Capitolo 8

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Selene

Quando mi staccai dal bacio sentii subito la mancanza delle sue labbra sulle mie.
Era droga allo stato puro.
Mi sedetti sul suo letto. «Sai, penso che potrei abituarmi a questo letto.» Lo guardai sorridendo.
Lui venne verso di me, si abbassò all'altezza del mio viso dandomi un bacio sull'angolo della bocca. «Spogliati, piccola.» Mormorò.
Quelle parole mi lasciarono senza fiato.
Era così dannatamente sexy. Con lui non mi sentivo in imbarazzo, credevo addirittura di essere bella. Iniziai ad apprezzare il mio corpo, il mio modo di essere bella, il mio modo di essere sexy. Draco credeva fossi sexy? Speravo lo credesse?
Si, lo speravo davvero tanto.
Speravo lui potesse vedere in me tutto ciò che cercava in una ragazza.    Mi alzai dal letto, togliendomi la cravatta e iniziando e sbottonare la camicia mentre lui si sedeva comodamente su una poltrona in pelle nera.
Tolsi la camicia, poi la gonna e successivamente sfilai le calze che coprivano le mie gambe formose, rimanendo con solo l'intimo addosso.
Draco mi squadrò dalla testa ai piedi, osservando ogni mia curva, come se dovesse memorizzare il mio corpo per dipingerlo su tela.
Si alzò e mi sfiorò le spalle, poi le clavicole e continuò afferrandomi delicatamente il collo.
Gli anelli erano gelidi e rabbrividii sotto il suo tocco. Mi buttò sul letto e scossi la testa sorridendo.
Fece roteare la lingua sorridendo amaramente.
«Draco... siediti.» Parlai con la voce più sensuale che riuscissi a fare.
Fece come avevo chiesto, si sedette sul letto e io mi misi a cavalcioni su di lui. Iniziai a baciargli il collo e mugolò il mio nome.
Gli sbottonai la camicia e la gettai a terra.
Slacciai la cintura e mi aiutò ad abbassare i pantaloni del completo nero.
Mi tolse il reggiseno e fece un sospiro mentre spostavo le mutandine.
Abbassai i suoi boxer e presi il suo membro in mano. Nonostante io non avessi mai fatto una cosa del genere, mi sentivo potente ed esperta. Posizionai il membro verso la mia entrata e mi sedetti su di esso molto lentamente.
Draco spalancò la bocca e portò la testa all'indietro. «Cazzo.»
Lo cavalcavo lentamente mentre il mio corpo veniva invaso da una caloria straordinariamente eccitante. Mugolò di nuovo il mio nome.
«Fermati.» Parlò con voce roca e io mi ritrovai ad obbedire, come se il mio corpo fosse soggetto ai suoi ordini.
Mi prese per i fianchi e mi buttò sul letto.
Si posizionò su di me e mi sussurrò all'orecchio: «Ti ho fatto male la prima volta?» Rimasi stupita da tale domanda.
Ma ti sembra il momento?
Annuii silenziosamente. Era la verità: all'inizio il bruciore era davvero fastidioso e ammetto che mi aspettavo qualcosa di totalmente diverso.
«Mi dispiace.» Mormorò.
Ma che gli prendeva? Perché proprio in quel momento così intimo?
Gli accarezzai una guancia, la sua pelle era come seta sotto il mio tocco delicato e fragile. «Oggi voglio farti solo bene.» Disse, portando le mie gambe dietro la sua schiena. Poi mi distese le braccia sulla testa e intrecciò le sue dita alle mie.
Entrò con una spinta decisa e gemetti rumorosamente.
Inarcai la schiena mentre ansimavo il suo nome. «Sono l'unico, non è così?»
Ansimai aprendo la bocca mentre le spinte diventavano più frequenti.
«Dillo, piccola.»
Gemetti e mi aggrappai alla sua schiena. «Sei l'unico, Draco.» Le gambe iniziarono a tremare e portai la testa all'indietro.
«Ci sono quasi, Draco.» Sentii il suo corpo irrigidirsi mentre mi stringeva la mano. «Vieni per me, piccola.» Mi baciò il collo e sussultai mentre passava la lingua sulla mia pelle.
Ero esausta ma non ne avevo mai abbastanza.
Il mio corpo si irrigidì e spalancai la bocca.
Sentii il membro di Draco pulsare mentre ansimava il mio nome e appoggiava la testa sulla mia spalla.
«Sei magnifica.» Boccheggiò.
Sorrisi e gli accarezzai i capelli.
I nostri respiri erano irregolari, il petto si abbassava e si alzava velocemente.
Draco era ancora su di me, il calore del suo corpo mi riempì il cuore di gioia. Si distese accanto a me, accarezzandomi il ventre.
Il suo tocco era delicato, fragile, elegante.
Lo guardavo mentre era perso tra i suoi pensieri.
Sarei voluta entrare nella sua testa per capire cosa pensasse e cosa provasse. Ma mi sarebbe piaciuto ciò che avrei scoperto?
«Devo dirti una cosa.»  Parlò con voce bassa, il mio cuore perse un battito e mi si formò un nodo in gola. Mi faceva provare delle sensazioni strane. Estremamente belle, a volte.
E altre volte, estremamente brutte.
«Che succede?» Mi misi su un fianco, reggendomi la testa con una mano.
«Tra poco c'è il ballo e mi chiedevo se...» Si fermò, schiarendosi la voce.
Alzai le sopracciglia.
Mi stava davvero chiedendo di andare al ballo con lui?
Mi diedi un pizzicotto, cercando di capire se stessi sognando.
Non sto sognando.
È tutto vero.
Draco me lo sta per chiedere, sta per chiedermi di andare al ballo con lui.
In realtà non ci speravo troppo, anzi, non ci speravo proprio. Ma sapere che era pronto a fare un altro piccolo passo mi rendeva felice. «Insomma, vorresti accompagnarmi?» Balbettò, impacciato.
Draco impacciato?
Non l'avevo mai visto impacciato.
Sorrisi, presi il suo viso fra le mani e lo baciai.
Ero la ragazza più felice di tutto l'universo ed era merito suo, solo ed esclusivamente suo.
«È un si?» Chiese, come se volesse davvero una risposta a quella domanda tanto stupida. Certo che era un si, avrei mai potuto rispondergli di no?
Mi guardò, i suoi occhi grigi erano così belli che mi ci persi. «Si, certo che si.»
I momenti felici presenti nella mia vita potevano essere contati sulle dita di una mano... lui era il mio momento felice, uno di quei momenti che vorresti durassero per sempre. Volevo che noi durassimo per sempre.

Il coraggio di amarti || Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora