Capitolo 44

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Selene

1 marzo 1998

I giorni che si susseguirono furono un tormento. Draco non riusciva più a dormire e adesso avevamo entrambi gli occhi cerchiati di nero. A quel punto la mia vita dipendeva da lui. Passavamo giornate intere in stanza a studiare, ridere e piangere a volte. Draco aveva finalmente scaraventato giù quell'enorme muro di mattoni che lo teneva protetto da qualsiasi sentimento e adesso parlare con lui era più semplice. A volte non c'era nemmeno bisogno che io gli facessi domande, mi parlava dei suoi problemi e dei suoi sentimenti come mai prima d'allora. Tutto sommato, stavamo bene. Certo, tutta quella situazione della guerra che incombeva sul mondo magico come una nuvola grigia rendeva le cose più difficili di quanto non fossero già, ma almeno eravamo insieme.
Era un mercoledì pomeriggio quando entrai in Sala Comune dopo una lunga sessione di studio in biblioteca. Mi buttai sul divano (stranamente libero) e chiusi gli occhi.
«stai bene?» La voce di Daphne risuonò nelle mie orecchie, delicata e melodiosa. Aprii gli occhi e la vidi in piedi accanto al camino, bellissima come sempre.
«bene.» Dissi, cercando di sorriderle. Ero così stanca che non avevo nemmeno le forze di muovere i muscoli facciali.
«non si direbbe. Problemi con Draco?» Chiese,  prendendo posto accanto a me.
«è solo che..» Mi strinsi nelle spalle, poi continuai. «è un periodo difficile per lui.» Dissi soltanto.
Daphne, educata e composta, annuì in risposta, senza fare ulteriori domande.
«e con Blaise?» Chiesi.
«stiamo bene, suppongo.» Rispose, scrollando le spalle. Non era come se non volessi crederle, ma non sembrava esattamente solare come lo era di solito. Qualcosa in lei si era spento e speravo silenziosamente che Blaise non ne fosse la causa.
«mmhh.» Si lamentò, coprendosi la bocca con la mano.
«tutto bene?» Chiesi, poggiando una mano sulla sua gamba. Lei si alzò di scatto e corse verso il bagno. A quel punto era tutto più chiaro: Daphne era incinta.

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15 marzo 1998

Avevamo festeggiato la gravidanza di Daphne il primo fine settimana di marzo. Nessun altro lo sapeva a parte la nostra cerchia ristretta, Blaise credeva che non fosse necessario farlo sapere a tutta Hogwarts e Daphne, d'altro canto, era sempre stata piuttosto riservata. Draco era rimasto scioccato alla notizia e balbettò parole senza senso per alcuni secondi, poi si congratulò con entrambi.
«vorremmo te come padrino.» Aveva detto Blaise, una sera di inizio marzo, mentre Daphne annuiva euforicamente.
«me?» Aveva chiesto Draco, stupito.
«quando tutto sarà finito, questo bambino dovrà vivere in tranquillità e pensiamo che-»
Draco non aveva nemmeno aspettato che Daphne finisse di parlare, troppo felice ed emozionato per i suoi due amici. «va bene, si. Io.. noi saremo i suoi secondi genitori.» Aveva risposto, prendendomi per mano e sorridendo ampiamente. E il mio cuore impazzì di gioia, stava andando tutto così bene.
Dare la notizia a Pansy era stato più facile. Paradossalmente, Pansy amava i bambini e l'idea di un nuovo bebè la rendeva euforica. Non smetteva di ripetere quanto quel bambino l'avrebbe adorata e ormai aveva creato una competizione con Draco, punzecchiandolo di tanto in tanto e ricordandogli quanto facesse schifo con i bambini. Ad essere onesta, avevo pensato molto a quel discorso, Draco aveva intenzione di diventare padre? Avremmo mai provato la stessa gioia? Non era il momento, ovviamente. Provare ad avere un bambino durante una guerra non sembrava essere la cosa giusta, per di più eravamo troppo giovani e non sapevamo come sarebbe andata a finire. Non avrei mai detto una cosa del genere a Blaise e Daphne però, sembrava volessero diventare genitori più di qualsiasi altra cosa al mondo e si amavano davvero tanto, quindi, se tutto fosse andato bene, avrebbero avuto un futuro. La storia tra me e Draco sembrava essere un enorme punto interrogativo, non sapevamo quanti ostacoli avremmo dovuto ancora affrontare, quante persone sarebbero state contro il nostro amore, non sapevamo nemmeno se uno dei due sarebbe morto (opzione da prendere in considerazione, visto le vicende). Una cosa era certa, comunque, il mio cuore sarebbe stato sempre suo. Nessun'altra avrebbe mai amato Draco Malfoy come avevo fatto io stessa.

Il coraggio di amarti || Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora