Selene
«Me lo diresti se provassi ancora qualcosa per lei?» Ero abbastanza sicura della risposta che mi avrebbe dato, ma glielo chiesi comunque.
«Non provo nulla per lei.» Disse, con voce seria e costante.
Mi limitai ad annuire. Volevo credergli. Dopotutto, eravamo... qualcosa. E i rapporti sono tutti basati sulla fiducia. Esiste cosa più importante della fiducia? Fidarsi era tutto. Ed io volevo davvero fidarmi di Draco.
A quel punto, anche se non avessi dovuto fidarmi, non potevo cambiare quel che avevamo fatto. Non mi rimaneva altro che fidarmi di lui e sperare che non ci fosse niente che avrei dovuto sapere.Ero seduta alla scrivania, intenta a studiare Trasfigurazione per il giorno successivo, mentre Draco se ne stava disteso sul mio letto a giocherellare con la sua bacchetta. Che ci trovava di tanto divertente nel rigirarsi quella dannata bacchetta fra le dita ancora non mi era del tutto chiaro. Io riuscivo a malapena a reggerla senza farla cadere.
«Staccati da quei libri, prima che te li bruci.» Per un momento, pensai che sarebbe stato in grado di farlo. Probabilmente avrebbe preso tutti i miei libri e li avrebbe scaraventati nel camino in Sala Comune. Mi girai a guardarlo. «Mi insegni?»
Alzò lo sguardo su di me, come sorpreso. «A fare?» Chiese, non capendo a cosa mi riferissi.
Guardai l'arma magica che teneva in mano. «La cosa con la bacchetta.» Dissi, chiudendo il libro.
Lui sorrise e colpì il materasso con il palmo della mano. Presi la mia bacchetta, prima di accomodarmi davanti a lui.
«Devi fare così, guarda.» Con una rapidità fatta di pochi gesti, la bacchetta passò tra un dito e l'altro.Lo guardai armeggiare la sua bacchetta per svariati minuti, poi tentai di farlo io.
La bacchetta atterrò sul materasso almeno una quindicina di volte. Draco trattene un sorriso mentre imprecavo, chiedendomi come diavolo facesse a non farla cadere. Era impossibile, dannazione.All'ora di cena, uscimmo insieme dalla mia stanza ed entrammo in Sala Grande. Draco mi obbligò a sedermi accanto a lui e io non mi opposi più di tanto. Tutto sommato, la giornata non era andata male: io e Draco ci eravamo avvicinati, paradossalmente; avevamo riso e giocato insieme e avrebbe passato la notte con me -glielo avrei imposto personalmente-. Il mio subconscio, però, non faceva che ricordarmi la faccia di Pansy nel momento in cui aveva beccato me e Draco insieme. Forse era ancora innamorata di lui? Forse sperava di poter recuperare il loro rapporto? Probabilmente era solo gelosa. Gelosa di cosa, poi? Avrebbe potuto avere qualsiasi ragazzo, ad Hogwarts. Quei pensieri si disintegrarono quando Draco mi toccò la coscia, coperta dalle sottili calze nere, sotto il tavolo, non davanti a tutti, dove chiunque poteva vederci. Rabbrividii, poiché mi parve un gesto impulsivo. Rimasi ferma nel timore che, se avessi mosso anche un solo muscolo, lui avrebbe rotto il contatto. Gli lanciai un'occhiata e mi sembrò di scorgere, sul suo delicato viso, un sorriso, altrettanto delicato.
Dopo cena, lo supplicai di dormire con me e lui, dopo vari minuti, acconsentì. Mi chiesi se avesse mai dormito con qualcuno. Sapevo che era stato a letto con molte ragazze ma mi chiesi se ci fosse stato mai dell'altro, dopo il sesso. Quando mi girai a guardarlo, nel cuore della notte, lo vidi dormire come un sasso. Era così bello, così sereno. Lo coprii con la trapunta verde e lo guardai di nuovo. Quando dormiva sembrava più felice, più aureo.
«Selene...» Mugolò, gli occhi ancora chiusi e la bocca impastata.
Accarezzò il materasso con la mano, cercando il mio corpo a tentoni. Mi avvicinai a lui, rompendo la distanza che credevo fosse necessaria per andarci piano o qualcosa del genere. In realtà non avevamo mai affrontato quel discorso, probabilmente la problematica ero io, con tutte le mie paranoie. «Sono qui.» Sussurrai, nel cuore della notte.
Gli accarezzai la guancia ed emise un sospiro di sollievo.
Mi abbandonai al sonno, col suo viso negli occhi e il mio cuore pieno di lui.
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Il coraggio di amarti || Draco Malfoy
Fanfiction«t'immagini se, da un giorno all'altro, ci dimenticassimo di noi?» «se rinascessi e ti rincontrassi altre cento volte, mi innamorerei sempre di te.»