Capitolo 43

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Selene

Ed era strano, quella stanza sembrava appartenere anche a me. Mi sentivo leggera, sospesa in aria, in balia delle emozioni. Avevo ancora paura, ma con Draco era diverso.
Se possiamo superare questa situazione, mi dissi, possiamo fare di tutto insieme.
Draco giaceva accanto a me, stavamo guardando le tende del baldacchino senza parlare. Il suo respiro era regolare, sembrava essere rilassato e totalmente a suo agio.
Casa.
Avrei pagato qualsiasi somma pur di vivere un'intera vita insieme a Draco. E mi piaceva pensare che fosse una cosa fattibile. Perché volevo esserci per lui come nessuno aveva fatto mai. Per diciassette anni, Draco aveva visto tutte le persone a lui più care andare via. Io sarei rimasta.
«dimmi un segreto.» Sussurrai, a tarda notte.
Sembrava così stupido. Due adolescenti di diciassette anni, così innamorati l'uno dell'altra, durante una guerra tra maghi. Sembrava essere una vecchia storia d'amore, quelle classiche che si trovano nei libri più poetici e puri.
«come?» Draco mi guardò e io mi girai su un fianco, sorreggendo la testa con la mano.
«dimmi qualcosa che nessun altro sa.» Dissi, sottovoce. Vidi il viso di Draco illuminarsi, gli occhi luccicanti e un delicato sorriso sulle labbra. Scosse la testa e si massaggiò le tempie. «non saprei, sai già tutto.» Disse, alla fine.
«poetico..» Risposi, alzando gli occhi al cielo.
«vuoi sapere un segreto? Bene.» Si girò per guardarmi e i nostri occhi si incontrarono. Limpidi e bellissimi, sembravano essere dipinti a mano. Mi ci persi dentro, ancora e ancora. «dalla sera in cui ci siamo baciati, tutte le mie certezze sono crollate» Sussurrò. Osservai le sue labbra muoversi, mentre il mio cuore martellava senza sosta. «tu mi hai stravolto la vita.» Continuò.
Gli afferrai la mano sotto la coperta e la strinsi, perché avevo bisogno di sentirlo. «per anni ho osservato le stelle al telescopio, ma da quando sei nella mia vita ho capito che la stella che stavo cercando era proprio davanti ai miei occhi.»
Il mio cuore sussultò. I giorni durante i quali avevo cercato di dimenticarlo con tutte le mie forze mi travolsero. Adesso mi sentivo nuda, totalmente scoperta sotto i suoi occhi. Nessun "ti amo" avrebbe mai avuto lo stesso effetto di quelle parole.

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Draco

I suoi occhi luccicarono di ardore e realizzai che renderla felice sarebbe potuta essere l'unica cosa che valeva la pena fare, per il resto della mia vita.
«ti amo con tutto il mio cuore, Draco Malfoy.» Sussurrò, nel buio della stanza. E io mi sentii come se potessi toccare il cielo con le dita. Era tutto ciò che desideravo, averla accanto. Tutto ciò di cui avevo bisogno. La sua mano scivolò sotto la mia camicia da notte e mi accarezzò come se fossi la creatura più preziosa a questo mondo. Nessuno mi avrebbe mai toccato in quel modo, nessuno mi avrebbe mai amato come faceva lei. Il nostro amore era altro. Qualcosa che non si poteva spiegare a parole, qualcosa di difficile da comprendere. Nessun'altra avrebbe preso il suo posto, era una cosa che avrei imparato con il passare degli anni.
Avrei dovuto farle promettere di restare per sempre, quella sera, ma sembrava banale e sciocco.
«ti amo.» Sussurrai, di rimando. Sentii il suo respiro sul collo, poi si rannicchiò accanto a me. La mano ancora sul mio petto, la sua testa appoggiata alla mia spalla, il calore del suo corpo contro il mio. Era tutto così perfetto che pensai si trattasse di un sogno. Così, mi lasciai andare ad un sonno profondo, con la certezza che al mio risveglio, lei sarebbe stata ancora lì.

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8 ebbraio 1998

«dimmi un segreto.» Lo sussurrava sempre nel buio della mia stanza. Ogni notte, Selene veniva da me e mi chiedeva di confidarle un segreto, come se questo la potesse rendere in qualche modo felice. E io glielo dicevo, perché vederla felice smuoveva qualcosa in me, qualcosa che mi ricordava che, dopotutto, anch'io ero un essere umano capace di provare sentimenti.
Era passato più di un mese e non riuscivamo a stare distanti nemmeno per mezzo secondo. Io avevo bisogno di lei tanto quanto lei lo avesse di me. Adesso niente e nessuno -nemmeno me stesso- mi impediva di baciarla in pubblico, o di tenerle la mano in Sala Grande, o di aspettarla fuori dalle classi dopo le lezioni. Adesso la mia stanza aveva un profumo nuovo, il suo. Le lenzuola erano piene di lei, persino i vestiti che indossavo avevano il suo stesso profumo.
«ti ho scritto delle lettere.» Dissi, una sera di febbraio. Eravamo distesi sul letto, ad osservare le tende del baldacchino. Mentre parlavamo le accarezzavo la mano, era rilassante per entrambi. Si mise a sedere di scatto e mi guardò con occhi luccicanti. «quando?» Chiese subito.
«quando hai saputo del gioco e..» La mia voce era tremolante, quella faccenda era ancora un tasto dolente, lo sarebbe stata sempre. Lei si accigliò e abbassò la testa. Probabilmente si era tormentata per quell'evento così tanto che il solo pensiero la faceva star male.
«voglio leggerle.» Disse, alzando la testa e rianimandosi un po'. Scossi la testa, sorridendo leggermente. La sua curiosità era buffa.
«forse un giorno..» Dissi, vagamente. Lei mi lanciò un'occhiataccia e si distese su di me. Potevo sentire il battito del suo cuore, calmo e sereno. Mi accarezzò il viso -lo faceva spesso e, giuro, non avevo provato mai sensazione più bella. I suoi occhi erano fissi nei miei, in un miscuglio di colori, di sentimenti e di anime. Le nostre labbra si incontrarono e sentii il mio cuore sussultare. Rabbrividii quando fece schioccare la lingua lungo il mio labbro inferiore e lasciò scivolare le mani sotto la camicia da notte.
«sto per scoprire tutto di te, Draco Malfoy. Un giorno accadrà, è una promessa» Sussurrò sulle mie labbra. La baciai profondamente, con tutto l'amore che riuscissi a provare, credendo ad ogni parola.

Il coraggio di amarti || Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora