La figura slanciata di Engerek comincia a farsi più nitida, più grande, più vicina.
Mi fissa con aria maliziosa e senza riuscire anche solo a fare cenno con la testa, la vedo posare le mani sulle spalle di Kerem.
Questo gesto mi fa andare in bestia.
Perché non si sposta?<<Ciao, Kerem>> sibila muovendo le labbra in modo lento. Provo ad alzarmi per potermi mettere al centro, ma è come se fossi bloccata sul posto. Qualsiasi tipo di gesto mi verrebbe ugualmente impedito.
Vedo lui mentre si inginocchia ai piedi Engerek. Sorride. Sembra quasi che di me se ne sia dimenticato. <<Kerem?>> lo chiamo con voce tremante <<Kerem, per favore!>> tutto risulta inutile. <<Kerem>>, mi agito, ma lo vedo estrarre un anello dalla piccola tasca posta sulla giacca.
<<Engerek, non ho mai smesso di pensare a te! Nemmeno per un secondo>> un colpo durissimo al petto mi strazia ancor di più. Frettolosamente provo a liberarmi dalla cintura nera che attimo dopo attimo sembra stringermi più forte. Quando riguardo loro, Kerem è già in piedi ed Engerek lo attira a sé fino a farmi mancare il fiato, fino a farmi rigirare e spalancare gli occhi per capire che fosse solo un sogno!
Il mio petto fa su e giù, il cuore corre all'impazzata, un brivido di freddo mi percorre completamente la schiena e sento le mani di kerem sul mio viso. <<Ehi! Sta tranquilla, era un brutto sogno>> mormora. Mi allontano un po' ma si fa più vicino <<Evren, sei caldissima...>>, dice mentre afferra le mie mani.
Mi guardo attorno ancora stordita, ma di Engerek non c'è alcuna traccia. A dir la verità non c'è traccia di alcun essere umano se non noi.
<<Ho molto freddo>> sussurro chiudendomi in me. Comincio a tremare. I denti sbattono fortissimo. Eppure non se lo fa ripetere due volte: leva la giacca per poterla mettere su di me, mi sposta i capelli dal viso e torna al suo posto.
<<Siamo quasi arrivati>>, mi informa. Annuisco pur non capendo un granché e richiudo gli occhi poggiando la testa sul suo petto. Inspiro il suo buon profumo riuscendo a ricordare che sono ancora arrabbiata con lui ma troppo debole per continuare a tenerlo lontano da me.
"George Black: un traditore!" Rimurgino.
Non so per quanto tempo abbia dormito, ma quando apro gli occhi sono sistemata su un letto morbido fra circa tre coperte caldissime.
Mi siedo di colpo per guardare cosa mi circonda e dopo pochissimo Kerem entra dalla porta con un vassoio in mano e un bicchiere di camomilla subito sopra.Mi guarda sorridendo e io faccio lo stesso.
<<Ben svegliata>><<Dove siamo?>> lascia il vassoio sul comodino al mio fianco. Si dirige alla finestra e sposta le tende per mostrarmi le luci della città che brillano al tramonto. Ruota il suo corpo per guardarmi, spalanca le braccia e prosegue con tono teatrale:
<<Beneventa a Parigi: la ville de l'amour!>>
<<Parigi?>> domando ripensando a quando questa meta la buttò nel cestino dei rifiuti <<Tu...hai scelto Parigi?>> mi viene da ridere. Non riesco a crederci. Essere qui è come se fosse un sogno, e dal momento che c'è anche lui...ne sono quasi convinta.
<<"Noi" abbiamo scelto Parigi>> precisa estraendo dalla tasca lo stesso catalogo che gli presentai giorni fa. <<Ci ho pensato molto e non sarebbe stato male passare gli ultimi giorni in questo posto fantastico>> sorride lasciandolo vicino alla vetrata. <<Sono tre giorni e due notti, Evren. Un tour romantico sotto le stelle,->>
<<Non continuare!>> lo interrompo subito <<Ti prego>> ... <<Siamo qui per lavoro, giusto?>>
<<Esattamente. Abbiamo organizzato una cena di beneficenza per poter iniziare l'anno nel modo migliore. Cosa te ne pare? Ti sembra...ecco, ti sembra una buona idea?>>
<<Mi sembra un'ottima idea, Kerem Bürsin>> veder nascere il suo sorriso mi fa sempre stare così bene! È indescrivibile quanto io possa odiare quest'uomo eppur non saper vivere senza.
Dopo essersi assicurato di avermi sana e salva, senza alcun tipo di sintomo grave mi avverte che la serata è appena iniziata, quindi dovrò cambiarmi per ciò che attende solo me e subito dopo esce dalla stanza per lasciarmi la giusta libertà. Ormai sa che non andrei più via, o almeno non ancora.
Ricorda ogni particolare, ogni parola... sembra che di me non ne voglia sapere nulla eppure non fa altro che tenermi a due passi da sé. Sempre.
Considerare l'idea che lui stia iniziando a provare qualcosa in più per me, mi elettrizza e nello stesso momento mi fa paura. La nostra storia non è la realtà, e Kerem ha tutto sottocontrollo. Non permetterebbe mai a qualcuno di rovinare i suoi piani...ed io...sono fra i suoi piani.
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➳𝑰𝒎𝒑𝒐𝒔𝒔𝒊𝒃𝒍𝒆[ᵁᶰ ᵃᵐᵒʳᵉ ˢᵗᵃᵐᵖᵃᵗᵒ ˢᵘˡˡᵃ ᵖᵉˡˡᵉ]
FanfictionThat way - Tate McRae Il posto sbagliato al momento sbagliato Evren Yilmaz, una ragazza che fin da piccola ha sempre amato sognare, vivere in un mondo tutto suo e vedere la vita con occhi completamente diversi dagli altri. È una ragazza semplice, un...