava più matura, più raggiante.
Distolse lo sguardo quando incontrò il mio e ripensai alla sera precedente, la sera in cui la feci diventare mia, la sera in cui lei si prese il mio cuore.

Blaise prese le sue cose e cambiò posto mentre io mi sedevo accanto a lei.
«Mi stai evitando, di nuovo.» Brontolai.
Lo aveva fatto, mi aveva evitato e non riuscivo a sopportare il fatto di non poterla vedere o toccare.
Cercava di non incrociare il mio sguardo.
«Non è il momento, Malfoy.» La sua voce era impassibile.
Mi era mancata.
«Siamo ritornati a "Malfoy"?» Chiesi, sarcastico. In realtà quel distacco mi aveva fatto male «Fantastico.» Borbottai, massaggiandomi le tempie.
Lei si girò a guardarmi.
Era bellissima, cazzo. Non disse nulla, si girò di nuovo e iniziò a prendere appunti della lezione.
Il modo in cui si sistemava i capelli dietro l'orecchio mi faceva impazzire. Mi avvicinai al suo orecchio. «Ti avevo detto di stare lontana da Blaise.» Sussurrai, procurandole dei brividi.
Sapere che le facevo ancora quell'effetto mi tranquillizzò.
Si girò di nuovo, lasciando che la penna cadesse sul banco. «E io ti avevo detto di stare lontano da me.» Sussurrò, di rimando.
Sorrisi, massaggiandomi il mento.
Avrei voluto dirle che non ci riuscivo, non riuscivo a stare lontano da lei.

———————————————

Selene

A fine lezione, mi precipitai fuori senza rivolgere una minima parola a Draco.
Bene, pensai, questo sarà il nostro rapporto d'ora in poi.
«Ehi, Selene.» La voce di Blaise mi fece innervosire, non per un motivo in particolare. Volevo stare da sola, ma lui sembrava sbucare nei momenti meno opportuni.
Mi girai, cercando di sorridergli.
«Volevo parlarti di una cosa.» Farfugliò.
Mi limitai ad annuire. Andammo in cortile, era ancora vuoto ed eravamo gli unici presenti.
L'acqua della fontana era l'unico rumore percettibile.
«Blaise, è successo qualcosa?» Chiesi subito. Blaise era taciturno e continuava a contorcersi le mani come se fossero di terracotta.
Spostò lo sguardo verso il basso, cercando di non incrociare il mio. «È che..» Si schiarì la voce. Lo vidi gonfiare il petto, riempiendo i polmoni d'aria. «Ti amo, Selene.» Alzò lo sguardo mentre io sgranavo gli occhi. «Penso di non aver capito bene.» Balbettai. Avevo sperato si trattasse solo di un brutto sogno.
Quelle parole venivano ripetute incessantemente nella mia testa.
Blaise era calmo, aspettava soltanto una mia reazione, una frase, un gesto, qualsiasi cosa.
Ma ero come pietrificata.
Avrei preferito sentir pronunciare quelle parole da un'altra persona, non potevo nasconderlo.
«Blaise ascolta, sei un ragazzo fantastico ma io...»
Mi interruppe facendo un cenno con la mano. Probabilmente non aveva voglia di sentire un rifiuto. Non era come se lo stessi davvero rifiutando, semplicemente... non era lui.
«Non importa, volevo solo lo sapessi.» Disse, impastando le parole.
Gli mostrai un sorriso rincuorante, perché non mi veniva nient'altro da dire.
«Non ti sto respingendo, ho bisogno solo di pensarci.» Dissi, cercando di non fargli pesare quelle parole tanto dure.
Blaise annuì e mi accarezzò il braccio.
«Prenditi il tempo che ti serve, ti aspetto.» Disse, poi andò via, lasciandomi sola con mille pensieri per la testa e un cuore pesante come un macigno. La testa mi faceva male, avevo bisogno di chiudermi in stanza e pensare a tutto quello che era successo negli ultimi giorni, perché ci stavo tanto tempo a metabolizzare le cose quanto ad accettarle.

Il coraggio di amarti || Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora