Draco
Mi sentivo a pezzi. Come potevano delle parole arrecare tanto dolore? Era una domanda a cui non sapevo rispondere. Lei era stata chiara: era finita, non voleva più vedermi. Cercai di trattenere le lacrime che avevano già iniziato a colmarmi gli occhi, sentivo dolore dappertutto e avevo la gola in fiamme, era come se avessi urlato senza sosta. La sensazione di vuoto al petto e dolore quando realizzi di aver perso qualcuno per sempre, ecco cosa stavo provando.
La seguii in corridoio. Avrebbe potuto anche urlarmi in faccia, umiliarmi e odiarmi, ma io non avrei mai smesso di provarci. Perché noi non potevamo essere "niente".
La vidi camminare a grandi falcate verso la Sala Comune, era turbata e stanca.
«Selene.» Chiamai.
Niente.
«Selene, per favore...» Ritentai. Si voltò di scatto, tanto che dovetti puntare i piedi a terra per non caderle sopra. Fuori stava piovendo, potevo sentire la pioggia picchiettare sull'acqua del lago.
«che cosa vuoi?» Scattò lei.
«puoi darmi un minuto?» La stavo supplicando, eppure sembrò non bastare. Certo che non bastava, cos'altro avrei dovuto aspettarmi?
«e cosa pensi di risolvere in un minuto?» Potei vedere tutto il dolore nei suoi occhi, un oceano di delusioni e menzogne.
Deglutii forte, poi dissi: «so che non cambierà nulla, ma devi sapere che io ti amo.» Se avessi potuto, avrei strappato il mio cuore dal petto e glielo avrei donato. E se questo non fosse bastato, le avrei donato qualsiasi altra cosa, anche l'anima. Selene non rispose, così continuai. «non ho mai smesso di amarti, ma non volevo che sulla nostra relazione gravasse il peso dell'errore che ho commesso.» Dissi sinceramente. Lei rise, esausta, distogliendo lo sguardo e passando la mano tra i capelli.
«tu non hai commesso nessun errore» Rispose, riportando gli occhi nei miei e guardandomi con tanta freddezza da farmi rabbrividire. «Draco, la colpa non è tua» La sua voce si incrinò leggermente. Non riuscivo nemmeno ad immaginare come si sentisse in quel momento. «vuoi sapere qual è stato il tuo errore?» Domandò, facendo un passo avanti. Mi costrinsi a guardarla negli occhi. «è stato quello di decidere al posto mio» Il suo tono adesso freddo e costante. Respirò, poi continuò a parlare. «l'hai fatto di nuovo, Draco, hai deciso per entrambi.»
«temevo che non mi avresti perdonato. E ho provato a dirtelo, ma non ce l'ho fatta.» A quel punto la sincerità non era più sufficiente, ne ero consapevole, ma non mi restava nient'altro da fare.
«io ti avrei perdonato, avremmo potuto superare questa situazione insieme. Ma tu me l'hai detto solo perché la verità stava venendo a galla.»
«non è vero, te lo avrei detto a prescindere da tutto e tutti.» Risposi velocemente, e lei rise, passandosi una mano sulla fronte e poi affondando le dita nei capelli. Scosse la testa, serrò le labbra, poi disse: «io non ti credo.» Si voltò e andò via. Non cercai di fermarla. Non parlai. Mi limitai semplicemente a guardare il vuoto per alcuni istanti, poi tornai in camera mia. Avevo una strana sensazione nello stomaco. Avrei dovuto immaginare che sarebbe successo. Avevamo evitato la guerra per troppo tempo, e adesso non c'era nient'altro da fare. Un'esplosione. Quella stessa notte una parte dei sotterranei esplose. Da quel momento in poi iniziarono le urla. Ero stordito, spaventato, turbato. Piton ci aveva portati fuori dai sotterranei, tutti quanti. Ci avevano fatti radunare in Sala Grande, fu allora che Silente parlò dopo settimane di totale silenzio.
«suppongo voi sappiate già di cosa si tratti» Iniziò il vecchio. Un leggero mormorio riecheggiò nella sala. Allungai il collo per cercare Selene, non la vidi. «preparatevi a combattere, Voldemort è qui.» Era la prima volta che lo sentivo pronunciare quel nome ad alta voce. Probabilmente a quel punto non aveva più importanza. In un batter d'occhio, la sala si svuotò, e io rimasi in un angolo osservando tutte le persone che uscivano dal portone. Di lei nessuna traccia.———————————————
Selene
«andrà tutto bene, sono qui con te.» Sussurrai. Eravamo accovacciate in un angolo della nostra stanza da almeno dieci minuti e Pansy sembrava non volersi muovere. Avevamo sentito l'esplosione. E solo allora scoprii che Pansy soffrisse di attacchi di panico come me. «dobbiamo andare con gli altri, se non ci trovano sarà un problema.»
Lei mi guardò negli occhi e annuì con consapevolezza. Si alzò e io la aiutai, lasciando che si aggrappasse alle mie braccia. C'era polvere dappertutto. Vetro sparso per terra, il pavimento pieno di ricordi, pezzi di Hogwarts disintegrati come granelli di sabbia. Il castello era pieno di schiamazzi, gente che andava e veniva. Tutti si stavano preparando per combattere, e forse avrei dovuto avere paura, essere almeno un po' ansiosa, ma in realtà l'unica cosa a cui riuscivo a pensare era Draco. Avevo bisogno di sapere se stesse bene, il resto non contava. Saremmo potuti morire e onestamente ero già piena di rimpianti, quindi volevo trovarlo, dirgli che lo amavo ancora e che avremmo potuto superare la faccenda insieme -se ne fossimo usciti vivi. Portai Pansy in infermeria, aveva bisogno di calmarsi e vedere tutto quel trambusto non le avrebbe fatto bene. Fortunatamente l'infermeria era vuota, ancora nessun ferito.
Raggiunsi la Sala Grande, Draco non era lì. Uscii in cortile, niente. Classe di Difesa Contro le Arti Oscure, niente.
E fu allora che sentimmo la sua voce: Voldemort aveva chiesto ad Harry di sacrificarsi per salvare i suoi amici, tutte le persone a lui care. Ed era stato straziante, perché il suono della sua voce baritonale ti faceva fischiare le orecchie e rendeva la testa pesante. Il tempo passava e ormai Hogwarts era sotto attacco. Ne avevamo uccisi parecchi, ma la cosa fu reciproca. Era notte, l'adrenalina ci scorreva nelle vene e la paura di morire non ci toccava nemmeno. Ci eravamo preparati per quello, ma non avevamo messo in conto la possibilità di poter vedere i nostri compagni cadere in battaglia.
Lavanda Brown, morta.
Fred Weasley, morto.
Remus Lupin, morto.
Ninfadora Tonks, morta.
Severus Piton, morto.
Albus Silente, morto.
Sirius Black, morto.
E altri ancora.
Eravamo sfiniti, ma la guerra non era ancora finita.
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Il coraggio di amarti || Draco Malfoy
Fanfiction«t'immagini se, da un giorno all'altro, ci dimenticassimo di noi?» «se rinascessi e ti rincontrassi altre cento volte, mi innamorerei sempre di te.»