Capitolo 42

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Draco

Presi il suo viso fra le mani, la sua pelle liscia e fredda.
«rimane il fatto che avresti dovuto parlarmene. Avremmo potuto trovare una soluzione.. insieme.» I suoi occhi erano pieni di lacrime, ma non sembrava fosse pronta a piangere.
«mai più bugie.» Le accarezzai la guancia con il pollice.
«promettimelo.»
«te lo prometto, amore mio.» Detto questo, la abbracciai, tenendola stretta a me. Sentire il calore del suo corpo era stato estremamente rassicurante. Avevo ancora paura di perderla, ovviamente. Ma avremmo trovato una soluzione, perché c'è sempre una soluzione. O questo era quello che credevo, almeno.
«oh, merda, scusate!» La voce di Pansy riecheggiò su per le scale a chiocciola. Selene si staccò dall'abbraccio, ma prese la mia mano e la strinse saldamente.
«credevo che avreste litigato e-» Disse, gesticolando nervosamente. Selene sorrise e si portò una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Così bella. «va tutto bene, Pansy.» Disse, rassicurando l'amica. Pansy spostò lo sguardo su di me, poi sulle nostre mani intrecciate. La sua bocca si aprì in una "O", poi sorrise in modo complice.
«l'ho sempre saputo che siete fatti per stare insieme.» Sorrise ampiamente e avanzò di qualche passo.
«avresti dovuto tenere la bocca chiusa.» Dissi, secco.
«ehi!» Selene mi diede una colpetto sulla nuca e Pansy alzò le spalle. «è grazie a lei se ti sto tenendo la mano adesso.» Continuò. Io scrollai le spalle. Non le avrei mai detto che aveva ragione e che Pansy in realtà aveva fatto bene a dirle tutto.
«sii riconoscente.» Si lamentò Pansy.
Io sorrisi e strinsi la mano di Selene, promettendo a me stesso che avrei fatto di tutto pur di proteggerla.

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Selene

Ero felice. Draco mi stava stringendo la mano e io non avrei mai desiderato nient'altro. Il suo amore contava più di qualsiasi altra cosa al mondo. Il mio cuore sussultava ad ogni suo tocco, il mio fiato era sospeso mentre mi parlava. Potevo sentire il suo respiro calmo, il battito del suo cuore regolare. Adesso sul suo viso c'era un sorriso, seppur quasi impercettibile, e mi piaceva pensare che ne fossi il motivo. «andiamo in stanza.» Sussurrò al mio orecchio, quando Pansy era intenta a regolare un telescopio e non sembrava badare a noi. Un brivido percorse la mia spina dorsale e cercai di non pensare alle sue mani sul mio corpo.
«no.» Dissi soltanto.
«vuoi torturarmi?» Chiese, la sua voce estremamente bassa e roca. Il suo respiro colpiva il mio collo come schizzi d'acqua e cercai di mantenere il controllo. Niente avrebbe mai soppresso il nostro desiderio reciproco, era una cosa che avrei imparato con il passare del tempo.
«qualcosa del genere.» Risposi, stringendo le braccia al petto per proteggermi dal
freddo. La torre si riempì nel giro di pochi minuti.
Blaise e Daphne erano in un angolo discreto della torre a ridacchiare e a guardarsi negli occhi in silenzio. La professoressa Sinistra, una donna di carnagione scura con un lungo mantello marrone e i capelli legati in uno chignon, si posizionò accanto ad un telescopio e iniziò a regolarlo adeguatamente.
«vorrei che guardaste le stelle stasera..» Disse, alzando un sopracciglio mentre analizzava accuratamente il telescopio.
«io la stella più bella la sto già guardando.» Disse Blaise, con voce sognante, guardando Daphne -che arrossì notevolmente.
«oh, per l'amore del cielo. Blaise, sta zitto.» Si lamentò Draco, facendo una smorfia di disgusto.
Pansy soffocò una risata e io mi aggrappai al braccio del ragazzo che amavo con tutta me stessa.
«penso siano carini.» Sussurrai, così che potesse ascoltare solo Draco. Lui fece un'altra smorfia, non del tutto convinto, e scrollò le spalle.
«ti amo.» Dissi. Non per un motivo in particolare. Sentivo che avrei dovuto ricordarglielo, anche se non era passato poi troppo tempo dall'ultima volta che lo avevo detto. Sentii il mio cuore sussultare, di nuovo, quando si girò a guardarmi. Mai visti occhi più belli. Se avessi avuto la possibilità di rivivere un momento all'infinito, avrei scelto quello, senza alcun dubbio.
«ti amo.» Disse, di rimando. Quella era stata come una promessa ed io credetti ad ogni singola parola.
La lezione era stata meno scorrevole delle altre volte. Probabilmente perché la foga ci stava divorando dentro. Era passato troppo tempo e i nostri corpi avevano un bisogno reciproco. Lasciare la torre mentre la professoressa spiegava non sembrava essere molto educato, quindi lasciai che i pensieri lussuriosi mi scivolassero addosso.
C'era tempo. Tutto il tempo del mondo. Sembrava che tutto stesse andando per il verso giusto: Blaise e Daphne, Harry e Pansy e io e Draco. Eravamo felici, spensierati e raggianti. Se mi avessero detto che sarebbe precipitato tutto nel giro di pochi mesi probabilmente non avrei creduto ad una sola parola. Ma quanto dura la felicità durante una guerra?

Il coraggio di amarti || Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora