14_Crux

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So che probabilmente non è la scelta giusta; so che probabilmente il mio cuore potrebbe finire in brandelli; So che probabilmente uno dei due alla fine si farà male; lo so, ma non riesco a rifiutare. Ho messo nei guai Kerem, e come se non bastasse ho raccontato bugie anche alla mia famiglia. Devo rimediare per ogni mossa fatta —  l'unico modo che ho, è promettere il mio aiuto a quest'uomo che pur non conoscendolo, è riuscito a farsi odiare in tempo record. Devo portare a termine questo gioco e ristabilire gli equilibri il prima possibile.

Se continuo a pensarci, mi vien da dire che in tutta questa storia apparentemente malata, possa esserci un risvolto positivo — d'altronde passerò del tempo con Kerem Bürsin, potrà parlarmi di mio padre e schiarirmi finalmente le idee rispondendo a tutte le mie domande; quelle alle quali ho sempre cercato di dare una risposta senza mai averle per davvero.

<Quindi? Non c'è un altro modo?> chiedo, però mi accorgo che comincia a stringere lo sterzo. <Non si può cancellare la notizia o dire che è stato tutto un errore?>

<No.>

<Ne sembri quasi sicuro.>

<La notizia ha fatto il giro del mondo prima ancora che lo sapessi io.> mormora, tenendo lo sgaurdo fisso sulla strada. <Se mi avessi dato retta, ora non dovremmo fingere un bel niente.>

<Questo non giustifica il tuo bacio> avevo quasi rimosso questo avvenimento, ma ora che ci siamo, mi sembra giusto dover capire ogni punto.

<Dovevo allontanarla da me.>

<E?> si gira per un attimo a guardarmi  ma non dice più niente, segno che la conversazione è giunta al capolinea. Suppongo che per lui, mi abbia già detto abbastanza.

Per distrarmi guardo fuori e dopo qualche chilometro nullo, sul bordo della carreggiata noto un cane che sembra essere in fin di vita. Mi butto vicino al finestrino chiuso per poter controllare meglio e sgrano gli occhi quando capisco che sta soffrendo.
<Ferma l'auto> non mi dà ascolto <Ti ho detto di fermarti>

<Mi stai dando ordini?>

<Ti sembra il momento?> la sua indifferenza mi spiazza <Fermati.>

<Qui non posso fermarmi, Evren>

<Non mi interessa. C'è un cane lì terra. Sta soffrendo.>

<Può salvarlo qualcun altro.>

<Ma come puoi essere così insensibile? E se fossi tu a star morendo?> non so più cosa fare per mantere la calma <Ti ho detto di fermare la macchina. Ferma la macchina. Kerem. Fermati subito.> grido. Comincio a scazzottare il cruscotto. Sono letteralmente fuori di me. Un altro secondo e poi potrei scendere mentre siamo in movimento.

<Okay. Torno indietro. Ora smettila di agitarti.> controlla che non ci sia nessuno e fa una svolta per tornare indietro fino a raggiungerlo. Accelera ricordandomi che per colpa mia prenderà una multa e si ferma sul lato  opposto <Ecco. Adesso sei contenta?>

<Ti odio.> scendo subito, non controllo neanche a destra e a sinistra, attraverso la strada con l'unico scopo di salvare il cane. È ferito. Qualcuno lo avrà colpito. Sicuramente lo volevano morto. Appena Kerem mi è al fianco, prendo il cane in custodia e mi metto in piedi per mostrargli le ferite. <Dobbiamo curarlo>

<Vieni. Lo porteremo da qualcuno che ne capisce.> comincia a dirigersi verso la macchina.

<Io posso curarlo.> si ferma, a poco si gira. Mi guarda. <Portami a casa tua> arrivati a questo punto, credo che sia la più vicina. Anche se non ne sembra molto entusiasta, acconsente. Il viaggio continua in silenzio, a volte lo scopro a mandarmi occhiate ma nulla di eclatante. Il cane sta tremando, starà morendo di paura e l'emorragia non si è ancora fermata. A giudicare dal suo stato, lo abbiamo preso giusto in tempo. Quando arriviamo nel suo giardino, non mi prendo neanche del tempo per guardarmi attorno, lo obbligo a portarmi dentro e seguire passo passo tutto quello che dico.

Nel minor tempo possibile localizzo la ferita per controllarla meglio e tiro un sospiro di sollievo quando mi rendo conto che non è molto grave.
<Mi serviranno acqua, forbici, rasoio, pinzette e garze.> Senza fare domande, si allontana per esaudire tutti i miei desideri. Nel frattempo continuo a disinfettare la ferita.

<Pensi che si riprenderà?> chiede subito dopo aver lasciato tutto sul tavolo.

<Adesso cominci a preoccuparti? Un po' tardi, non credi?> ci guardiamo restando in un imminente silenzio <Va bene. Ho capito, signor Kerem, "l'insensibile".> Scuoto la testa ridendo <Si, si riprenderà. Vedi...le ferite non sono tutte uguali, spesso sono provocate da agenti differenti. Prendi appunti: Ci sono le abrasioni, ovvero quando sono lese le parti più superficiali della pelle; le ferite lacero-contuse hanno margini irregolari e sono piuttosto profonde; e guarda qui: si possono riconoscere anche le ferite da taglio che sono quelle con i margini netti.> non ne sono sicura, ma credo che non abbia scollato gli occhi da me, neanche per un istante. <In questo caso è una ferita da taglio ma fortunatamente non è molto profonda.> lo lascio da solo col cane per andare a prendere dello zucchero e non nego che vedermi tornare con questo vasetto bianco, un po' lo abbia sorpreso <Lo zucchero viene usato come cicatrizzante. Crea un ambiente sfavorevole alla formazione di batteri e nutre i nuovi tessuti che andranno a formarsi.>

<Interessante. Come fai a sapere tutte queste cose?>

<È il mio lavoro.> anche se non ho ancora uno studio tutto per me, non significa che non sappia come agire <È ancora piccolo. Non credo che chi lo abbia lasciato in mezzo alla strada, dopo averlo quasi ucciso, gli abbia dato un nome.> sfodera l'orologio <Mi stai ascoltando?>

<Devo andare a lavoro. È tardi!>

<Spero che tu stia scherzando! Non mi hai neanche parlato. Cosa mi dovevi dire di così importante?>

<Adesso ho da fare, puoi restare qui per tutto il tempo che vorrai. Crux ha bisogno di te. Ci vediamo questa sera.> 

<Non res-Hai detto "Crux"?>

<Ci vediamo, Evren Yilmaz...> non capisco perché io sia ancora con lui: è dannatamente insopportabile. È costantemente in ritardo. È terribilmente odioso.

 ➳𝑰𝒎𝒑𝒐𝒔𝒔𝒊𝒃𝒍𝒆[ᵁᶰ ᵃᵐᵒʳᵉ ˢᵗᵃᵐᵖᵃᵗᵒ ˢᵘˡˡᵃ ᵖᵉˡˡᵉ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora