Lo vedo farsi più lontano, e la rabbia continua a salire.
Non doveva andare in questo modo.
Sono forte, sono così maledettamente forte da poter spaccare il mondo, non ho bisogno del suo amore, non ho bisogno di nulla perché io sono completa.Voglio urlarglielo in faccia quanto la sua assenza mi farà bene, voglio davvero che sappia quanto sarò felice senza tutti i suoi cambi d'umore...voglio dire addio e avere la faccia tosta di non sputare neanche una lacrima.
Continuo a marciare imperterrita nella sua direzione cercando di evitare il dolore che mi causano i tacchi, ma una mano che mi stringe con forza il braccio mi trattiene sul posto. Ci metto un po' ma non appena mi giro gli occhi di Engerek mi ghiacciano.
<<Sembri andare di fretta...>>
<<Che cosa vuoi?>> sputo acida.
<<Ti sembra giusto trattarmi così?>> domanda abbozzando un piccolo sorriso sadico prima di lasciami libera, ormai certa della mia presenza prolungata davanti al suo corpo vestito di rosso. <<Eddai! Gentile con tutti e una vipera con la regina delle vipere, da non credere, no?>>
<<Mi sembra quasi giusto. Si ripaga con ciò che si riceve.>>
<<Hai pianto, vero?>> Scuoto di poco la testa, i miei movimenti sono talmente rigidi da fare male <<Conosco bene quegli occhi esausti. Quelle guance rosse... >> Alza di poco il braccio sinistro mentre trattiene un calice di vino bianco <<Kerem non è semplice da gestire.>> Ride con una punta isterica <<ci ho provato così tanto...così a lungo, così prepotentemente>> mi guarda senza battere ciglio <<È stato, com'è che lo definite? Ah si..."il mio primo vero e unico amore". Quello che pensi sia infinito. Sai no? "Sarà l'uomo che sposerò...", mi dicevo! E ne ero convinta! Davvero, ne ero convinta...>> storcia le labbra prima di riprendere a ridere per un tratto di tempo brevissimo <<Ma poi sei arrivata tu>> Alza per un centesimo di secondo le sopracciglia <<E hai rovinato tutto.>> deglutisco sentendo il cuore stretto in una morsa. <<La sua famiglia mi ama, io sono la donna perfetta per lui. Sono bella, intelligente, ricca. Non mi manca nulla... sono il suo fottuto pezzo mancante...>> mi guarda ancora con aria incomprensibile <<Lo ero...>>, si corregge a malincuore. Porta il calice alle labbra per poi svuotarlo con un solo sorso <<Kerem è innamorato di te e non puoi capire quanto tutto questa mi faccia male. Quando ti ha vicina, diventa tutto ciò che ho sempre amato>> Ride ancora anche se i suoi occhi sono ormai stracolmi di lacrime. Scuote la testa tenendola abbassata <<Tutti pensano che io sia senza cuore, ma sapessero quante volte sia morta dentro. Forse un po' è vero, sono gelata... o forse è solo ciò che io voglio far credere agli altri>>
<<Perché me lo stai dicendo?>>
<<Perché?>> si passa la lingua sui denti <<Perché quando tutti ti reputano una stronza senza sentimenti non puoi permetterti cali emotivi. Non puoi permetterti di essere debole. Non puoi permetterti lacrime. Perché quando tutti ti credono invincibile, devi essere invincibile. La tua anima è chiusa in una cassaforte e della chiave non ci sono tracce.>> noto una lacrima che le solca velocemente la guancia sinistra, il lato del cuore. <<Tu hai quella di Kerem, quella che ho sempre desiderato avere io.>> velocemente passa le dita sul viso per levare i segni di ciò che chiama debolezza. <<Qui non c'è più spazio per me. Metterò un punto. Per iniziare una nuova vita, si deve perdere tutto.>>
Non ho neanche il tempo di controbattere che Chris mi si ferma al fianco prendendomi per un braccio, quasi a volermi allontanare da lei.
<<Evren, che stai facendo?>><<Tranquillo, Chris... non la mangio mica!>>, risponde, con la sua solita autorità.
<<Dopo aver messo all'opera un rapimento da sola, da te posso aspettarmi di tutto>> attacca con un'espressione minacciosa.
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➳𝑰𝒎𝒑𝒐𝒔𝒔𝒊𝒃𝒍𝒆[ᵁᶰ ᵃᵐᵒʳᵉ ˢᵗᵃᵐᵖᵃᵗᵒ ˢᵘˡˡᵃ ᵖᵉˡˡᵉ]
FanfictionThat way - Tate McRae Il posto sbagliato al momento sbagliato Evren Yilmaz, una ragazza che fin da piccola ha sempre amato sognare, vivere in un mondo tutto suo e vedere la vita con occhi completamente diversi dagli altri. È una ragazza semplice, un...