La partenza

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Io e Elena ci recammo al piano di  sopra, tirai fuori le valigie dall'enorme armadio bianco rivestito di specchi, situato alla lunga parete in camera mia, le appoggiai sul letto le aprì e incominciai a riempirle mettendoci dentro tutto il necessario per affrontare questa nuova avventura. Elena ad un tratto mi abbracciò da dietro singhiozzando, mi girai e vidi il suo volto rigato per le lacrime che fuoriuscivano dai suoi bellissimi occhi castani, le chiesi "perché piangi amica mia?" e lei stringendomi ancora più forte a sé disse "Giada sei sicura di quello che stai per fare?" Annui con la testa e la rassicurai "si Elena sono sicurissima di quello che voglio fare, io lo voglio trovare a tutti i costi."
Elena si stacco da me e insieme finimmo le valigie, le chiusi e le portai di sotto, mi recai fuori nel retro della villa dove era parcheggiata la mia auto, un Suv bianco apro il cofano e metto le valigie nel portabagagli e lo chiudo. Torno in casa sistemo le ultime cose, prendo l'ipad che era appoggiato sulla scrivania nel mio ufficio di casa e torno da Elena in cucina, ha in mano un bicchiere d'acqua cammina avanti e indietro molto agitata, la chiamo "Elena io sarei pronta per partire, verso questa nuova avventura che mi aspetta, augurami buona fortuna." Lei mi fissò per un lunghissimo minuto e poi mi disse "Giada hai preso tutto quello di cui hai bisogno, e poi dove andrai di preciso, non hai la più pallida idea di dove si trova questo luogo misterioso che sogni, e di quel ragazzo". La interruppi è la tranquillizzai, "ho fatto uno schizzo su un foglio del luogo che ho sognato ( ero molto brava a disegnare) e ho fatto una ricerca su internet, ho cercato i parchi più belli d'italia e devo ammettere che c'è nè sono davvero tanti, l'italia e ricca di posti magici, ho ristretto la cerchia su tre regioni. Questa sera vado in Liguria", le dissi con tono sicuro. Mi abbracciò forte e mi disse "Giada prenditi cura di te e tienimi aggiornata su tutto". Spensi tutte le luci in casa, chiusi il portone e andammo verso la macchina, presi le mani di Elena e gli diedi un mazzo di chiavi dicendogli "ti affido il centro estetico e la mia casa, avverti tutti tu domani mattina, ma mi raccomando di loro che sono partita per un viaggio di lavoro non dire nulla riguardo al sogno mi fido di te." Mi strinse la mano e guardomi dritta negli occhi disse "stai tranquilla il tuo segreto con me e al sicuro, sono o no la tua migliore amica? " e mi abbracciò forte a sé. Era la migliore amica che si potesse desiderare. Si erano già fatte le 19:00, ci salutammo entrambe con gli occhi pieni di lacrime, lei rimase in piedi vicino al padiglione del giardino, io salì in macchina, girai la chiave e accellerai. Lasciai Elena e la villa dietro di me e mi avventurai in questo nuovo viaggio, chissà cosa aveva in serbo per me il destino.

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