Lo vedo dirigersi verso una macchina nera, elegante e sportiva al tempo stesso. Riprendo a respirare dopo pochissimo, non lo conosco, però la sua vicinanza mi innervosisce particolarmente, è come se la sua sola presenza, mi urtasse il sistema pur restando in silenzio. Prova a fare il duro senza neanche rendersi conto di quanto possa apparire maleducato davanti agli occhi degli altri.
Le prime gocce d'acqua iniziano a farsi sentire scaraventandosi dolcemente su di me e, il vento ancora gela ogni parte del mio corpo.
Los Angeles è un posto completamente nuovo per me; da quando sono atterrata saranno passati più di cinque minuti, il tempo sembra trascorrere lentamente e di sicuro non posso restare ferma qui fin quando non torna Kerem.
Un altro tuono, prende il sopravvento, devo trovare riparo prima che sia troppo tardi.
In meno di due secondi, ispeziono la zona che mi circonda fino a soffermarmi sul bar dal quale mi ha allontanata e chiesto di evitare.
"Non avvicinarti al bar"
<Perfetto!> mormoro tra me. Non è cambiato nulla, c'è ancora parecchia gente che non sembra intenzionata ad andare via, per cui non vedo perché debba farlo io. Sistemo la maglia e mi decido a prendere terreno verso la zona proibita.La porta in vetro è chiusa, entro ugualmente sorpresa dalla melodia dolce che si trova in sottofondo e la calma che padrona questo luogo nonostante sia gremito di gente. Raggiungo il bancone e vengo subito riaccolta dal cliente di Kerem che prima di prendere parola, mi studia da vicino, troppo vicino.
<Ben ritrovata, signorina!>
<Ciao, Victor...> non nego che nel mio tono, c'è tanto imbarazzo.
<Ti presento un amico> vorrei rifiutare l'offerta, ma è troppo tardi e un altro ragazzo fa capolino dalle sue spalle. <Luis, lei è...> mi guarda concentrandosi e tiro un sospiro di sollievo quando prosegue evitando di chiedere il mio nome <Lei è un'amica del signor Kerem.> basta sentire il suo nome, per fargli cambiare totalmente il modo di guardarmi.
<Del signor Kerem?>
<Si...esatto> provo a dire col tono più neutrale che riesco a ricreare. Conoscete quella sensazione di inadeguatezza? Quella che vi circola nelle vene ricordandovi che andrà tutto male? Bene, alcuni la chiamano coscienza, altri...solo sesto senso. E nel mio caso è un misto di entrambi: la mia coscienza, il mio subconscio, mi ricorda che avrei dovuto evitare questo posto, il mio sesto senso, invece, che si rivelerà un casino.
<Ti va di bere qualcosa?>
<In realtà io non bevo...> sinceramente neanche riesco a reggere l'alcol, mi basterebbe mezzo dito per andare fuori di testa. Se già l'odore mi fa ridere, non voglio neanche immaginare cosa potrebbe accadere se dovessi bere.
<Dai! Solo qualche bicchiere> insiste l'amico di Victor facendosi più vicino a me.
<Ho detto di no. Non posso restare qui...> provo ad allontanarmi ma vengo ritirata a sedermi quasi immediatamente.
<Perché?> mi chiede sembrando più interessato di quel che mi aspettavo.
<Perché...perché il mio ragazzo è geloso.> mento sperando di non finire nei guai. Mia madre dice sempre che le bugie hanno le gambe corte e che non portano da nessuna parte, ma ora, credo proprio che siano la mia unica via di fuga.
<Hai un ragazzo?> Ride sporgendosi verso di me, chiede qualche bibita alcolica al barista e riprende il discorso come se fosse una questione di vita o di morte <Chi è? Kerem? Sai? Sapevo che ci fosse aria di crisi ma non pensavo che avesse già cambiato rotta. È piuttosto strano, lo ammetto. Lui non ama. È una macchina da guerra.> resto impassibile alle sue parole, di tanto in tanto guardo Victor nella speranza che possa fare qualcosa per allontanarlo da me, ma oltre osservarmi con un mezzo sorriso, non fa. Devo andare via. Lo sapevo che me ne sarei pentita presto. <Per te!> mi offre un bicchierino di vodka. Lo afferro contro voglia e comincio a girarlo fra le mani aspettando che si dissolva per magia <Come vi siete conosciuti?> insiste.
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➳𝑰𝒎𝒑𝒐𝒔𝒔𝒊𝒃𝒍𝒆[ᵁᶰ ᵃᵐᵒʳᵉ ˢᵗᵃᵐᵖᵃᵗᵒ ˢᵘˡˡᵃ ᵖᵉˡˡᵉ]
FanfictionThat way - Tate McRae Il posto sbagliato al momento sbagliato Evren Yilmaz, una ragazza che fin da piccola ha sempre amato sognare, vivere in un mondo tutto suo e vedere la vita con occhi completamente diversi dagli altri. È una ragazza semplice, un...