Capitolo 9

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Selene

17 novembre 1997

Aprii gli occhi, ancora assonnata. La luce soffusa invadeva la stanza di Draco. Le coperte erano lisce e morbide sulla mia pelle.
Quando mi resi conto che Draco mi stava abbracciando da dietro il cuore iniziò a battermi all'impazzata.
Il suo braccio mi teneva stretta a lui, sentivo il suo respiro sul collo e sorrisi come un ebete.
Mi girai delicatamente, cercando di non svegliarlo.
Mi abbracciò con più fermezza e gli accarezzai i capelli. Era così sereno, così bello. Adoravo vedere le sue palpebre che fremevano, il petto che si abbassava e si alzava, le labbra schiuse che sembravano disegnate su tela.
Mi rendeva così vulnerabile. «Draco...» Sussurrai accarezzandogli delicatamente la guancia
Grugnì facendo il broncio.
«Draco, dobbiamo alzarci o faremo tardi.»
Aprì lentamente gli occhi e li posò su di me. «Rimaniamo in stanza oggi.» Mormorò, con la voce assonnata.
Alzai le sopracciglia. «Stai scherzando? Non possiamo assentarci senza una motivazione valida.»
Draco sbuffò rumorosamente e mi lanciò un cuscino. «Possiamo e lo faremo.»
Aggrottai la fronte e feci per alzarmi dal letto ma mi prese per il polso. «Draco, per favore alzati.»
Mi buttò di nuovo sul letto coprendomi con la coperta. «Sta zitta.»
Mi baciò l'angolo della bocca e sospirai.
Il suo tocco era leggero, delicato, puro. La mia spina dorsale fu invasa da una serie di brividi. Mi morsi il labbro inferiore quando mi accorsi del fremito tra le gambe. Era come se avesse il controllo del mio corpo e questo non mi piaceva, non mi piaceva affatto.
«Non riuscirai a convince-» Non mi fece nemmeno finire la frase che poggiò le sue labbra sulle mie.
Chiusi gli occhi e assaporai ogni istante.
Quando si staccò sorrisi. «Mi hai convinta.»
Rise portando una cioccia dei miei capelli dietro l'orecchio.
«Che vorrebbe fare oggi, signorina?» Chiese alzandosi dal letto.
Iniziò a vestirsi mentre lo guardavo esterrefatta. Era di buon umore, Draco non era mai di buon umore. Avrei voluto chiedergli perché fosse così euforico -soprattutto di mattina- ma mi morsi la lingua per non farlo. Con Draco si doveva fare attenzione ad ogni minima parola. Era un tantino suscettibile, gli sarebbe bastata una cosa da niente per trasformarla in una catastrofe che, inevitabilmente, si sarebbe conclusa con un litigio e con la nostra rottura. Forse ero un po' drammatica, lo ammetto. Ma non volevo perderlo, per nessun motivo al mondo. Mi limitai a scuotere le spalle e mi alzai dal letto.
Presi i miei vestiti, riposti sulla poltrona di pelle nera.
«Non c'è niente che ti piacerebbe fare insieme a me?»
Lo guardai. «Dovremmo studiare. È il minimo visto che stiamo saltando le lezioni, non credi?»
Draco scosse la testa ridendo ironicamente. «Come vuoi tu. Ma stasera esci con me.»
Annuii e iniziai a sistemare il letto di Draco.
Lui si sedette sulla poltrona, giocava con la sua bacchetta mentre mi scrutava attentamente. «Penso che dovremmo fare altro piuttosto che studiare.»
Mi girai a guardarlo, aggrottai la fronte e incrociai le braccia al petto. Aveva un sorrisetto ammiccante stampato in faccia e roteò la lingua all'interno della sua guancia. «Smettila.» Alzai gli occhi al cielo e continuai a sistemare il letto.
Lui sbuffò alzandosi dalla poltrona, si diresse verso la scrivania e iniziò a prendere i libri per studiare. Si sedette sul letto e lo guardai male.
Si distese mettendo un braccio dietro la nuca, reggendo il libro di pozioni con l'altra mano.
Mi sedetti accanto a lui incrociando le gambe.
Presi il mio libro e iniziai a leggere a bassa voce.

Passammo qualche minuto senza dire una parola, a volte sorprendevo Draco a guardarmi e sorridevo quando sbuffava poiché non capiva dei passaggi essenziali.
«Non riesco a concentrarmi con te accanto.» Disse, ad un certo punto.
Alzai lo sguardo su di lui incontrando i suoi occhi grigi.
«Continua a leggere.» Parlai con tono deciso e impassibile, anche se il mio cuore non mi aiutava affatto. Cercai di mantenere una postura eretta e di non sciogliermi con le sue parole.
Portai il mio sguardo verso il libro e cercai di decifrare quelle frasi così tanto incomprensibili.
«Sul serio Selene, smettila di essere così bella, mi deconcentri.» Mormorò.
Sorrisi e posai il libro sul letto. Alzai lo sguardo e mi avvicinai a Draco. Presi il libro che aveva in mano e lo poggiai sul letto. «Se non ti concentri sarò costretta ad andare in camera mia.» Sussurrai.
Si schiarì la voce. «E se facessimo una pausa?» Azzardò.
Scossi la testa. «Draco, non hai studiato nemmeno una pagina.» Trattenni una risata.
Sbuffò rumorosamente gettando la testa all'indietro.
Presi il libro e lo guardai mentre si massaggiava le tempie.
Era così drammatico.

Il coraggio di amarti || Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora